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Calcio

Rabiot trascina la Francia, l’Italia cede al San Siro: sfuma l’idea del primato

L’Italia perde 1-3 con la Francia e chiude il girone al secondo posto: decisive le reti di Rabiot e l’autogol di Vicario.

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Il CT dell’Italia, Luciano Spalletti, parla agli Azzurri
Il CT dell’Italia, Luciano Spalletti, parla agli Azzurri (© FIGC)

San Siro è stato teatro di una sfida intensa tra Italia e Francia, con gli ospiti che si sono imposti per 3-1. I transalpini sono partiti fortissimo, trovando il vantaggio al 2’ con un colpo di testa di Rabiot sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 33’, uno sfortunato autogol di Vicario ha portato la Francia sul 2-0. L’Italia ha però reagito prontamente con Cambiaso, che ha accorciato le distanze appena due minuti dopo.

Nel secondo tempo, nonostante un buon avvio degli Azzurri, la Francia ha chiuso i conti con un’altra rete di Rabiot, sfruttando una punizione ben calibrata di Digne. Gli Azzurri hanno provato fino all’ultimo a riaprire il match, ma senza successo.

L’analisi della prestazione dell’Italia

L’Italia di Luciano Spalletti ha affrontato una delle squadre più forti e ben organizzate, ma è mancata in alcuni aspetti fondamentali, in particolare nella fase difensiva e nella gestione dei momenti clou della partita. Il primo tempo è stato caratterizzato da un avvio complicato, con i francesi che sono riusciti a capitalizzare due dei pochi errori commessi dagli Azzurri.

La reazione immediata dopo il 2-0, con il gol di Cambiaso, ha dato segnali di carattere, ma la squadra non è riuscita a concretizzare le altre occasioni. La difesa, purtroppo, ha sofferto troppo la velocità e l’intensità del gioco offensivo francese, con Buongiorno, Bastoni e Di Lorenzo che hanno faticato a mantenere costanza nel rendimento.

A centrocampo, l’Italia ha cercato di imporre il suo gioco, ma la Francia è riuscita a disinnescare il pressing alto degli Azzurri, con Guendouzi e Rabiot in particolare che hanno fatto girare palla velocemente. Locatelli e Tonali hanno avuto un buon impatto, ma non sono riusciti a dare quella spinta decisiva che avrebbe potuto aprire spazi per le punte. Barella, seppur sempre vivace, non ha trovato la giusta sinergia con Retegui, che è stato spesso isolato dalle marcature feroci di Konaté e Saliba. Cambiaso ha avuto una prestazione positiva, mettendo in mostra qualità tecniche e fisiche, ma le sue incursioni non sono bastate per cambiare l’esito della partita.

Il cambio di modulo con l’ingresso di Kean e Raspadori ha cercato di dare più profondità al gioco offensivo, ma non c’è stato il cambio di passo necessario. La Francia ha fatto valere la sua esperienza e qualità, gestendo bene il vantaggio, senza mai far precipitare il match in un’inerzia che potesse mettere a rischio il risultato.

Post Italia-Francia: gli effetti sul girone e le prospettive future

Con questa sconfitta, l’Italia chiude il girone di Nations League al secondo posto, perdendo il primato che avrebbe garantito un sorteggio più favorevole nella fase finale della competizione. La Francia, grazie al successo, ha conquistato il primo posto nel girone, ma la qualificazione agli spareggi per gli Azzurri è già sicura, avendo raggiunto il traguardo dei quarti di finale grazie ai risultati precedenti.

Sebbene la prestazione contro la Francia non sia stata quella che molti si aspettavano, l’Italia ha comunque mostrato segni di crescita durante questo torneo. La squadra di Spalletti ha messo in campo una reazione importante dopo essere andata sotto, ma la carenza di lucidità in attacco e qualche errore di troppo nella fase difensiva sono stati determinanti. Adesso, c’è bisogno di più coesione tra i reparti e maggiore incisività nelle zone offensive.

Il fatto che l’Italia si qualifichi per i quarti di finale è sicuramente positivo, ma il fastidio per non essere riusciti a superare i francesi resta. Questo risultato impone una riflessione per Spalletti, che avrà l’opportunità di lavorare sulla solidità difensiva e sul miglioramento della fase offensiva. Le qualità individuali non mancano, ma l’Italia dovrà lavorare sulla gestione della partita, soprattutto quando si trova in svantaggio. La qualificazione ai quarti di finale è comunque un obiettivo importante e i prossimi mesi offriranno l’occasione di affinare la squadra in vista di sfide ancora più difficili.

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