Calcio
Imolese, demolito il muro del Gubbio: è 2-3 al “Barbetti”
Gubbio – Imolese Calcio 1919 2-3
Gubbio (4-2–3-1): Marchegiani; Tofanari (60’ Benedetti), Espeche, Piccinni, Pedrelli (60’ Lo Porto); Malaccari, Davì (75’ Campagnacci); De Silvestro, Casiraghi, Cattaneo (87′ Tavernelli); Plescia (60’ Chinellato). A disp. Battaiola, Nuti, Maini, Conti, Schiaroli, Ricci. All. Giuseppe Galderisi
Imolese Calcio 1919 (4-3-2–1): Rossi; Sciacca, Boccardi, Carini, Fiore (60’ Varutti); Hraiech (78’ Gargiulo), Carraro, Valentini; Mosti (78’ Bensaja), Belcastro (6’ Giovinco); Lanini (60’ De Marchi). A disp. Turrin, Tissone, Cappelluzzo, Giannini, Zucchetti, Ranieri, Rossetti. All. Alessio Dionisi
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore
Assistenti: D’Apice di Castellamare di Stabia e De Angelis di Roma 2
Marcatori: 9’ De Silvestro (G), 18’ Mosti (I), 43’, 55’ Lanini (I), 90′ Campagnacci (G)
Note: Ammoniti Davì, Mosti, Hraiech. Recupero 1’ pt, 5′ st.
L’Imolese riesce laddove, in stagione, nessuno aveva osato fare. Su 12 contendenti solo due, Ravenna e Giana Erminio, avevano violato la porta di casa, ma siglando una sola rete. Mosti e un doppio Lanini (in foto) rimontano la marcatura iniziale di De Silvestro e cagionano al Gubbio dei record difensivi interni non solo l’onta della tripla rete subita, più di quante ne erano arrivate in tutta la stagione, ma anche la violabilità del Barbetti, feudo eugubino che non aveva ancora conosciuto la sconfitta casalinga nel 2018/19. Ininfluente, ai fini del risultato, la rete del subentrato Campagnacci nel finale.
Parte meglio il Gubbio con il veloce Casiraghi che crea problemi tra la linea difensiva e quella mediana, insinuandosi tra i due reparti e creando le principali occasioni di marca locale. L’azione sulla quale al 2’ Plescia è anticipato in extremis da Boccardi parte proprio dai suoi piedi, così come quella in cui l’ex Novara Cattaneo raccoglie un pallone sulla sinistra e lo scodella a centro area; De Silvestro sfugge ad un colpevole Fiore e batte Rossi con un potente colpo di testa dal limite dell’area piccola (9’). Il vantaggio dei rossoblù di casa desta un’Imolese che, perso Belcastro per infortunio, inserisce Giovinco più vicino a Lanini rispetto al fantasista calabrese. I frutti concreti del cambio si esplicano nei maggiori spazi offerti alla consueta quantità della mezzala Saber Hraiech, che al 14’ traccia un fendente respinto da Marchegiani. L’estremo difensore è costretto a piegarsi dopo quattro giri di lancette su un’azione tutta scuola Juve: Lanini attira a sé ambo i difensori centrali di casa e serve Mosti, controllo orientato del trequartista al quale segue il chirurgico tiro a giro che conclude la propria corsa in fondo al sacco. Padroni di casa che scompaiono alla distanza e si rendono diretti fautori del destino avverso: al 41’ l’errata intesa tra Cattaneo e Tofanari dà il via alla ripartenza sulla quale Giovinco calcia indisturbato dai 25 metri centrando la traversa, mentre è letale l’ingenuità di Malaccari che due minuti dopo perde palla sulla pressione di Lanini lasciando campo aperto al terminale offensivo ospite, il quale chiude la falcata solitaria di 50 metri saltando Marchegiani e siglando la rete numero 9 del proprio campionato; goal che potrebbero diventare dieci sul successivo contropiede lanciato da Valentini e finalizzato a lato di poco dall’attaccante di Torino (46’).
Ripresa che inizia sulla falsariga della prima frazione, con un Gubbio più spumeggiante della squadra ospite, oggi in tenuta bianca per esigenze cromatiche, e insidioso tramite la punizione di Cattaneo deviata in corner al 52’. Gli imolesi non si scompongono e pervengono al tris al 55’, con il delizioso lancio di Carraro controllato impeccabilmente da Lanini e concluso a rete dalla punta. Casiraghi non impensierisce Rossi con un tiro altissimo al 63’, mentre è più pericoloso Cattaneo al 70’, appena sopra la traversa dai 15 metri. L’ingresso di Campagnacci aumenta la trazione offensiva di un Gubbio completamente sbilanciato in avanti, l’Imolese cerca di addormentare la partita e prima rischia al minuto 82 su un pallone sanguinoso perso da Varutti al quale segue il debole tiro di Chinellato, docile tra le braccia del portiere, poi capitola allo scoccare del 90′ con la trasformazione di Campagnacci sugli sviluppi di un’azione sulla destra. Arrembaggio finale dei locali con gli imolesi costretti a difendere con unghia e denti, ma il Gubbio non riesce a rendersi ulteriormente pericoloso e cede l’intera posta in palio ai romagnoli, alla decima affermazione in campionato.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook