Calcio
La route pour France 2016: Il Girone F – 26 mag
UNO SGUARDO AL GIRONE
É stata sorteggiata nel Gruppo F la testa di serie sulla carta meno attrezzata: il Portogallo. Per aggiudicarsi la vetta del girone, CR7 e soci dovranno incrociare le spade contro due delle più interessanti rivelazioni della fase di qualificazione: l’Austria, capace di lasciarsi alle spalle Russia e Svezia nel Gruppo G, e Islanda, vicinissima al primo gradino del podio di un Girone A vinto dalla Repubblica Ceca per soli due punti. Quarta incomoda l’Ungheria, giunta in Francia grazie ai due successi maturati ai play-off contro la Norvegia.
PORTOGALLO
Il secondo posto nell’Europeo casalingo del 2004 è il più alto risutato raggiunto dal Portogallo nella massima competizione riservata alle nazionali del Vecchio Continente. Da allora, i Lusitani hanno seguitato a nutrire sogni di grandeur senza tuttavia concretizzarli. I ragazzi guidati dal ct Fernando Santos tenteranno di demolire i pronostici nell’imminente torneo francese, conquistato in virtù di un primo posto in un girone non proibitivo, completato, nell’ordine, da Albania, Danimarca, Serbia e Armenia. Nonostante l’invidiabile apporto di una superstar come Cristiano Ronaldo, il problema numero uno della Selecção rimane paradossalmente l’attacco, che dopo il ritiro di bomber Pauleta non ha saputo trovare una prima punta all’altezza dei talentuosi fantasisti presenti in rosa.
Anche la difesa, pur essendo composta da buoni interpreti, non è allo stesso livello di quelle, ad esempio, di Germania, Spagna o Francia. Davanti a Rui Patricio (’88), ottimo numero uno dello Sporting Lisbona, è insostituibile il mordi-caviglie del Real Madrid Pepe. In Francia non ci sarà posto per Bruno Alves, spesso in campo nelle qualificazioni ma non convoncato dal ct, mentre sarà titolare uno tra il trentottenne Ricardo Carvalho (Monaco) e il trentaduenne José Fonte, in forza al Southampton. L’età media dei centrali è sintomo evidente della carenza di validi ricambi nel ruolo. Non verde è anche l’età dell’ex meteora della Lazio, oggi al Benfica, Eliseu (’83), chiamato a sostituire l’infortunato Coentrão sull’out di sinistra in alternanza con Guerreiro del Lorient. Sulla fascia opposta agiranno invece il nativo di Gelsenkirchen Cédric Soares, compagno di club di Fonte, e Vieirinha del Wolfsburg.
Salendo in mediana, salta all’occhio il nome di uno degli elementi più talentuosi della rosa lusitana e non solo: João Moutinho. La stella del Monaco, 81 caps con la nazionale, dirigerà il traffico nel cuore di un centrocampo che sarà molto presumibilemente a tre uomini. A spalleggiarlo ci saranno due tra i diversi under-24 scelti da Santos per sostituire i navigati Meireles, Tiago e Miguel Veloso. Guida la giovane schiera il roccioso William Carvalho (Sporting Lisbona), seguito dal compagno di squadra João Mario, dal talento del Valencia André Gomes, finito nell’orbita di numerose big, da Danilo Pereira del Porto e dal baby prodigio classe ’97 Renato Sanches (Benfica). L’emozione che potrebbe condizionare l’Europeo dei giovani portoghesi in rampa di lancio di certo neppure sfiorerà capitan Cristiano Ronaldo, che, dall’alto dei suoi 56 gol (record assoluto) messi a segno in 125 presenze (in Francia supererà in vetta Figo), avrà l’onore e l’onere di guidare una nazionale vogliosa di rivivere i fasti della generazione d’oro di cui facevano parte, oltre ai già citati Pauleta e Figo, i vari Rui Costa, Fernando Couto, Petit, Deco, Nuno Gomes e Maniche. CR7 è, assieme al difensore Carvalho, l’ultimo reduce di Euro 2004. Con lui agirà il dribblomane Nani (’86), secondo calciatore con più presenze (89) tra quelli convocati da Santos. In caso di 4-4-2 toccherà a loro guidare l’attacco, mentre se il modulo scelto prevederà il tridente allora ci sarà spazio anche per Éder del Lilla.
CONVOCATI
P: Patricio (Sporting Lisbona), Lopes (Lione), Eduardo (Dinamo Zagabria)
D: Pepe (Real Madrid), Fonte (Southampton), Cédric (Southampton), R. Carvalho (Monaco), Eliseu (Benfica), Vieirinha (Wolfsburg), Guerreiro (Lorient)
C: Moutinho (Monaco), João Mario (Sporting Lisbona), W. Carvalho (Sporting Lisbona), Danilo (Porto), André Gomes (Valencia), Renato Sanches (Benfica), Andrien Silva (Sporting Libsona)
A: Ronaldo (Real Madrid), Éder (Lilla), Nani (Fenerbahce), Quaresma (Porto), Rafa Silva (Braga)
Commissario Tecnico: Fernando Santos
QUALIFICAZIONI
GIRONE I: PORTOGALLO 21; Albania 14; Danimarca 12; Serbia 4; Armenia 2.
V – P – S: 7 – 0 – 1
Gol fatti – Gol subiti: 11 – 5
Miglior marcatore: Ronaldo (5)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 7 – Miglior piazzamento: Secondo posto (2004)
STELLE: Cristiano Ronaldo, João Moutinho, Nani
AUSTRIA
Pronta a disputare il suo secondo Campionato Europeo, il primo conquistato sul campo dopo il pass ottenuto d’ufficio nel 2008 in quanto nazione ospitante, l’Austria si presenta ai nastri di partenza di Euro 2016 più attrezzata che mai. Gli ottavi di finale costituiscono un obiettivo minimo realmente raggiungibile da una squadra che nelle qualificazioni ha letteralmente dominato il proprio girone di competenza, sfiorando l’en plein di vittorie (9 su 10, meglio ha saputo fare solo l’Inghilterra) e concludendo con una media a partita di 2,2 gol fatti e 0,5 subiti. Eppure nella lista dei selezionati dal ct Marcel Koller per Francia 2016 mancano dei veri e propri crack. Il giovane jolly del Bayern Monaco David Alaba è unico vero top di una rosa composta da qualche giovane interessante e numerosi elementi non più di primo pelo militanti perlopiù in club tedeschi o inglesi. Tra questi ultimi non va annovertato il portiere Robert Almer (’84), titolare in tutti i match di qualificazione e di proprietà dell’Austria Vienna, e il forte stopper della Dinamo Kiev Aleksandar Dragović, che a dispetto dei 25 anni è un’autentica garanzia. Pronti a spiccare il volo sono i suoi compagno di reparto, entrambi classe 1992, Hinteregger (Borussia M’Gladbach) e Wimmer (Tottenham). In Francia fungeranno da chiocce capitan Christian Fuchs, tra i protagonisti della favola Leicester nonché primo proprietario della corsia mancina dell’Austria, e il suo dirimpettaio Klein (Stoccarda). Riserva di quest’ultimo è l’ex Bologna Garics, oggi al Darmstadt. La presenza di Fuchs nella casella del terzino sinistro spinge Alaba sulla linea mediana, ruolo che il talento del Bayern è solito ricoprire in tandem con Baumgartlinger del Mainz o con Ilsanker del Lipsia, fresco di promozione in Bundesliga. Il modulo dell’Austria prevede tre trequartisti alle spalle di un’unica punta. La scelta, salvo sorprese, dovrebbe ricadere sull’ottimo terzetto costituito dall’ex Inter Marko Arnautović, dall’ala o punta dello Stoccarda Martin Harnik e dal ventottenne Zlatko Junuzović, brevilineo regista offensivo del Werder Brema. Toccherà a loro servire nel modo migliore l’esperto ariete del Basilea Marc Janko (’83), in rete 26 volte in 51 presenze con la maglia della propria nazionale. Una nazionale che pare davvero aver fatto il salto di qualità necessario per dare del filo da torcere a chiunque, Portogallo in primis.
