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Calcio

La dura vita del reporter… – 09 Giu

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La dura vita del reporter… vista così sembrerebbe quasi una presa in giro, invece non è certamente facile per il nostro caro Beto la vita da reporter in quel di Rio de Janeiro. Certo, non lo ringrazieremo mai abbastanza per quello che sta facendo, però questo articolo vuole andare in questa direzione…

Non sarà un gioco per chi come noi fa questo per passione e non per professione, ma se qualcuno di noi può riuscirci, in Brasile, questi è Beto. Sarà la nostra redazione da Rio, e dovrà seguire in modo preciso il Mondiale dentro e fuori dal campo, e rispondere ai nostri interrogatori in ogni puntata di “AL RITMO DEL GOAL” (la trasmissione che andrà in onda su Punto Radio dal 12 giugno, in cui saremo in prima linea). Ma non basta, perchè sarà lui a curare la rassegna stampa dal Brasile, ogni giorno. Insomma, un lavoro non semplice. Come diceva quell’adagio? “E’ un lavoro duro, ma qualcuno dovrà pur farlo”.

E come vedete e sentite dal video qui in alto, il lavoro è davvero duro. In Brasile è caldo umido, e l’umidità e la foschia si vedono bene nel video di Beto… e come potete capire dalla sua voce, arrivare al 36° piano per mostrarci il panorama, non è stato uno scherzo. In effetti, la prima cosa che ci ha detto qualche giorno fa tramite skype, è stata “C’è un gran caldo, molto umido, si fa fatica a fare ogni cosa… si respira solo in spiaggia…”. Poi, complice il nostro sguardo assassino, ed il fatto che gli abbiamo fatto presente anche la temperatura di Bologna, ha aggiunto un laconico “Ok, non mi lamento con voi…”. Come da video che segue, evidentemente poi ha deciso di dare seguito ai propositi di respirare meglio…

Scherzi a parte, Beto è in Brasile anche e soprattutto per darci notizie differenti, nel limite del possibile, da quelle che potremo avere dai giornali e televisioni nazionali durante il Mondiale. Tutti saranno soprattutto concentrati sulle imprese dei giocatori sul rettangolo verde, e magari passeranno un po’ in secondo piano quelle piccole grandi situazioni che accadono attorno al mondiale, in un paese enorme, dove la povertà è elevata, e che da ormai oltre due anni ha migliaia di persone che manifestano contro aumenti, disservizi, speculazioni e quant’altro; non per ultimo appunto, l’aumento anche solo di un cocco mangiato lungo la strada. Quindi il suo lavoro sarà importante per noi ed un vero valore aggiunto, e si, anche se sarà in Brasile, dovrà lavorare… quindi “obrigado Beto”!

State con noi, seguite il Mondiale con 1000 Cuori Rossoblu, sia sul nostro sito, che attraverso le frequenze di Punto Radio!

 

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