Calcio
Il punto sulla Serie A – 8° giornata – 18 ott
Dopo la delusione per il ko al Dall’Ara col Genoa si sperava che, sfruttando la sosta, il Bologna avesse ritrovato la spinta giusta e invece il pari di Roma, in casa della Lazio, ha dato qualche rassicurazione ma ha confermato anche vecchie carenze. Il Bologna è scivolato ancora più in basso in classifica e il futuro non si presenta per nulla rassicurante perché il calendario gli riserva ora tre appuntamenti (domenica contro il Sassuolo al Dall’Ara, mercoledì a Verona contro il Chievo, di nuovo domenica a Bologna contro la Fiorentina) in cui non può fallire. Una fetta consistente della sua tranquillità in A se la gioca proprio in questo mese. Pochi credevano che ai rossoblu sarebbe riuscita l’impresa, visto lo stato di salute della Lazio e le tre defezioni (Gastaldello e Dzemaili squalificati e Destro infortunato), ma a volte, proprio in una situazione di chiara difficoltà, riesce il miracolo. A Roma è stata confermata la validità del centrocampo, è giunta la piacevole sorpresa di un debuttante come Helander e la grande prestazione di Da Costa in difesa ma, sempre nel reparto arretrato, si è visto purtroppo l’ennesimo errore decisivo di Maietta e Masina che ha vanificato la prova dell’intero complesso e buttato al vento due punti fondamentali. Per fortuna gran parte degli altri risultati dell’ottavo turno è stato favorevole al Bologna che così ha limitato i danni perdendo solo poche posizioni in classifica. Resta comunque il rammarico di aver sciupato, ad appena un secondo dal termine di un recupero eterno, l’occasione di tornare al quarto posto e di tenersi alle spalle molte dirette rivali.
In più è apparso evidente che al prossimo mercato ci sarà parecchio da lavorare perché Destro è spesso bloccato da problemi fisici e le giovani punte dell’organico pare non siano sufficienti ad assicurare i gol indispensabili per una salvezza anticipata e senza affanni.
Per fortuna del Bologna il Sassuolo, nonostante una formazione largamente rimaneggiata, ha saputo recuperare (perdeva 1-0 in casa) e battere il Crotone che resta sempre fanalino di coda. Il Pescara ha compiuto un altro errore chiudendo sul pari contro la Samp una partita che aveva avuto l’occasione di fare sua, sia andando rapidamente in vantaggio, sia facendosi parare un rigore da Viviano.
L’Udinese, a Torino con la Juve, si è arresa dopo essersi illusa di poter strappare almeno un punto e resta quindi invischiata nella parte bassa della classifica insieme all’Atalanta che ha chiuso la propria porta ad una Fiorentina in cerca di rilancio.
Le grandi sorprese vengono dalle milanesi che hanno interpretato la giornata in modo antitetico. Il Milan ha sbancato a Verona mettendo ko il Chievo che fino ad ora era considerato la vera rivelazione del torneo. L’Inter è caduta in piena contestazione dopo essersi arresa al Cagliari che con questo risultato prende una grandissima boccata di ossigeno.
Risultato difficile da decifrare quello di Genova dove il Genoa non è riuscito a fare bottino pieno con un Empoli che sulla carta è certamente meno dotato sul piano tecnico dei rossoblù. E’ un risultato che dovrebbe far riflettere il Bologna che col Genoa ha buttato alle ortiche una occasione, che vista la prestazione dell’Empoli a Marassi, era sicuramente alla sua portata.
Mentre a centro classifica e in coda si lotta col coltello tra i denti la situazione nei piani alti sembra essere sempre più chiara con la Juve (che ha vinto, seppure a fatica, con l’Udinese) pronta per prendere definitivamente il largo mentre alle sue spalle la Roma ha occupato il ruolo di avversaria numero uno battendo senza esitazioni un deludente Napoli.
I partenopei contro Totti e compagni hanno mostrato chiari limiti in attacco dove non possono più contare (per cessioni e infortuni) su una punta in grado di segnare a raffica. La Roma invece sta riguadagnando forza e ruolo da protagonista e dovrebbe assestarsi con sempre maggiore decisione alle spalle della Juve.
Nel posticipo il Torino ha azzerato le velleità del Palermo che sperava di fare tre punti alla Favorita. Una “grandinata” (4-1 per il Toro) che da indirettamente una mano al Bologna perché ora il Palermo è sempre più staccato sul fondo classifica con Empoli e Crotone.
Giuliano Musi
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