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Calcio

Imolese, a Gubbio per infrangere la miglior difesa casalinga europea

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Non si può certo dire che l’umore in casa Imolese sia basso. La vittoria sfumata sul campo del Pordenone nello scorso fine settimana non ha lasciato segni sul morale di una squadra inaspettatamente nelle posizioni di vertice del campionato di Serie C, girone B. Ottenere punti al Bottecchia, impianto casalingo della corazzata friulana, sarebbe stato un quid aggiuntivo ad una stagione superlativa, nella quale le attese sono state tutt’altro che tradite. La gara di Coppa Italia con la Carrarese, se possibile, ha dato nuovi segnali positivi alla formazione di mister Dionisi, capace di ribaltare il provvisorio vantaggio apuano e di passare il turno preservando il riposo di Carini e Carraro (nella foto), i più impiegati in assoluto nell’annata sportiva in corso.

I ritmi forsennati di una terza serie nazionale iniziata in ritardo per le note vicende amministrative di inizio campionato non danno tregua alle compagini impegnate su più fronti. Così i rossoblù, tra le otto squadre ancora in corsa per la coccarda tricolore, affrontano la gara mediana di un tour de force da cinque gare in quattordici giorni, iniziato a Pordenone con linea del traguardo fissata sabato prossimo al Romeo Neri di Rimini, già teatro della sconfitta che meno di dodici mesi fa tagliò definitivamente le gambe alla squadra di mister Gadda nella fuga a due per la promozione diretta. Prima dell’unico derby romagnolo della via Emilia in programma in questa stagione tra i professionisti, infatti, ci sono la gara casalinga contro la Sambenedettese e, nella disputa prossima ventura, quel Gubbio che ha attirato l’attenzione di tutti i media nazionali grazie al muro difensivo eretto nell’impianto di casa.

Le porte dello stadio Barbetti difese dal figlio d’arte Gabriele Marchegiani sono infatti le meno battute nelle prime tre categorie dei principali campionati europei, con appena due palloni finiti in fondo al sacco nel campionato in corso. Dato ancor più impressionante se presa in considerazione la quantità ben più rilevante di reti subite fuori dalle mura amiche (ben 18 in 12 gare) e l’attuale posizione di classifica degli eugubini, attualmente tredicesimi nonostante la quasi inviolabilità delle reti casalinghe e una serie di risultati interni positivi che perdura, coppe incluse, dall’11 Marzo 2018, quando la singola marcatura di Mattia Marchi fu sufficiente alla Feralpi Salò per superare gli umbri.

Compagine di discreta caratura, quella guidata da Nanu Galderisi, subentrato in corso d’anno alla bandiera del club Alessandro Sandreani (altro figlio d’arte), approdato sulla panchina del Gubbio dopo esserne stato perno del centrocampo per ben 12 stagioni tra il 2001 e il 2013. Emerge su tutti il nome del neoarrivato Matteo Chinellato, attaccante ex Padova già nel mirino dell’Imolese nell’ultima finestra di mercato; sulla trequarti spazio all’estro dei due classe ’93 Elio De Silvestro, vivaio Juve, e Daniele Casiraghi, attuale capitano dei lupi umbri. Tra i convocati figura anche Marco Maini, prodotto del vivaio del Bologna più volte convocato in Serie A tra i felsinei nelle stagioni 2012/13 e 2013/14.

Affollato, in casa imolese, il pullman che nel pomeriggio di oggi si è avviato verso la sede di gara. Tra i componenti della rosa gli unici assenti sono Garattoni, ormai prossimo al pieno recupero, e Tabacchi; potenzialmente schierabili nell’idealtipico 4-3-1-2 tutti gli altri giocatori, con il probabile ritorno da titolare delle già nominate architravi del sistema-Dionisi.

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