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I-Football – La diagonale di Grace Kelly – 15 mar

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Una diva, per molti “la” diva. Il suo stile e il suo fascino hanno segnato un’epoca. È stata la musa di tantissimi artisti. Dal disegno, alla musica, passando per il cinema. A lei hanno dedicato praticamente tutto. Le fattezze del personaggio di Eva Kant (nel fumetto Diabolik) sono le sue. Svariate canzoni sono state scritte per lei come Vogue, di Madonna, o il blues composto dagli Eels per arrivare ai nostri giorni con il singolo che ha spalancato le porte del successo a Mika. È stata la prima attrice a comparire su un francobollo e il genio della pop art, Andy Wharol, ha realizzato una serigrafia del suo volto proprio come avvenuto con Marilyn Monroe. Per non parlare dei chilometri di pellicola su cui tantissimi registi hanno provato a raccontare la sua storia.

Grace Kelly però non è stata soltanto la fonte di ispirazione per gli artisti della seconda metà del Novecento. Sì, perché lei stessa ha creato e mostrato le sue qualità inventive in diversi settori, non solo nel cinema. Lei ha saputo creare le tendenze, inventare gli stili. Non a caso le è bastato apparire sulla copertina del settimanale Lifecon una borsa Hermés, per far sì che quell’accessorio venisse ribattezzato “Kelly bag”. Era il 1956. Quattro anni più tardi, nel ’60, la principessa di Monaco sfruttò la sua vena creativa per rivoluzionare la maglia del club del Principato. Proprio così, la maglia che fino a ieri sera abbiamo visto indossare da Falcao e compagni fu ideata da Grace Kelly.

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Nel 1923 il primo club di calcio nel principato era l’Herculis, che fu ribattezzato in Monaco Sport. L’anno successivo grazie alla fusione di cinque società sportive del principato, Swimming Club, Monaco Sports, A.S. Beausoleil, Etoile de Monaco e Riviera A.C., nasce l’attuale club. Dopo aver cercato invano di trovare un’identità cromatica – si era provato con il nero e il blu ma erano colori che non convincevano -, il club decide di adottare una camicia rossa e bianca a strisce verticali. L’idea non è poi così originale: sono i colori del principato. Quella casacca rimarrà in uso per più di trent’anni, fino al 1960, anno in cui alla principessa Grace viene in mente un colpo di genio.

 “Quasi tutte le squadre di calcio hanno le strisce verticali”, avrà pensato, “diamo un elemento di innovazione alla nostra, mantenendo i nostri colori”. Ed è qui che entra in scena il suo genio. Il giornalista Pascal Glo, racconta molto bene il momento della svolta: “Grace immagina un design ancora oggi singolare, la diagonale. La parte superiore, lato cuore, rossa. Giù bianco”. Non servivano chissà quali stravolgimenti. Bastava guardare le cose cose da un’altra prospettiva. Perché non dividere il rosso è il bianco della maglia con una diagonale? In fondo non era chissà quale innovazione dal punto di vista del design, ma ciò bastava a rendere quella divisa “unica”.

 

Michel Hidalgo, storico allenatore e capitano di quel Monaco rivoluzianato -almeno nel look – dal ciclone Grace Kelly, ha raccontato quei giorni a Pascal Glo: “La principessa mi aveva mostrato la maglia, appena dopo creata. E quel dettaglio della diagonale è piaciuto subito a tutti. Quella maglia nasce dai suoi occhi”.
L’anno successivo il Monaco vinse, con quella maglia, il campionato. Era impossibile pensare che quella nuova divisa non avesse portato fortuna. Ecco perché, pur cambiando la sua fantasia, la maglia del Monaco non ha mai perso la diagonale della principessa Grace Kelly.

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