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Calcio

Italia – Inghilterra 4-3 (dcr): It’s coming Rome

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Siamo Campioni d’Europa. A Wembley in casa degli inglesi e, per giunta, dopo l’ennesima maratona, finita ai calci di rigori, decisa due volte dal fattore “G”: Giorginho (italianizzato da Jorginho) con la Spagna, e Gigio (Donnarumma) con i padroni di casa, parando due rigori a due astri nascenti del calcio inglese: Bukayo Saka e Jadon Sancho. Ma l’hanno decisa, nel bene e nel male, anche i comandanti in panchina: Roberto Mancini, che non ha sbagliato il percorso di avvicinamento, la filosofia di gioco impressa a questo gruppo,  i cambi e le rotazioni, gestendo al meglio le forze (e le speranze) dei suoi uomini (per la cronaca 34 incontri senza mai perdere, record di sempre per la nostra nazionale) in queste sette partite di Euro 2020 e Gareth Southgate, che, invece, ha  costruito uno sterile catenaccio “all’italiana”, risultato poco propositivo e, goal a parte, poco pericoloso per la nostra difesa, con l’aggravante di aver messo dentro al 120simo due ragazzi che avrebbero dovuto essere i rigoristi della svolta (Marcus Rashford e Jadon Sancho) ma che hanno scaricato i loro tiri sul palo (il primo) e sui guantoni di Donnarumma (il secondo), allontanando la vittoria per i propri colori. Rigori fatali per il Ct inglese come nel 1996, sempre a Wembley, ma, allora in semifinale contro la Germania: la maledizione continua a perseguitarlo, 25 anni dopo.

Ma la vittoria e il suo merito va accreditato all’intero Gruppo, senza stelle e prime donne, ma con un gran senso del collettivo costruito in questi, circa, due anni che hanno sottolineato l’ottimo valore del percorso sviluppato da Roberto Mancini. Adesso occorrerà recuperare chi per infortunio non c’era o non ha goduto solo di questa finale: Sensi, Pellegrini, Zaniolo e il bravissimo Spinazzola che, anche in stampelle, non ha voluto lasciare sola la squadra nel momento più complesso di questo Campionato Europeo: la finale.

Ora è il momento della gioia, poi dal 2 settembre si ricomincia a fare sul serio, con il match per la qualificazioni ai mondiali contro la Bulgaria: perchè adesso l’appetito vien mangiando e in Qatar, a novembre 2022, vogliamo continuare a dire la nostra, con un gruppo fantastico che ha appena conquistato l’Europeo.

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