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Calcio

Focus On – L’ennesima opera d’arte di Sabatini

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Parlare di Walter Sabatini è sempre complicato, ma anche romantico. Nel mondo del calcio di oggi, dove il business è al centro di tutto, è sempre più arduo trovare un uomo che – al primo posto – continua a mettere il proprio amore verso il calcio. Un sentimento puro che lo lega da tanti, tantissimi anni. In ogni piazza in cui è andato, il ricordo che ha lasciato è memorabile. Perché, si chiederanno in tanto. La risposta è semplice, forse non così tanto scontata ma sicuramente percepibile alla maggior parte delle persone: Walter Sabatini fa comandare il proprio cuore. Quel cuore che spruzza fuori tanto di quel sentimento che non basta mai. Dalla Triestina al Palermo, passando per l’Inter, la Roma, la Samp, il Bologna e – infine – la Salernitana. 

Sabatini ha sempre accettato le sfide, anche quelle più ostili. Non tanto il desiderio di dimostrare le proprie qualità che – a distanza di anni – rimangono eccelse, senza mutare nel corso degli anni, continuando a sfidare il tempo. Sabatini accetta determinate sfide perché gli donano quel brivido lungo il corpo, quel senso di adrenalina di un uomo che ha vissuto, sempre, per il calcio. A Salerno la sfida era e resta complicata, ma già che si parli di qualcosa di complicato è un grande capolavoro. Perché parlare della salvezza della Salernitana, qualche settimana fa, sarebbe pura utopia. Invece, spesso e volentieri, le cose cambiano. E Sabatini ci ha messo del suo, come sempre. Si è fatto convincere da un tifoso, Daniele Iervolino, che all’inizio del nuovo anno ha regalato la prima salvezza alla Salernitana, acquistandola. Il rapporto tra i due è subito stato puro, sincero. Iervolino è rimasto stupefatto dalla professionalità del direttore sportivo e, con totale fiducia, gli ha concesso carta bianca sul mercato. Mai scelta fu più giusta. Sabatini ha rivoluzionato la rosa dei campani, facendo quello che ha sempre fatto: osservare, fidarsi del suo istinto, programmare a lungo termine. Perché Sabatini, a Salerno, non è di passaggio e, se prima era quasi certa una rifondazione dalla cadetteria, ecco che nelle prossime settimane le cose potrebbero cambiare.

Il lavoro di Sabatini è stato sublime. Si parte dall’acquisto di Ederson, pagato 6.5 milioni di euro: “Presidente, prendiamolo. Presto farà la mezz’ala in una big d’Europa”. Follia pura, direbbe qualcuno. Ederson si sta comportando alla grande, e Psg, Barcellona e Juventus hanno già bussato alla porta di Iervolino per iniziare a sondare il terreno. Ederson, attualmente, vale circa 25 milioni di euro. Un altro colpo è Mazzocchi, terzino strappato al Venezia che tanto sta facendo bene e ha addosso gli occhi di Mancini, orizzonte Nazionale. La difesa è stata sistemata anche con Fazio, pupillo di Sabatini dai tempi della Roma e Sepe, portiere di livello per una squadra in lotta per la retrocessione. Altri rinforzi di livello sono stati Bohinen, Verdi – ex Bologna – e Perotti, attaccante dalle grandi potenzialità che però, in questo momento, è oscurato da Djuric e Bonazzoli. L’acquisto più importante, però, è arrivato in panchina: Davide Nicola. Nicola è l’allenatore giusto per Sabatini. Stessa umiltà, stesso pragmatismo, stessa voglia di lottare fino all’ultimo per qualcosa di importante. Dopo il miracolo a Crotone ecco che potrebbe arrivarne un altro. Sarà merito di Iervolino, che ha acquistato la squadra in un momento di difficoltà. Sarà merito di Nicola, che ha fatto una rinascere una piazza che sembrava già rassegnato. E sarà merito di Sabatini che, per l’ennesima volta in carriera, ha dimostrato tutto il suo valore.

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