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History Makers – Buffon

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Un portiere fenomenale. Forse il migliore della sua generazione, o forse il migliore di sempre. E l’eterno dualismo con Casillas, e la parata su Zidane del 2006, le mille controversie di una carriera pluridecennale. Questo e tanto altro è stato Gianluigi Buffon. Di cui oggi ripercorriamo, per la rubrica History Makers, il trasferimento che difatti fece storia nel 2001, quando l’allora poco più che ventiduenne divenne improvvisamente il giocatore più pagato della storia bianconera, nonché l’italiano più costoso di sempre.

Il primo avvicinamento

Il 28 giugno, i media principali coinvolti nel gigantesco mostro del calciomercato iniziano a far rimbalzare la notizia circa un incontro tra l’Avvocato Agnelli e il presidente dei ducali Tanzi. Motivo del meeting? Si dice, Gigi Buffon; Superman, come lo hanno soprannominato i tifosi, dopo sei stagioni passate tra le file parmensi e iniziate in prima squadra quando di anni ne aveva appena diciassette.

Trapela questo: il ragazzo alla Juve andrebbe di corsa, ma il Parma (che poche settimane prima ha già ceduto Thuram sempre ai bianconeri) non vuole smobilitare un organico ormai rodato e vincente. L’introito sarebbe ghiotto, si parla di quasi 100 miliardi, ma i 70 già incassati per il difensore francese non mettono particolare pressione al club. Si rimane in una fase di stallo sino a quando Buffon palesa le intenzioni: vuole andare a Torino. E in realtà, il sostituto è già pronto, in un doppio movimento che riguarda primo e secondo della Nazionale: il nome è quello di Toldo, che dai Viola dovrebbe passare proprio tra le fila del club emiliano, su cui tuttavia ha messo gli occhi anche il Barcellona. 

Lo sblocco dell’affare

La Fiorentina però ha bisogno di cedere, e in fretta. Non può aspettare i tempi blaugrana, perché per il via libera all’iscrizione al campionato la Covisoc chiede a Cecchi Gori i 133 miliardi di debiti accumulati dal club. Ed è per 140 che i gigliati sembrano chiudere la doppia cessione del portiere assieme a Rui Costa, con un pagamento dilazionato in due anni, proprio al Parma. Sembra finalmente fatta, poi un nuovo colpo di scena, e saltano entrambe le trattative. Il portoghese va al Milan, Toldo invece sceglie l’Inter. Così facendo, sblocca però l’affare Frey in direzione gialloblù. Ed è ciò che basta a dare il lasciapassare definitivo per Buffon.

Un nuovo numero uno

Un colpo forte, mediatico, che serve a bilanciare l’addio – perpetratosi sempre in quei giorni – del genio di Zidane, che vola a Madrid sponda blancos. Il portiere si aggiunge a Thuram e al (futuro) arrivo di Nedved, per una Juventus che a differenza degli ultimi anni ha anche ricominciato ad investire. Pur tenendosi lontana dalle rivoluzioni, aggiungendo a quella che era già stata la miglior difesa un nuovo perno fondamentale nonché il portiere titolare della Nazionale, con un futuro ancora tutto da scrivere. Si dice che il costo finale non sarà basso, ma anche che così facendo si metterà in cassaforte la porta per almeno un decennio (e difatti, così sarà).

Nelle ore più concitate non mancano momenti di incertezza, tuttavia il patron Agnelli ha ben delineato il futuro del club: il diktat è rimettere mano al portafoglio, per riportare i bianconeri ai fasti di qualche anno prima, quando Del Piero sollevava la Champions nel cielo dell’Olimpico e la Juventus sembrava una macchina inarrestabile. Trapelano le parole dell’Avvocato: «Non mi interessa più vincere lo scudetto dei bilanci, vorrei che la Juve tornasse a vincere sul campo». Poi anche quelle dell’agente Silvano Martina, il procuratore di Buffon: «Gigi mi ha chiamato dall’ Australia. Gli ho detto che ormai è praticamente fatta. Era felicissimo».

A cavallo del 3 luglio i ducali chiudono ufficialmente per Frey. Toldo va all’Inter, e Gigi firma il suo contratto con la Vecchia Signora. Le cifre ufficiali dicono 75 miliardi più il cartellino di Bachini, valutato 30.

Una numero enorme, a cui seguono i 10 miliardi annui promessi al giocatore, per una durata di cinque stagioni. Ma forse non esagerato, considerando tutto ciò che (anche) le parate del numero 1 porteranno in dote alla bacheca – e alle casse – bianconere: dieci campionati di Serie A, sei Coppe Italia, sette Supercoppe Italiane e una Coppa UEFA, più la Champions sfiorata e persa nella notte di Manchester.

Recordman

I record stabiliti da Buffon e dal suo trasferimento resteranno imbattuti per diverso tempo: sino al 2016, anno in cui la Juventus ingaggerà Higuain dal Napoli per 90 milioni, rimarrà il giocatore dal cartellino più costoso mai acquistato dai bianconeri.

Quindi, sino addirittura al 2018 (e cioè per più di diciassette anni), manterrà due altri primati: quello di portiere più costoso di sempre (superato poi da Alisson e Kepa) e quello di giocatore italiano più prezioso in assoluto, fino a quando verrà più o meno pareggiato da Jorginho sempre nel ‘18 e infine, solo qualche settimana fa, superato da Sandro Tonali.

 

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