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Calcio

Italia, tra valore complessivo e forma attuale: chi è, o chi sono, i migliori?

La sosta porta a dibattiti, che noi giriamo a voi: in questa Italia, chi è o chi sono i giocatori più forti? Da cosa dipende?

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Italia Euro2024 (© FIGC)
(© FIGC)

Una delle caratteristiche più belle intorno al mondo del calcio è l’opinione. Ognuno, visto che stiamo sempre parlando di un gioco, può avere la sua opinione e preferenza su una squadra, piuttosto che su un giocatore, e così via. In questa sosta per le nazionali, in cui l’Italia sarà di scena contro altre due grandi squadre come Belgio e Francia, uno dei dibattiti social di questi giorni riguarda proprio gli Azzurri.

Tra prestazioni e valore complessivo, in generale, la rosa dell’Italia di Luciano Spalletti ha un valore alto: dalla porta al centrocampo troviamo top assoluti nel loro ruolo, e anche in attacco, in questo inizio di stagione, sembra che il bandolo della matassa si stia pian piano sciogliendo. Ma, in quest’Italia, tra valore assoluto e forma attuale, chi è, o chi sono, i migliori? 

Italia, chi è il tuo giocatore più forte?

Una domanda un po’ provocatoria. Ma, il senso del dibattito è proprio questo: fare una domanda divisiva, per poi trovare una serie di risposte giuste. Perché, proprio per la premessa iniziale, una sola risposta giusta non c’è e non ci potrà mai essere. L’essere imprescindibile deriva dal valore, dalla forza e dall’incidenza di un giocatore per la squadra. Ma, sui social, più che questa caratteristica, si è andati un po’ più diretti: chi è il giocatore italiano più forte (e quindi, inevitabilmente, anche della Nazionale)? È quello più in forma ora? E chi è quello più in forma ora? Dipende solo da questo? O c’è un giocatore che va oltre, in generale?

È un ragionamento complesso, ma nemmeno troppo in realtà. Ognuno, ovviamente, ha la sua opinione e la motiva come meglio crede. Chiaro: è giusto distinguere, anche secondo chi scrive, un periodo di forma rispetto al valore generale. Ciò non sminuisce i citati nel primo caso, ma rende giustizia, probabilmente, ai citati nel secondo.

La moneta non è tutto, ma da indicazioni…

Parliamo un po’ di classifiche. Se dovessimo andare a prendere quella del Pallone d’Oro di quest’anno, non ci sarebbe molto utile: zero italiani nei primi 30. Poco male, andiamo più indietro. Ci basta guardare la stessa, ma dell’anno 2023, e trovi un nome: Nicolò Barella. Proprio il centrocampista dell’Inter, anche per Transfermarkt, è il giocatore italiano che vale di più (80 milioni di euro, ndr). Nicolò può essere definito, quindi, il giocatore italiano più forte in questo momento? Probabilmente si, visto anche i tanti apprezzamenti arrivati da grandi squadre e da grandi allenatori all’estero.

Euro2024, Italia-Albania 2-1: Calafiori del Bologna titolare

(© FIGC / Profilo social “Azzurri”)

Come lui, anche un altro compagno di squadra all’Inter ha alta considerazione e alto valore: Alessandro Bastoni. Il difensore classe 1999 è uno dei top assoluti nel suo ruolo, con caratteristiche uniche, soprattutto tecniche. Anche Bastoni, quindi, può annoverarsi ed essere considerato in questo dibattito. Lui, come un altro difensore, ma “estremo”: Gigio Donnarumma. MVP all’Europeo del 2021, miglior giocatore dell’Italia nella rassegna in Germania la scorsa estate, considerato tra i migliori portieri al mondo.

Quindi, forma o valore generale per gli altri giocatori?

Se i nominati nel paragrafo sopra (e ci scuserete se mancherà qualcuno per voi, ma anche le nostre sono sempre opinioni…), per valore tecnico e di mercato, nel dibattito dei “migliori”, ci sono tanti altri giocatori che possono entrarci. Ed ecco qui che, però, entra in gioco la forma del momento. In realtà, per alcuni siamo già oltre. Quattro nomi, probabilmente, su tutti: Federico Dimarco, Alessandro Buongiorno, Sandro Tonali e Riccardo Calafiori.

Riccardo Calafiori

Riccardo Calafiori (© FIGC / Profilo social “Azzurri”)

Il primo è uno dei top player dell’Inter e del suo ruolo in Europa: un quinto di centrocampo con la tecnica e le caratteristiche di Dimarco difficilmente si trova. Abile anche come braccetto, all’occorrenza, ma è quel mancino che fa tutta la differenza del mondo. Forse, l’unico “malus” è quello di soffrire un po’ di più da terzino “puro” in una difesa a quattro, dove ha compiti un filo differenti.

Gli altri due, invece, sono presente e futuro della difesa italiana: Buongiorno, a Napoli, sta facendo una stagione senza il minimo errore, consacrandosi come uno – se non “il”, attualmente – dei migliori difensori della Serie A. Calafiori – che a Bologna nemmeno diciamo quanto lo conosciamo – ha dimostrato tutto il suo valore all’Europeo e all’Arsenal, dove aveva scalato le gerarchie e trovato il suo spazio in uno dei top club di Premier League, a soli 22 anni.

Ultimo, ma non per importanza, Sandro Tonali. Venduto per quasi 60 milioni di euro e reduce da un anno di stop, il centrocampista che ieri è andato a segno nella sfida contro il Belgio sta tornando il giocatore che tutti hanno ammirato al Milan. Ma chi è, oggi, il più in forma della Nazionale? I nomi sono due, e non si discutono stavolta: Mateo Retegui e Moise Kean. Coloro a cui si faceva riferimento per il “bandolo della matassa”.

In cima alla classifica cannonieri in Serie A, i nuovi attaccanti di Atalanta e Fiorentina stanno letteralmente volando, con una condizione fisica (e fiducia) forse mai avuta in carriera. Anche loro, pur non essendo i “migliori”, fanno la differenza oggi. Senza dimenticare un ragazzo che diventerà un top, e che a Bologna abbiamo visto solo in parte: Andrea Cambiaso. L’esterno della Juventus sta diventando un tuttocampista perfetto sotto l’egida di Thiago Motta, e se ne stanno accorgendo tutti, anche in Nazionale.

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