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Calcio

Fatto Quotidiano: Ancora nessuna decisione sui diritti TV – 23 Mag

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Continua la querelle per i diritti TV. Il calciomercato è alle porte, i bilanci vanno stilati e ad oggi non vi sono certezze sui diritti TV del prossimo campionato di Serie A.

MediaPro dopo aver vinto l’asta ma aver ricevuto lo stop al bando dal tribunale, non ha presentato le garanzie economiche richieste per poter andare avanti con il contratto. La Serie A si è quindi riunita in 9 ore di assemblea spalmata in due giorni, con anche strascichi notturni per cercare di uscire dell’empasse, senza però riuscirci.

Come riportato dal Fatto Quotidiano da Lorenzo Vendemiale, la Lega ha ufficialmente messo in mora MediaPro in quanto inadempiente, aprendo di fatto alla possibilità di rescindere il contratto stipulato con gli spagnoli e ritornare tra le braccia di Sky.

Ma una decisione chiara non è stata presa, infatti quando Malagò ha cercato di forzare la mano chiedendo un voto sulla rescissione immediata del contratto, i voti favorevoli sono stati 11, mentre la maggioranza era fissata a 12 (con le tre neo-retrocesse senza diritto di voto sulla questione). Decisivi i no di Lotito, Cairo e delle squadre sotto la loro “influenza”. Si è sospesa così la riunione, dandosi appuntamento al giorno seguente, cercando trattative notturne e chiedendo un parere legale sull’eventuale rescissione del contratto, ma nonostante il parere positivo de a tal proposito dallo studio interpellato, nella votazione successiva non solo non si è arrivati a quota 12, ma i voti a favore della rescissione sono calati da 11 a 10.

La rottura con MediaPro è però ormai molto probabile, vista la messa in mora che obbliga gli spagnoli ad adempiere ai propri obblighi finanziari entro 5 giorni di tempo; se così non dovesse essere, probabilmente il bisogno di soldi dei club per chiudere i bilanci ed iniziare il calciomercato, spingerebbe la Lega a chiudere il discorso MediaPro e ritornare a contrattare con Sky che però a quel avrebbe davvero il coltello dalla parte del manico…ed a quel punto le stime degli incassi dei club dovrebbero essere quasi certamente riviste al ribasso, comprese quelle del nostro Bologna, che a quel punto avrebbe ancora più bisogno di monetizzare gli eventuali giocatori in uscita.

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