Davide Nicola: l’uomo-salvezza ha trovato casa

Pronti, via. Neanche il tempo di rimuginare su Bologna – Milan che i rossoblu devono già concentrarsi su un’altra sfida. Il primo turno infrasettimanale della Serie A 2024/25 è infatti alle porte, con i rossoblu che faranno visita al Cagliari martedi alle 18.30. Gli isolani sono una squadra progettata per la salvezza, e guai a sottovalutare l’impegno, anche perché sulla panchina avversaria c’è lo specialista di questo compito per eccellenza: Davide Nicola.

Freuler in azione in Cagliari-Bologna (© Bolognafc.it)

Il Davide Nicola calciatore

Dopo aver giocato nelle selezioni giovanili del Genoa, l’ex difensore piemontese ha calcato per quasi due decenni i campi italiani, tra A, B e C. L’esperienza più importante della sua carriera fu “casalinga”, al Torino, ma anche al Genoa ed al Siena si è saputo far ricordare positivamente. Ma mai quanto da allenatore, ruolo in cui il suo nome è quasi mitologico, in quanto la  salvezza, spesso anche subentrando a campionato in corso, è il suo capolavoro per eccellenza.

Gli esordi

Subito dopo il ritiro, ha conseguito il patentino UEFA Pro col massimo dei voti, per allenare la Lumezzane, il suo ultimo club da calciatore. Dopo due anni, in cui ha sfiorato anche la Lega Pro, Nicola ha ottenuto l’abilitazione, per poi spostarsi a Livorno. Reduci da un brutto anno, con l’amaro condimento della tragedia Morosini, i toscani si trovavano in B. Ma nulla è precluso a Nicola, capace di centrare la A al primo tentativo. Esonerato, verrà poi richiamato troppo tardi per mantenere la squadra nel campionato.

Il Davide Nicola allenatore a caccia della consacrazione

Chiamato da Bari per sostituire Mangia a novembre 2014, Davide Nicola è stato subito capace di sistemare le cose, chiudendo al decimo posto la sua prima “mezza” stagione. L’anno dopo lascerà la guida della squadra dopo un eccellente girone d’andata, concluso a quota 35. Ma non è finita qui, perché pochi mesi dopo verrà “eletto” dalla società del Crotone per guidare la squadra, salvandosi clamorosamente – e obbligandosi a fare un Giro d’Italia in bici per tutte le città in cui ha allenato o giocato. Ma la sua gioia calabrese durerà poco, a causa delle dimissioni di dicembre, quando si trovava al quindicesimo posto. E la situazione non è di certo migliorata: Udinese e Genoa lo hanno esonerato, pur avendo ottenuto la salvezza col Grifone.

Torino, Salernitana, Empoli e una nuova avventura

A gennaio 2021, chiamato dal Torino per sostituire Giampaolo, è riuscito ancora una volta a salvare i suoi. Ma, nonostante una media punti di 1,2 a partita, non è abbastanza per mantenere il posto. Forse è una fortuna, perché a febbraio verrà chiamato da Salerno, alla guida di una squadra ultima in campionato a tre mesi dalla fine.

Impossibile salvarsi, vero? No, non per un super-Nicola, capace di vincere quattro gare, pareggiarne sei e mantenere la Serie A. Dopo il rinnovo, comune denominatore di diverse sue esperienze, l’avventura campana è durata poco, solamente fino a gennaio. Ma, richiamato due giorni dopo, avrà un altro mese di guida tecnica, prima della scelta di Paulo Sousa da parte di Iervolino.

Un anno dopo, a gennaio 2024, l’Empoli ha chiamato l’allenatore piemontese, sperando in un altro dei suoi miracoli. Che, puntualmente, è arrivato all’ultima giornata contro la Roma, grazie al gol di Niang. Ma, appena a luglio, nonostante il rinnovo, ha scelto di risolvere il contratto, in favore di Cagliari. L’eredità di Ranieri è pesante, ma la scelta coraggiosa del tecnico, al momento, sta fruttando: nove punti in altrettante gare, e un inizio convincente. Sperando che ci sia un’eccezione per il match di martedi, anche perché la formazione di Italiano è favorita.

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