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Calcio

Italia vs Belgio 2 a 0: la cronaca del match – 14 giu

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“Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana”
Italia stellare! Italia Belgio valeva tutto. La Nazionale partiva svantaggiata contro lo strapotere tecnico dei belgi, guidati dai vari Hazard, Lukaku e Witsel. Negli ultimi giorni che precedevano il match, il pessimismo era salito vertiginosamente e gli Azzurri venivano additati come incapaci. Ma nella sfida stellare tra Belgio e Italia, tra Buffon e Courtois, sono gli italiani ad imporsi per 2 a 0. La prestazione è stata eccellente e di alto livello anche se non impeccabile e fortunata. Ma ciò che contava era ottenere i tre punti e dimostrare che l’Italia c’è, è viva!
Ripercorrendo la partita a ritroso ci accorgiamo inoltre che la sfida è stata estremamente emozionante, ricchissima di occasioni da entrambe le parti. Fin dai primi minuti i belgi si sono resi pericolosi, grazie alla maggior qualità e al miglior palleggio di cui sono dotati. I primi squilli sono arrivati con le sassate di Nainggolan al 10′ minuto e al 22′. Sulla prima si oppone Buffon con un miracolo, mentre la seconda conclusione del giocatore della Roma si spegne a lato. E l’Italia? Gli uomini di Conte di fronte allo strapotere del Belgio non possono far altro che difendersi con il bunker Chiellini, Bonucci e Barzagli e raddoppiare sempre su Hazard. Ma a parte un tiro fuori misura di Pellè, per il resto l’Italia in avanti è impalpabile. Al 32′ però cambia tutto. Bonucci, che risulterà uno dei migliori in campo, vede l’inserimento in area di Giaccherini e lo serve con il contagiri. L’orgoglio di Bologna sfrutta la decisiva distrazione della retroguardia belga, stoppa di sinistro e, tutto solo, fredda con il destro l’incolpevole Courtois. Vantaggio Italia. Da qui in poi la partita prende una piega decisiva. L’Italia capisce che gli avversari sono storditi e nervosi, come dimostra la rabbia di Nainggolan. Quattro minuti dopo il gol italiano, arriva un’altra occasione per gli uomini di Conte, con Courtois che vola su un missile del solito Candreva. Ma l’Italia si mangia il raddoppio con Pellè al 36′. Il ragazzone dal fisico possente sfrutta la sponda di Parolo in mischia e si appresta ad affondare di testa la porta difesa da Courtois. Ma la sua conclusione riesce solo a sfiorare il palo, nonostante la facilità del colpo e la distanza che lo separava dalla porta. Niente da fare, sempre 1 a 0 per l’Italia, e si va al riposo sul medesimo risultato, senza ulteriori sussulti. Negli spogliatoi non è previsto nessun cambio poiché le due squadre hanno interpretato un’ottima partita fino a questo momento. Questo quarto d’ora serve quindi solamente per la medicazione di Antonio Conte. L’ex allenatore della Juventus ha subito un colpo involontario da Zaza durante l’esultanza collettiva per il gol di Giaccherini. Il sangue che gli scende dal naso, però, non gli impedisce di urlare ed incoraggiare la sua squadra. E forse è questo che ha fatto la differenza: il carattere e la voglia di non mollare mai, ma soprattutto di superare i propri limiti. I suoi giocatori lo hanno capito nelle settimane di Coverciano, più ancora che gli schemi di gioco. Nonostante l’accordo preso di nascosto con il Chelsea, Conte ha sempre lo stesso temperamento, ed è per questo che la Nazionale sta vincendo e che il suo condottiero non cede alla botta al naso. Tutta questa foga e questa cattiveria agonistica però sfociano però in errori banali e gravi. Proprio come successo otto minuti dopo aver iniziato la seconda frazione di gioco. Il secondo tempo incomincia in maniera inversa al primo: l’Italia attacca a pieno regime. Tagli, triangoli e tocchi di prima incantano il pubblico italiano, ma Darmian si addormenta giocano un brutto pallone in direzione di Giak. Il passaggio però è debole e prevedibile, raccolto quindi da De Bruyne che serve Lukaku. L’obiettivo della Juve non stoppa benissimo la sfera che gli va quindi sul sinistro. A tu per tu con Buffon il centravanti va al tiro e gli spettatori rimangono con il fiato sospeso: la palla sfiora di pochi millimetri l’incrocio dei pali. È un segnale più che positivo, la partita rimane sull’1 a 0 per l’Italia. 120 secondi dopo, il Belgio rischia addirittura la beffa. Candreva è una vera e propria spina nel fianco alla retroguardia avversaria, ma spesso si incaponisce nel dribbling. Questa volta il laziale trova il cross che viene raccolto dall’eccellente Pellè che stacca di testa. Questa volta l’esecuzione dell’attaccante è perfetta e diretta all’angolino del palo più lontano. Ma è la serata delle stelle come abbiamo detto e Courtois vola come Superman e compie una parata strepitosa. L’Italia però è in netta crisi. Il Belgio cresce con il passare del tempo e gli Azzurri non possono fare nient’altro che difendersi, sfruttando una delle migliori difese al mondo. La marcatura strettissima su Hazard è spettacolare. Ma Marc Wilmots, l’allenatore belga, passa al contrattacco schierando l’artiglieria pesante. Inserisce Mertens al posto di Nainggolan e toglie uno spento Lukaku a favore del più talentuoso Origi. Proprio quest’ultimo arriva a sfiorare il pareggio. Cross dell’instancabile De Bruyne dalla sinistra e Origi stacca di testa tutto solo, ma spedisce la palla sopra la traversa. Ennesima occasione sprecata per il Belgio, che ha creato tanto e corso altrettanto. Ma la stanchezza dei suoi uomini e le geometrie del neo entrato Thiago Motta rischiano di mettere KO il Belgio. Capita per esempio all’85’: Immobile, subentrato a Eder, viene lanciato in avanti e si presenta davanti a Courtois dove lascia partire un missile terra aria, intercettato dal superlativo portiere con la mano di richiamo. Che peccato! Ma il raddoppio non è troppo lontano. Il Belgio ha speso diverse energie e non ce la fa davvero più. L’ennesimo contropiede italiano al 92′ chiude ogni pratica. L’azione del 2 a 0 è spettacolare: Immobile lancia Candreva in area, il laziale crossa in direzione di Pellè, il quale al volo sigilla la vittoria azzurra. Finisce così: 2 a 0. Per il Belgio tanti rimpianti, per l’Italia invece la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo. La squadra ha diversi limiti e questo è sotto gli occhi di tutti. Ma Conte ha dimostrato che con umiltà, pazienza, sacrificio e anche con un pizzico di fortuna si può ottenere qualsiasi risultato: perfino battere il Belgio! Questa è una vittoria che dà morale ma che non deve esaltare troppo. In conclusione vorrei spendere una nota positiva per un giocatore troppo spesso sottovalutato a causa dei limiti fisici. Sto parlando di Emanuele Giaccherini. Il bolognese è l’emblema di questa Nazionale, il vero giocatore simbolo. Giak dimostra che con impegno, dedizione e sudore si possono raggiungere traguardi impensabili, anche per uno alto un metro e sessantacinque. Il calcio non pone limiti. Forza Italia… E forza Giak!

Foto (Bolognafc.it)

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