Calcio
Il punto sulla Serie A – 12° giornata – 7 nov
Il Torino sta vivendo un buon periodo e dimostra, specie in casa, di saper mettere a frutto gli insegnamenti di Mjhailovic. I granata amano anche le cinquine e, quando possono, deliziano i loro tifosi segnando a raffica. L’ultimo avversario a farne le spese è stato il Cagliari che non riesce a tenere un ritmo costante e alterna buone prove a scivoloni pericolosi in trasferta dove fino ad oggi ha sempre perso.
Il responso più importante dei due anticipi è venuto però da Napoli dove la Lazio ha strappato un pari che conferma la sua validità come complesso ma soprattutto crea gravi problemi ai partenopei. Il distacco dalla testa del campionato si sta sempre più allargando e sembra ormai chiaro che non sarà il Napoli a creare i maggiori grattacapi alla Juve in proiezione scudetto. Se poi continuerà a sciupare favorevoli occasioni in casa rischia addirittura di faticare per trovare un posto in Europa.
Le dirette rivali alle zone alte infatti non hanno fallito gli impegni a cominciare dal Milan che vincendo a Palermo (mai un successo casalingo per i rosanero da inizio campionato) ha intascato tre punti importanti che lo tengono in corsa insieme alla Roma. I giallorossi, fatta eccezione per i quindici minuti iniziali, hanno fatto una passeggiata col Bologna. La Roma finora ha sempre vinto in casa mentre il Bologna in trasferta ha raccolto molto poco, logico quindi che sia finita con un 3-0 che ha ribadito i mali cronici dei rossoblù. Donadoni ormai può fare scelte molto limitate ed è inevitabile attuare un notevole rimpasto al mercato di gennaio; specie in difesa dove sono indispensabili due centrali di qualità e in attacco, dove non possono certamente bastare il prossimo rientro di Destro e quello fra tre mesi di Verdi.
Col materiale umano che ha a disposizione il tecnico bolognese dovrà comunque fare risultato pieno il prossimo turno con il Palermo per evitare di finire invischiato nel fondo classifica con prospettive molto poco incoraggianti.
Per fortuna dei rossoblù l’Inter si è svegliata nel finale ed ha rifilato tre reti al Crotone che sperava già di uscire con un punto da San Siro. I calabresi restano così relegati in fondo alla classifica insieme al Pescara che non gioca male ma non raccoglie mai per quanto semina.
Le sorprese della giornata vengono dall’Atalanta, che si può considerare ormai la vera rivelazione d’inizio campionato, e dall’Empoli che si è rilanciato nel migliore dei modi. I bergamaschi hanno tolto ogni dubbio sbancando nel primo tempo sul campo del Sassuolo che è finito ko in mezzora. Una resa che ha fatto infuriare Di Francesco che purtroppo si è trovato a fare i conti con l’arbitro Maresca a cui non pareva vero di poter espellere qualcuno.
Il colpo maggiore l’ha fatto però l’Empoli che ha travolto il Pescara all’Adriatico con una quaterna che dovrebbe far riflettere la dirigenza abruzzese sulla consistenza del proprio organico. Intascati tre punti i toscani accorciano sensibilmente il distacco dalle formazioni che li precedono e sopratutto riaprono, per quanto li riguarda direttamente, il discorso salvezza.
Pari senza troppo interesse a Genova con l’Udinese che non molla un punto che le regala future giornate di tranquillità. Pareggio altrettanto incolore a Firenze dove la Fiorentina che non nasconde ambizioni europee si fa imporre l’1-1 da una Samp sempre più imprevedibile.
Ordinaria amministrazione per la Juve che, pur faticando e perdendo pedine importanti come Barzagli, è passata a Verona in casa del Chievo mantenendo così intatto il vantaggio su gran parte delle inseguitrici e aumentandolo addirittura sul Napoli.
Giuliano Musi
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