Calcio
Il Cagliari tenta lo strappo salvezza
Analizziamo l’aria che si respira a Cagliari, grazie alle parole di Makoumbou e Viola e all’ultima seduta di allenamento anti-rossoblu

Alla vigilia della partita tra Bologna e Cagliari, i rossoblu hanno giocato appena due giorni fa, mentre i Casteddu hanno avuto tutta la settimana per prepararsi. Ecco cos’è successo in questa settimana di allenamenti e preparazione ad una gara importante.
Le parole di Viola e Makoumbou
Dalle due interviste negli ultimi giorni, pubblicate da DAZN per Viola e dal Corriere dello Sport per Makoumbou, traspira ottimismo e positività. Il trequartista italiano si è soffermato sui punti recuperati dalle situazioni di svantaggio, affermando come siano indicatori di una squadra che non molla, dote importante per salvarsi in A. Ciò è frutto di un grande gruppo, sul quale si vede l’approccio del mister, e molti ragazzi giovani hanno un grandioso futuro davanti.

Davide Nicola, allenatore del Cagliari (©: cagliaricalcio.com)
Il giocatore franco-congolese, invece, dopo aver raggiunto la centesima col Cagliari, si è esposto sul suo ambientamento in Sardegna. Anzitutto sul tema razzismo, mai subito in casa, anche perché, scherza Makoumbou, «A Cagliari? Beh, ma qua sono africani come me! La Sardegna è un’isola molto accogliente, un mix di culture mediterranee». Insomma, un clima meraviglioso per un calciatore, anche perché, ha detto, nessun avversario ha mai proferito insulti razzisti nei suoi confronti, solo un paio di volte degli ultras in trasferta. Non male come progresso, anche se questo fenomeno andrebbe chiaramente azzerato.
Successivamente, ha parlato del mister, definendolo fiducioso e competente, e del suo amore per la città, in cui vive molto bene anche se prima del trasferimento non aveva una minima idea di come fosse l’ambiente. Pensare che conosceva la società solo grazie alla Playstation!
Cagliari di fuoco: allenamento tra tattica e calci piazzati
In un venerdì di fuoco, gli isolani hanno dato particolare peso durante la loro consueta sessione di allenamento al lavoro fisico in palestra, per sviluppare una migliore resistenza durante il match. Dote fondamentale, peraltro, per battere il Bologna, dato che serve chiudersi e sfruttare al meglio i contropiedi, Parma docet. Successivamente, si sono spostati per la penultima volta in campo per darsi alla tattica e concludere con una sessione di calci piazzati, a cui Italiano dovrà porre attenzione, viste già le sei reti di testa (e una di schiena di Luperto) stagionali dei ragazzi di Nicola. Che stanno affrontando or ora l’ultimo allenamento prima di partire. Direzione Bologna, dunque, per una guerra da combattere col coltello fra i denti. Anche per i rossoblu, che dovranno dimostrare di saper battere certe avversarie, dopo la sconfitta di sabato al Tardini.
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