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Calcio

Every Sunday Morning – Per me un Gyros Special, grazie – 1 Dic

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PER ME UN GYROS SPECIAL, GRAZIE

 

Scrivo a pochi minuti dalla fine del match di Parma e tra circa un’ora ho appuntamento con gli amici per andare a cenare dal greco. Giuro è la prima cosa a cui ho pensato non appena ho saputo che Alino non ce l’avrebbe fatta e che i nostri due trequartisti sarebbero stati Lazaros e Kone. Confesso, sono un po’ in difficoltà nello scrivere queste righe, visto che solitamente Every Sunday Morning pubblica sul pre partita e non sul post.

Ho pensato allora di raccontarvi qualcosa in più su di me, considerato che abbiamo appena iniziato a conoscerci, e sperando di non annoiarvi troppo. 

La prima cosa da dire credo che sia la seguente: non sono bolognese, né emiliano, bensì pugliese. Vivo a Bologna da sette anni e ho scelto questa meravigliosa città nel momento in cui ho deciso la sede dei miei studi universitari, sette anni fa appunto. Da allora, una sola parola è adeguata per descrivere il mio rapporto con Bologna: amore. Lo stesso sentimento si è inevitabilmente trasmesso al Bologna FC e, complice il fatto che vivo poco distante dal Dall’Ara, il passo da semplice simpatizzante a tifoso incallito è stato breve. Se dovessi raccontarla come una storia d’amore, quale essa è, vi direi che il colpo di fulmine è scattato in quel di Bologna – Pisa che ci ha riconsegnato la serie A, l’unica categoria in cui questa Città e questo pubblico meritano di militare. Ricordo ancora, come un flashback, i cori in stile film “Il Gladiatore” a Massimo Marazzina, i caroselli in un centro città stracolmo di colori rossoblu e di un popolo in festa, appena uscito da un purgatorio immeritato. Io ero all’inizio, non ho vissuto gli anni, ahinoi lontani, del grande Bologna, non mi sono chiesto dove questo percorso mi avrebbe portato: l’ho semplicemente abbracciato. D’altronde è così che succede con i grandi amori: non ti fai domande, non te li scegli, sono loro a scegliere te, e io sono sempre più fiero ed onorato di essere stato scelto e adottato da questa Città, da questi colori. 

Due parole sul match della settimana scorsa: abbiamo rovinato la festa a Thohir, bravi ragazzi. Una bella prestazione contro l’Inter e, sorprendentemente, un buon Curci. Il nostro portiere è stato nominato uomo partita Sky per ben due volte consecutive, considerando anche la trasferta di ieri contro il Parma, e ciò vorrà pur dire qualcosa. Le soluzioni sono due: o è diventato di colpo un fenomeno, oppure la nostra difesa è diventata più scarsa. Lascio a voi le conclusioni in merito. Quello che conta però, è che questi appena conquistati, sono due punti d’oro. È vero, contro il Parma si sarebbe potuto fare di più, ma, non so voi,  io, ancor prima dell’espulsione di Sorensen, sarei tornato a casa più che contento con un pari.

 Ora ci aspetta la Giuve e la sensazione è che verranno qui ad asfaltarci, ma ricordiamocelo sempre, ogni maledetta domenica, noi siamo il Bologna, e da queste parti, nessuno viene a vincere facile. Cosa darei per vedere la faccia di Conte guardarsi attorno e non avere motivo, né tanto meno gente a cui rivolgersi per festeggiare garbatamente, in stile giuve, come solo lui sa fare. Su quest’ultimo aspetto purtroppo non possiamo farci nulla perché gli juventini di Bologna, come al solito, saranno tanti; ma almeno possiamo lottare in tutti i modi, in campo e sugli spalti, per non dargli la soddisfazione di venire a Bologna a fare una gita di piacere.

 Per la cronaca: il greco era squisito e se nella lettura dell’articolo incappate in qualche errore prendetevela pure con la grappa greca, che non sarà buona come la nostra, ma cavolo se da alla testa.

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