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Calcio

Italia vs Finlandia 2 a 0: la cronaca del match – 6 giu

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Conte rivoluziona tutto, cambiando ben sei undicesimi dell’Italia scesa in campo con la Scozia. Nella partita di stasera a Verona contro la Finlandia, l’ex allenatore della Juventus schiera un 3-5-2 con Immobile e Zaza punte, Thiago Motta volante di centrocampo ed El Shaarawy dal primo minuto. Ha adottato tante variazioni alla sua Italia. Ma non è cambiato il sistema di gioco, Conte è rimasto fedele alle proprie idee, indipendentemente dagli interpreti. E questo è già un gol enorme in vista degli Europe. La sfida è iniziata con l’Italia in avanti e la Finlandia totalmente schiacciata in difesa senza accennare al ben che minimo segno di ripartenza. Di fatto è una sfida tra l’Italia e se stessa. Nei primi minuti Conte si infuria con i suoi perché le azioni sono sterili e il gioco non passa per i piedi e le idee di Thiago Motta. Una prima occasione arriva all’ottavo minuto quando Giaccherini pennella in mezzo per Zaza che in girata di testa non riesce a dare forza alla palla, che si spegne a lato. Ma la vera chance Azzurra arriva dieci minuti dopo quando Immobile fa il velo per Zaza, colpo di tacco con tunnel dello juventino per l’inserimento della punta del Toro. Il Granata però viene sbilanciato in area e calcia malamente a lato col sinistro. La manovra tricolore è estremamente lenta anche se il gioco passa da Motta. Il criticato numero 10 ha qualità da vendere ma l’infortunio precedente lo sta condizionando parecchio. Nonostante i problemi di velocità, l’Italia non deve faticare ancora molto prima di trovare il gol del vantaggio. Al 27′ un cross lungo di Giaccherini pesca in area Candreva; il numero 6 punta due avversari e li ubriaca di finte e si procura il calcio di rigore. Sempre il laziale va sul dischetto e trasforma il penalty, spiazzando il portiere senza ricorrere però al cucchiaio. 1 a 0 Italia. Mentre la difesa azzurra è un vero e proprio bunker, l’attacco italiano fatica troppo a creare occasioni. Il pericolo più grande dopo il gol è un tentativo innocuo di El Shaarawy, che non inquadra la porta dopo una progressione palla al piede. Si va dunque al riposo con il vantaggio italiano di una sola lunghezza. Conte non effettua cambi per la ripresa del gioco. Ma la prima fase del secondo tempo non porta segnali incoraggianti al CT azzurro. L’Italia si sta spegnendo nonostante la Finlandia non costituisca una minaccia per la retroguardia formata dal trio Bonucci, Chiellini e Barzagli. Così al 63′ la mossa decisiva: fuori Thiago Motta e dentro De Rossi. Il numero 10 esce tra i fischi, nonostante la sua unica colpa sia una forma fisica deficitaria. Esce anche Giaccherini, sostituito da Sturaro, dopo una prestazione non esaltante. Decisamente più brutta rispetto alla sua brillante partita contro la Scozia. De Rossi gioca molto di prima anche a costo di sbagliare, preferendo le verticalizzazioni al gioco orizzontale. L’Italia acquisisce vitalità dai cambi e incomincia a costruire molte occasioni. Al 66′ lo scatenato El Shaarawy prova un tiro al volo che viene deviato in corner da un difensore. 60 secondi dopo il Faraone  si trova di nuovo in area, lanciato col contagiri da De Rossi. Ma proprio al momento del calcio, El Shaarawy viene anticipato dalla provvidenziale difesa della Finlandia. Il gol è nell’aria, specialmente quando il baricentro avversario è bassissimo. E infatti al 71′ Candreva si libera sull’out di destra e crossa in mezzo dove De Rossi sbuca dal nulla e insacca in rete il pallone di testa, spiazzando totalmente l’incolpevole portiere finlandese Hradecky e sorprendendo l’intera retroguardia ospite. Raddoppio Italia. Lo score potrebbe essere più pesante quando al 77′ Zaza si gira in area e calcia un destro potente. Ma in traiettoria trova uno strepitoso Hradecky che para di polso alla Neuer. I brividi per il portiere non sono finiti perché al 93′ Florenzi parte palla al piede dalla propria area e scarica per Immobile che di prima intenzione calcia in porta ma centrale. La partita termina quindi 2 a 0 in favore degli uomini di Conte.
Possiamo tranquillamente affermare che l’Italia c’è e può disputare un buon Europeo. La difesa infatti è impermeabile a qualsiasi attacco avversario. Se i tre difensori rimangono concentrati per l’intero match, gli attaccanti avversari dovranno darsi da fare per cercare di fare gol. In questi due test contro squadre di basso livello, Chiellini, Barzagli e Bonucci non hanno concesso neanche una conclusione e non hanno commesso neanche una sbavatura. L’attacco gira intorno a Zaza e al suo talento, poche storie. Resta da trovare la sua spalla giusta e forse Immobile è l’uomo giusto. Molto bene anche la qualità di El Shaarawy, pronto a sacrificarsi anche in fase difensiva.
Sono evidenti però anche numerosi limiti di organico e qualità che non permettono di collocare l’Italia nella fascia delle favoritissime alla vittoria finale. La velocità di gioco inoltre pare davvero troppo lenta per impensierire le migliori corazzate europee.
Insomma molti passi in avanti sono stati compiuti da Conte e il suo staff. Ma saranno sufficienti per conquistare l’Europeo? Ora la parola passa davvero al campo e noi non possiamo fare altro che dire: “Forza Italia!”

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