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Calcio

Il punto sulla serie A – XX giornata – 17 gen

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Il ventesimo turno potrebbe aver dato la svolta al campionato in testa e in coda. Una Fiorentina in salute infatti ha messo ko la Juve, apparsa invece in un momento di grande difficoltà, che ha subito la supremazia viola mai venuta meno anche quando i bianconeri hanno raggiunto il momentaneo pareggio. La sconfitta della Juve a Campo di Marte consente alla Roma ed al Napoli di portarsi ad un passo dalla vetta e di dare ancora più corpo alle rispettive speranze di scudetto. Non va dimenticato però che la Juve deve recuperare la partita col Crotone e dovrebbe ristabilire in fretta la distanza di sicurezza.

L’ultima giornata ha detto cose molte altre cose interessanti. La lotta per la salvezza si può considerare ormai ristretta alle poche formazioni che dall’inizio sono sul fondo classifica. Lo conferma la vittoria di un Bologna quanto mai spento e deludente a Crotone. Un successo che regala tranquillità per i punti intascati e il vantaggio sulle dirette concorrenti alla permanenza in A ma che dovrebbe destare invece molta preoccupazione per quanto gli uomini di Donadoni hanno mostrato in campo. Il primo tempo di Crotone è stato insufficiente e solo nella ripresa, dopo l’1-0 firmato da Dzemaili (migliore in campo) , si è visto qualcosa di meno deludente. Il Bologna negli incontri che contano doppio, contro avversarie del fondo classifica come Pescara e Crotone appunto, ha avuto un pizzico di fortuna ed è riuscito a fare risultato. In tal senso è stato molto più decisivo del gol il fatto che i due infortuni occorsi a Torosidis e Gastaldello siano stati superati con valide prove di Kraft e Oikonomou. Restano comunque tutte le carenze già manifestate, con Destro che continua a non essere determinante in attacco, il centrocampo che non fa la differenza e la difesa impegnata a fermare le punte del Crotone che non sono particolarmente temibili.

A questo punto, visto anche il crollo del Palermo in casa del Sassuolo (era in vantaggio ed è stato poi seppellito di reti), la logica sconfitta del Pescara a Napoli ed il pari dell’Empoli, il Bologna può tentare addirittura una mini scalata verso posizioni più soddisfacenti perché Udinese, Genoa, Samp non hanno qualità tecniche molto superiori ai rossoblù e un divario di punti incolmabile. E’ un campionato in cui, tolti pochi valori, il livello di base è molto scarso e in classifica si può salire e scendere con grande facilità.

Una sorpresa viene dall’Inter che ha liquidato senza troppa fatica il Chievo. I veronesi all’inizio della stagione erano considerati una rivelazione ma col passare dei turni la loro immagine si sta ridimensionando. I nerazzurri, dopo aver sfiorato il vantaggio, hanno pareggiato la rete di Pellissier poi hanno preso in mano le redini della partita e l’hanno conclusa nel migliore dei modi ottenendo la quinta vittoria consecutiva. Andamento simile nell’incontro di Cagliari con il Genoa che si illude poi finisce travolto e subisce un poker molto indigesto.

La vera sorpresa della giornata viene da Roma dove lo scontro tra le rivelazioni Lazio e Atalanta ha visto un finale burrascoso con entrambi gli allenatori espulsi e la grande rimonta della Lazio che ha rovesciato il risultato. Se il Pescara non può eccepire nulla sulla sconfitta patita a Napoli per la differenza dei valori in campo, ha molto da rammaricarsi invece l’Empoli che a Genova, in casa della Samp, ha strappato un buon punto ma aveva avuto addirittura la grande occasione di un rigore a favore che ha sciupato malamente.

Sorride finalmente il Sassuolo che dopo essere finito 0-1 ha letteralmente travolto il Palermo dando chiari segnali di ripresa e mettendo in sicurezza la sua classifica che faceva sentire qualche scricchiolio.

Giornata deludente per l’Udinese che sul proprio campo ha subito più del dovuto dalla Roma. Il punteggio è bugiardo perché i giallorossi avrebbero potuto segnare molte più reti se non avessero fallito banalmente occasioni facilissime e anche un rigore. IL programma della giornata ha visto la rocambolesca rimonta del Milan sul campo del Torino che si è dovuto accontentare del pari dopo aver fallito un rigore che poteva essere decisivo.

Giuliano Musi

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