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Calcio

Italia vs Albania 2 a 0: la cronaca del match – 25 mar

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Prosegue nel migliore dei modi il cammino dell’Italia. Gli Azzurri di Ventura conquistano tre punti determinanti in ottica qualificazione per i Mondiali del 2018. Il testa a testa infatti tra Italia e Spagna per la vetta della classifica del girone impone di non abbassare mai la guardia. Mentre le Furie Rosse si impongono per 4 a 1 su Israele, gli Azzurri invece superano una tenace Albania per 2 a 0. Si è trattata però di un’Italia a luci ed ombre con tanti pregi e qualche difetto, un primo tempo bruttino è un secondo invece in grande stile.
La prima frazione di gioco infatti si apre con una chance colossale per gli ospiti. A Palermo, dopo 48 secondi, l’Albania intavola una azione di prima tutta in velocità. La retroguardia azzurra viene sorpresa clamorosamente e Cikalleshi sfiora il vantaggio per pochi centimetri con un diagonale di sinistro. L’azione albanese non rimane un caso isolato, tant’è che dopo pochi minuti anche Roshi sfiora il vantaggio, sfruttando una scivolata di Candreva. La partita è stata decisamente preparata meglio da Gianni Di Biasi che da Giampiero Ventura. Gli ospiti vanno a velocità tripla dei padroni di casa. L’enorme differenza tecnica di rose a disposizione resta però un dato non trascurabile. L’Italia ha giocatori che possono fare la differenza da un momento all’altro. Basta un minimo errore, anche impercettibile, come quello commesso da Basha, il quale appoggia la mano sulla spalla di Belotti e lo stende. Al 12′ è calcio di rigore. Sul dischetto va De Rossi che esegue magistralmente spiazzando Strakosha. La partita a questo punto si scalda sia sugli spalti che in campo. I tifosi ospiti lanciano fumogeni in quantità industriale, mentre sul terreno di gioco è una caccia all’uomo, anche se l’arbitro non è avaro nell’uso del cartellino giallo. Così solamente intorno al quarantesimo minuto si torna a parlare di calcio. De Rossi è il pericolo pubblico nell’area avversaria, specialmente sui colpi di testa nei calci d’angolo. Le vere occasioni da gol però sono due, una per parte. I padroni di casa sfiorano il vantaggio al 43′, quando Verratti insegna agli appassionati di calcio come si fa a verticalizzare per i bomber. Belotti riceve il testimone e prova a portare a termine la bella azione. Il suo tiro però non va ad incrociare e risulta invece piuttosto centrale per Strakosha che ricorre ai pugni. L’Albania invece ci prova nell’ultima manciata di secondi con una bella azione da sinistra a destra. Il terminale della manovra dovrebbe essere Roshi: l’albanese si trova in posizione ottimale per la conclusione a giro ma sbaglia tutto.
Duplice fischio e tutti negli spogliatoi.
La partita potrebbe sembrare ancora in bilico ma tutto ciò che succede nel secondo tempo sono la sospensione del match per colpa dei supporters ospiti e l’ascesa di Verratti in regia. Andiamo con ordine. Dopo dodici minuti di solo fraseggio italiano, i tifosi ospiti decidono che è arrivato il momento di compiere qualche gesto stupido e incivile. Volano fumogeni in campo e verso le tribune, rendendo pericolosa e invivibile una semplice partita di qualificazione. Rimane davvero incomprensibile rovinare la serata di tante persone innocenti oltre ad interrompere stoltamente il gioco. Il direttore di gara infatti sospende il match finché le acque non si sono calmate. Rimane da capire come possa essere entrato allo stadio tutto quel materiale. La squadra albanese parla con il proprio popolo e finalmente si può tornare a giocare a calcio. Al Barbera il primo a rompere di nuovo le danze è Antonio Candreva al 61′ con una fucilata dalla distanza troppo centrale per il portiere avversario. L’interista ci prova sei minuti dopo ma in circostanze del tutto differenti. Insigne infatti lo imbecca in area con un cross a rientrare al bacio. Il capitano albanese va in tilt e Candreva va a tu per tu con Strakosha. La posizione defilata dell’ala rende più facile il compito all’esterno difensore. Nel frattempo Verratti aumenta in maniera esponenziale il proprio raggio d’azione. Il mediano del Psg lo troviamo praticamente ovunque: sia in fase di copertura, che di appoggio. Soprattutto si fa notare nei dribbling con i quali supera gli avversari per creare la superiorità numerica o assicurarsi un fallo da posizione importante. Proprio quello che accade al 71′. Verratti viene steso al limite dell’area e l’arbitro fischia la punizione. Il calcio viene affidato a Insigne, stasera dotato di un tocco più fatato del solito. La traiettoria è perfetta per Ciro Immobile che insacca di testa sul secondo palo. Due a zero e fine dei giochi. I restanti minuti servono per consacrare in maniera definitiva Verratti. Non c’era certo bisogno di una partita come questa per intuire il potenziale del centrocampista. L’ex Pescara però era sempre risultato inadatto alla Nazionale Italiana e veniva ricordato più per le brutte prove. Ma stasera quando è entrato in sintonia con i compagni non solo si è esaltato, ma tutta l’Italia ne ha beneficiato e la squadra di Ventura ha giocato davvero molto bene, anche se contro un avversario di poco spessore. La partita termina senza ulteriori scossoni ma con gli Azzurri che hanno sempre avuto il pallino del gioco e la possibilità di affondare il colpo, pur senza avere chance clamorose.
In conclusione, la partita di stasera potrebbe sembrare poco rilevante e in effetti è vero perché il risultato è stato quello che tutti i Bookmakers auspicavano. Tuttavia ciò che dobbiamo apprezzare di questa serata sono l’intesa tra i ragazzi in campo, la coppia affermata Immobile-Belotti, la regia di Verratti e una difesa che può giocare anche a quattro finalmente. Tutti aspetti se volte secondari, ma che all’inizio della avventura di Ventura (scusate il gioco di parole) apparivano tutt’altro che scontati. Italia work in progress!

Fonte immagine copertina: Tuttosport.com

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