Calcio
I Football – Calcio&Tatoo, quando la passione vive sulla pelle – 25 gen
Inizia stasera, e andrà in onda ogni mercoledì sera, “I Football”, storie metropolitane moderne relative allo sport più bello del mondo. Daniele Polidoro Vi porterà alla scoperta di storie quotidiane dove il calcio è solo il filo rosso conduttore che associa idee, motivi, aneddoti, particolarità che pullulano nel mondo della sfera calcistica. A Daniele va il nostro ringraziamento e un caloroso in bocca al lupo: a tutti Voi, buona lettura.
Sciarpa, maglietta e bandiera a volte non bastano. Per gli ultras il calcio si vive sulla pelle. Letteralmente. Ecco perché sono sempre di più i tifosi di tutto il mondo che, superando la fobia dell’ago, decidono di tatuarsi per giurare amore eterno alla propria squadra del cuore.
Qualche giorno fa, un tifoso della Juventus non ha preso benissimo il cambio dello stemma della sua squadra del cuore. Brutto lo stile? Questione di tradizione? Niente di tutto questo. Il problema di questo folle supporter bianconero è che si era tatuato lo stemma appena andato in “pensione”. Una sfortuna che non è capitata solo a lui, purtroppo o per fortuna, dipende da che prospettiva si guardi la vicenda.
La moda del tatuaggio tra gli ultras non è certo recente, anche se ultimamente sta ricevendo sempre più consensi. Ne esistono di tutti i tipi e dimensioni. Piccoli, grandi, fatti bene o male: non importa. C’è chi decide di disegnare sul proprio corpo lo stemma del proprio club andando sul sicuro e chi, invece, “rischia” la figuraccia. Di esempi ce ne sono tantissimi e molti sono diventati virali. Non bisogna tornare molto indietro con il tempo per trovare qualche esempio di tatto “da rimpiangere”, calcisticamente parlando. Basti pensare a quel tifoso, e come lui ce ne sono tantissimi, che ha deciso di tatuarsi la rovesciata di Higuain che ha sancito il record assoluto dei gol segnati in serie A nello scorso campionato. Un momento storico che meritava di essere stampato sulla pelle. Col senno di poi è facile dire che sarebbe stato sufficiente imprimere quel gol solo nella memoria, visto il drammatico passaggio alla Juventus del Pipita che è costato ai tifosi partenopei non pochi sberleffi sui social.
Diversa, invece, è la storia di un altro innamorato tradito da Gonzalo Higuain che è stato consolato da una nota azienda leader nel settore dei macchinari per la rimozione dei tatuaggi. La Syneron-Candela Italia nei giorni successivi al trasferimento in bianconero dell’argentino aveva fatto sapere di essere disposta ad “eliminare quella delusione” gratuitamente al tifoso napoletano con un post pubblicato sul profilo Facebook ufficiale.
Un’idea originale per farsi pubblicità. Almeno in Italia. Già perché lo scorso anno anno qualcosa di simile era capitata a un tifoso del Manchester City che aveva sulla schiena una specie di gigantografia dello stemma dell’attuale squadra di Guardiola. Gli inglesi però proprio nella scorsa stagione hanno deciso di effettuare un restyling del proprio logo, rifacendosi a uno stemma molto più simile a quella della fondazione del club. È stata la stessa società a contattare l’uomo offrendogli il pagamento per la rimozione del suo tatuaggio. Decisamente meno fortunato un suo “collega” di curva che nel 2011, diversi mesi prima della finale di Wembley, si era tatuato sul braccio sempre lo stemma del City con la scritta Manchester City – Champions League Winners. Scelta azzardata che non portò fortuna: quella coppa andó al Barcellona, rischiando di finire addirittura nelle mani degli eterni rivali del Manchester United. Sarebbe stato davvero un terribile scherzo del destino.
Poi, ci sono anche quelli che provano ad emulare i propri campioni copiandone nei dettagli tatuaggio e posizione dello stessi (vedi caviglia alla De Rossi); c’è invece chi il proprio idolo preferisce farselo disegnare addosso per portarlo sempre con sè (su tutti spiccano Totti e Maradona), e chi usa il tatoo per celebrare una vittoria storica o un’immagine simbolo magari legata ad un ricordo della prima volta allo stadio, come potrebbe essere stata per il proprietario del tatuaggio in cui è rappresentato il celebre colpo di testa di Hateley su Collovati.
E poi ci sono quelli comici. Un po’ per la mano sbadata di chi li ha realizzati, un po’ perché il fisico dei tatuati non si presta essattamente al ruolo di tela umana. Chissà se John Terry e Frank Lampard sanno di essere stati rappresentati sul pancione da birra di questo tifoso del Chelsea.
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