Calcio
ESCLUSIVA: The Special Scout – Mission Colombia -6 Mar-
La cosa che più mi ha colpito in questo mese colombiano sono le scuole calcio.
Mai considerate dalla stampa, mai considerate dagli agenti FIFA, ma indispensabili.
Mai considerate dalla stampa, mai considerate dagli agenti FIFA, ma indispensabili.
Infatti in molte trattative che vengono fatte con l’Europa, una percentuale è quasi sempre della scuola calcio che allevano il giocatore.
Per non parlare dei vari premi di solidarietà e formazione che fanno portare a queste scuole “mucha Plata”.
Di scuole calcio in Colombia ce ne saranno centinaia ma si dividono in due categorie.
Le più organizzate forniscono cibo, magliette, dimora, ecc a tutti i ragazzini e il presidente li cresce come fossero dei veri e propri figli.
Altre, che non possono e non sono in grado di operare così, si accontentano di mettere in campo ragazzi cresciuti per la strada, dando a loro semplicemente una palla.
Falcao è nato così, molti sono nati e nasceranno così, perché la povertà purtroppo qui è all’ordine del giorno.
Le scuole calcio crescono ninos di 10 anni e arrivano più o meno fino alla sub-16, e quindi all’annata 1996.
E sia nei 2002, sia nei 1996, trovi la stessa voglia di lottare su ogni pallone.
E quando arriva il week end con la partita, vedi nei loro occhi la felicità per questo evento tanto atteso.
Ma la cosa che più impressiona in queste scuole calcio è la educazione.
Prima e dopo ogni allenamento i ragazzi si mettono in fila per stringerti la mano e presentarsi, cosa impensabile in Italia.
Proprio ieri mi trovavo nella scuola calcio di Fernando Uribe(ex calciatore del Chievo, ora al Nacional)e con il padre parlavo di questo fatto.
Mi sottolineava come in Italia fosse tutto più freddo, mi raccontava che al Chievo neanche si salutavano prima e dopo l’allenamento.
Qua chi non saluta o chi non dà la mano per presentarsi, viene richiamato e rimproverato all’istante.
E se ti vedono fuori dal campo, ti salutano calorosamente e ti chiamano “hermano”: nonostante la prematura età, ci sarebbe molto da imparare da questi ninos!
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