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Calcio

Il Punto Sulla Serie A – XXVII Giornata – 6 mar

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Si allunga la lista delle figuracce del Bologna che, giustamente, è uscito dal Dall’Ara tra i fischi. I tifosi hanno raggiunto il limite della sopportazione dopo quanto si è visto con la Lazio e pretendono che la squadra mostri in fretta segni di ravvedimento e soprattutto ricominci a fare punti. Donadoni continua a sollecitare comprensione e sostegno ma si tratta di una richiesta a dir poco atipica, dopo che proprio lui ha affermato alla vigilia del match con la Lazio che la squadra si è allenata male per tutta la settimana.

Se mancano le motivazioni e la voglia di fare il proprio dovere (mentre la società paga regolarmente gli stipendi) spetta all’allenatore scoprire e cancellare i motivi di una crisi che sembra senza fine. Si rischia di ripetere il fine campionato dell’anno scorso con una interminabile sequela di sconfitte figlie della salvezza anticipata. 

Lascia perplessi poi la difesa a spada tratta del nuovo schema difensivo che ha accentuato le pecche in copertura. Inutile far notare che l’attacco ha creato una sola opportunità da rete e l’ha fallita mentre per la difesa è ormai tradizione incassare almeno un gol nei primi dieci minuti;  e uno scivolone in apertura condiziona ovviamente l’andamento dell’intera partita.

Non c’è dubbio però che il ko subito dai laziali è giunto non solo per una inefficace disposizione tattica ma soprattutto a causa di una prestazione abulica e sconcertante da parte dell’intero organico. Tutti hanno visto un Bologna imbambolato, che non sapeva cosa fare, come imbastire qualcosa di positivo e come contenere le folate di una Lazio che attaccava senza incontrare eccessivi ostacoli fin dentro l’area rossoblù.

L’unico a sottrarsi al flop generale è stato Mirante che ha limitato i danni.  Lo 0-2 sarebbe stato infatti molto più corposo e pesante se il portiere non avesse compiuto almeno due miracoli.

Per fortuna del Bologna in coda solo il Crotone è riuscito a fare meglio pareggiando sul proprio terreno col Sassuolo. Ma non è una consolazione pensare che la salvezza dovrebbe giungere più per le disgrazie altrui che per merito proprio.

Il prossimo turno vedrà il Bologna in casa del Sassuolo e se il rendimento sarà identico a quello visto con una Lazio che non si è certamente dannata l’anima per fare bottino pieno, ci sono poche speranze di uscire dal campo con qualcosa di positivo in tasca.

Oltre al Bologna continuano a deludere anche il Palermo che si è arreso sul campo del Toro e il Pescara che a Genova ha alzato bandiera bianca contro una Samp non trascendentale ma che ha allungato comunque la serie positiva.

L’Empoli ha subito addirittura un tracollo col Genoa sul proprio terreno; risultato che la dice lunga sulla posizione dei toscani che sembrano imitare da qualche tempo il Bologna.

La novità più interessante della giornata viene da Udine dove la Juve è stata costretta ad inseguire e alla fine si è dovuta accontentare di un pari impostole da un’Udinese molto volitiva e determinata. Indicativa anche la cinquina dell’Inter che ha travolto il Cagliari al Sant’Elia; ha confermato che la cura Pioli funziona e che i milanesi possono guardare con fondate aspirazioni alle prime posizioni. Il pari della Juve, al contrario di quanto potrebbe sembrare, ha dato nuovo ossigeno ai bianconeri che hanno addirittura aumentato il vantaggio sulla Roma (in grande difficoltà) che col Napoli ha ingoiato amaro. Più passano le giornate più i napoletani mostrano di avere i numeri giusti per insediarsi definitivamente al secondo posto perché Milan ad Atalanta vanno a corrente alternata. I rossoneri hanno vinto col Chievo grazie ad una doppietta di Bacca che ha deciso la partita mentre i bergamaschi non hanno “schiodato” lo 0-0 che ha soddisfatto invece la Fiorentina.

 

Giuliano Musi

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