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Il Punto sulla Serie A: Cagliari, arriva sulla panchina Zenga, i sardi sognano ancora l’Europa

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Tra le squadre che alla ripartenza dovranno capire e definire la loro dimensione, c’è il Cagliari. La formazione isolana dopo un inizio sfavillante, che l’ha portata ad occupare temporaneamente il quarto posto, ha improvvisamente frenato dopo la cocente sconfitta al 97′, in quello che allora era un big match per la zona dell’Europa che conta, contro la Lazio. Allo stop del campionato il Cagliari non vinceva da ben 11 giornate.

CURIOSITÀ- A causa delle 11 partite senza vittoria e dopo la rocambolesca sconfitta per 3-4, patita contro la Roma, la dirigenza rossoblù ha deciso di cambiare guida tecnica: esonerato Rolando Maran al suo posto è arrivato Walter Zenga. L’ex allenatore di Samp, Palermo, Catania era stato più volte vicino alla panchina della squadra sarda, soprattutto con Tommaso Giulini presidente, lo scorso 3 marzo si è però insediato, almeno ufficialmente. Già, perché nonostante l’ufficialità, e i primi allenamenti svolti nel Centro Sportivo di Assemini, Zenga non si è ancora seduto sulla panchina del Cagliari per una partita ufficiale, dato anche il rinvio di Hellas Verona-Cagliari, che sarà uno dei 4 recuperi che precederanno il riavvio del campionato.

INFORTUNATI E RECUPERATI- Zenga avrà quasi tutto il gruppo a disposizione, già dal recupero del 20 giugno. Rispetto al periodo prima dello stop, dovrà rinunciare almeno per buona parte di questo finale a Paolo Faragò, operato durante il lockdown. L’uomo in più potrebbe essere invece Luca Ceppitelli, mancato tantissimo nei mesi scorsi ai meccanismi difensivi degli isolani. Il capitano dei sardi era out dallo scorso 28 ottobre a causa di una fastidiosa fascite plantare, si sta allenando ed è al momento nuovamente a disposizione del nuovo tecnico. L’ex difensore del Bari è un uomo fondamentale per la retroguardia del Cagliari, nonché un difensore dotato di una buona cena realizzativa. Il suo completo recupero darebbe impulso psicologico ai rossoblù e sicurezza ad un reparto che ha assistito a turno alle gravi incertezze di Klavan, Pisacane e Waluckiewicz.
Chi invece non sarà sicuramente a disposizione è Leonardo Pavoletti. Il centravanti reduce da due lesioni ai legamenti crociati di rivedrà solo nella prossima stagione.

SVOLTA TATTICA- In questo periodo Zenga ha studiato approfonditamente la rosa. Il rientro di Ceppitelli ha spinto l’ex portierone azzurro a provare anche la difesa a tre in vista della ripresa. Una soluzione precedentemente usata sporadicamente dal predecessore Maran, ma che potrebbe rivelarsi una soluzione alle gravi carenze mostrate finora dal resto del reparto.
La svolta tattica non dovrebbe comunque creare troppi sconvolgimenti negli altri reparti, col centrocampo che avrebbe così la possibilità di fare un ampio turnover. Mentre in avanti sembra inevitabile l’utilizzo della solita coppia Joao Pedro-Simeone, nonostante un Gaston Pereiro in rampa di lancio dopo l’arrivo a gennaio e il primo gol siglato proprio contro la Roma.

AMBIZIONI- In casa Cagliari, il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno dei festeggiamenti del Cinquantenario dello Scudetto e il Centenario dalla fondazione della squadra. Entrambi i festeggiamenti sono stati però bloccati dall’emergenza virus. Questo, unitamente alle già abbandonate velleità di costruire il nuovo stadio in vista del 2020, hanno portato il Cagliari a pensare intensamente alla possibilità di qualificazione europea. L’iniziale però entusiasmo è stato sostituito negli ultimi mesi da un profondo scetticismo nei confronti della squadra, sarà ora interessante capire quanto ancora i sardi crederanno nelle loro ambizioni europee, che potrebbero essere un risarcimento morale ai festeggiamenti rinviati.

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