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Calcio

Gazzetta: MediaPro si allontana dall’Italia ed arricchisce la Francia – 03 Giu

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“Oltre al danno la beffa”, o in maniera più colorita si potrebbe anche dire “cornuti e mazziati”, questa è sicuramente la situazione attuale delle società di Serie A dopo quanto accaduto negli ultimi giorni. Rescisso il contratto con MediaPro, che offriva oltre 1 miliardo di euro al nostro campionato ma che non ha fornito le giuste coperture economiche e che si era vista bocciare dal tribunale l’idea del proprio canale, la Lega è dovuta tornare, possiamo dire con la coda tra le gambe, a bussare alla porta di Sky per chiedere una trattativa riservata tra le due parti. Ovviamente ora il colosso televisivo avrà il coltello dalla parte del manico e non solo avrà ancora di più la certezza di avere il calcio italiano nelle proprie mani, ma se volesse, potrebbe anche “strozzarlo” abbassando, invece che aumentare come molti sperano, la propria offerta per ottenere i diritti: chi è che sapendo di essere l’unico acquirente di un prodotto e conoscendo la situazione finanziaria quasi fallimentare del venditore, alzerebbe il prezzo?

Ma in attesa di vedere gli sviluppi, ad oggi la Serie A non ha nessun canale che la trasmetta, mentre MediaPro, il giorno dopo essersi vista rescindere il contratto dalla Lega italiana, ha acquistato i diritti per la Ligue 1 francese. Nulla di strano, e per altro l’offerta per il campionato francese è stata inferiore a quello per la Serie A, però se si uniscono i soldi di MediaPro a quelli degli altri due gestori che hanno ottenuto qualche tipo di diritto, si arriva alla cifra di 1153 milioni di euro per il ciclo 2020-2024 del campionato francese: una cifra che la Serie A ad oggi può solo sognare, visto che l’offerta di MediaPro era di 1005 milioni e che quella di Sky si aggirava sui 900 milioni.

Come fa notare Carlo Laudisa nel suo trafiletto odierno sulla Gazzetta dello Sport, questo accordo porta sul tavolo di alcuni club italiani un problema in più: il campionato francese 2020-2024 vede un aumento del 60% dei diritti televisivi rispetto all’attuale, che ovviamente verranno poi ribaltati sulle società francesi, che quindi vanteranno una liquidità superiore a quella attuale del 60%. Questo si ripercuoterà sugli stipendi dei giocatori e quindi sull’appeal che queste formazioni potranno avere su giocatori interessati a guadagnare di più. I nostri club non sono abituati a vedere la Francia come un grande rivale, infatti tolto il PSG nessuno ha disponibilità faraoniche come hanno invece in Spagna ed in Inghilterra, ma questo accordo potrebbe cambiare alcuni equilibri, e formazioni francesi più competitive ed agguerrite potrebbero voler dire, nel medio/lungo termine, posti Champions che si spostano verso altri lidi, producendo ulteriori mancati incassi.

Il calcio italiano è sempre più obbligato a rifondarsi e ripensarsi, ci sono sempre più situazioni che stanno rendendo questa necessità sempre più impellente: sarà in grado la Lega di vincere questa fondamentale sfida per il futuro del nostro sistema calcio?

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