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Calcio

Il Punto Sulla Serie A – XXX Giornata – 4 apr

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La pausa imposta dagli impegni della Nazionale ha riportato il Bologna al deludente trend che lo ha purtroppo caratterizzato in questa stagione. La boccata di ossigeno e le speranze cullate durante la sosta sono state subito cancellate dalla trasferta di Firenze da cui è tornato sconfitto e senza il conforto di una prestazione accettabile. Ennesima delusione anche per il presidente Saputo, presente in tribuna, che sperava di intascare almeno un pari.

Donadoni che ha schierato all’inizio un undici “zoppo” senza Dzemaili ha dovuto poi, purtroppo a partita già decisa, tornare sui suoi passi e tentare la chance inserendo  l’uomo più importante dell’attuale Bologna. Mossa che non ha regalato almeno il pari ma comunque logica, al contrario invece dell’innesto di Di Francesco a soli cinque minuti dalla fine. Difficile credere che il tecnico puntasse in maniera così decisa sulle qualità della sua punta per rovesciare il risultato perché l’avrebbe inserita molto prima nella mischia. L’unica spiegazione è che abbia voluto imitare il CT della Nazionale Ventura che ha fatto ancora meglio facendo debuttare Verdi per soli due minuti contro l’Olanda.

Con Dzemaili sul terreno il rendimento dei rossoblù ha fatto un salto di qualità ma forse non sarebbe bastata la sua presenza dall’inizio per invertire il trend dell’incontro che ha visto la Fiorentina meritare il bottino pieno in maniera molto più netta di quanto dica il risultato.

La strada del Bologna si fa ora ancora più in salita perché il prossimo turno vedrà al Dall’Ara la Roma che sulla carta è certamente più forte dei toscani. Una nuova sconfitta casalinga potrebbe rinvigorire il disamore dei tifosi verso la squadra che non pare in grado di farsi perdonare prima della prossima stagione.

È sicuro che la Roma non è intenzionata a fare regali e lo ha dimostrato mettendo subito ko l’Empoli, apparso ancora una volta troppo arrendevole, che ora rischia davvero grosso perché il Crotone ha fatto la voce grossa a Verona. I calabresi sono i più determinati nella lotta per non retrocedere, sembrano aver trovato la condizione ottimale e la grinta indispensabili per un finale a tutto gas. Con il colpo in casa del Chievo hanno ridotto a cinque punti il distacco dall’Empoli che al contrario non da segni di ripresa e vivacchia sul risicato margine sicurezza che ancora resta.

In sintonia con i toscani c’è il Palermo che in casa si è arreso al Cagliari dopo essere stato addirittura in vantaggio ed aver sperato di fare bottino pieno. E’ andata leggermente meglio al Pescara che, anche grazie ad un errore di Donnarumma, ha fermato il Milan all’Adriatico.

 A questo punto la lotta in coda sembra ristretta ad Empoli e Crotone perché Palermo e Pescara difficilmente riusciranno ad invertire l’andamento negativo finora mostrato.

Delusione per il Sassuolo che nell’anticipo si è arreso ad una Lazio che non vuole perdere la chance europea costruita fin dalle prime partite. A rendere difficile la vita ai laziali c’è la sorprendente Atalanta di Gasperini che si è presentato da ex inviperito sul campo del suo Genoa con la chiara intenzione di rifilare qualche ceffone alla dirigenza rossoblù che l’ha silurato. Impegno coronato da pieno successo perché alla fine i ceffoni sono stati addirittura cinque e potevano essere anche di più.

Normale amministrazione a Torino con i granata che hanno rimediato il pari recuperando in extremis con un’Udinese molto decisa, specie nel primo tempo. Tutto regolare anche in vetta dove la Juve si è limitata a non giocare cercando  principalmente di uscire da Napoli con un pari concretizzato già nei primi  minuti. La grande voglia dei partenopei non ha portato i frutti sperati anche per una buona dose di sfortuna (gran palo di Maertens).

Turno decisamente negativo per l’Inter che con il crollo casalingo a beneficio della  Samp vede allontanarsi le prime piazze che valgono la scena europea.

 

Giuliano Musi

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