CONVOCATI
P: Almer (Autria Vienna), Özcan (Ingolstadt), Lindner (Eintracht Francoforte)
D: Fuchs (Leicester), Dragovic (Dinamo Kiev), Prödl (Watford), Garics (Darmstadt), Hinteregger (Borussia M’Gladbach), Wimmer (Tottenham), Klein (Stoccarda), Suttner (Ingolstadt)
C: Alaba (Bayern Monaco), Junuzović (Werder Brema), Baumgartlinger (Mainz), Jantscher (Lucerna), Harnik (Stoccarda), Ilsanker (Lipsia), Lazaro (Salisburgo), Sabitzer (Lipsia), Schöpf (Schalke 04)
A: Arnautović (Stoke City), Okotie (Monaco 1860), Janko (Basilea), Hinterseer (Ingolstadt)
Commissario Tecnico: Marcel Koller
QUALIFICAZIONI
GRUPPO G: AUSTRIA 28; Russia 20; Svezia 28; Montenegro 11; Liechtenstein 5; Moldavia 2.
V – P – S: 9 – 1 – 0
Gol fatti – Gol subiti: 22 – 5
Miglior marcatore: Janko (7)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 2 – Miglior piazzamento: Primo turno (2008)
STELLE: David Alaba, Aleksandar Dragović, Marko Arnautović
UNGHERIA
A 44 anni dall’ultima apparizione, torna a partecipare ad un Campionato Europeo l’Ungheria, complice l’esito positivo dello spareggio con la Norvegia. Le speranze dei danubiani di passare il turno sono tuttavia sottili. La mediocrità tecnica complessiva dei ragazzi del tedesco Bernd Storck è confermata dal terzo posto ottenuto dietro a Irlanda del Nord e Romania nel Gruppo F, il più “morbido” dell’intero tabellone. Non solo, perché i Magiari nei dieci incontri della fase a gironi hanno messo a segno appena 11 reti, confermando di possedere l’attacco meno prolifico tra le squadre partecipanti alla fase finale alle spalle della sola Albania, che di gare ne ha però disputate solamente otto. La sterilità offensiva dei nipoti del mitico Puskás va a braccetto con il valore di una retroguardia nella quale il trentaduenne centrale del Videoton Roland Juhász, 8 stagioni all’Anderlecht e 90 presenze con la nazionale magiara, difficilmente basterà ad arginare la qualità degli attaccanti portoghesi o austriaci. Da sottolineare è la presenza tra i convocati del portiere nonché recordman di presenze (101) Király, che disputerà il suo primo Europeo a 40 anni dopo aver militato per cinque lustri in squadre inglesi e tedesche.
A metà campo, che il ct disporrà a 4 o a 5 a seconda del modulo scelto (4-4-2 o 4-2-3-1), trova grande spazio un’altra leggenda del calcio ungherese: il fantasista Zoltán Gera, 37 anni di cui 10 tra Fulham e West Bromwich. Toccherà al trequartista del Ferencváros e all’esterno destro Balász Dzsudzsák, il calciatore più talentuoso della nazionale magiara di cui è faro e capitano, accendere la lampadina e inventare qualcosa di buono nei pressi dell’area avversaria. Area avversaria che forma il ring nel quale agisce Adám Szalai. Assieme o alternandosi con Priskin (Slovan Bratislava), la punta dell’Hannover dovrà solo cercare di buttarla dentro, impresa riuscitagli 8 volte in 30 match con l’Ungheria ma mai nelle 16 partite disputate questa stagione in Bundesliga. L’Europeo francese non pare essere l’occasione ideale per invertire la rotta, tanto per lui quanto per i suoi compagni.
PRE-CONVOCATI
P: Király (Haladás), Megyeri (Getafe), Gulácsi (Lipsia), Dibusz (Ferencváos)
D: Juhász (Videoton), Fiola (Puskás Akadémia), Bese (MTK Budapest), Guzmics (Wisla Cracovia), Lovrencsics (Lech Poznan), Kádár (Lech Poznan), Korhut (Debrecen), Lang (Videoton), Pintér (Ferencváros)
C: Gera (Ferencváros), Nagy (Ferencváros), Elek (Diósgyöri), Sallai (Puskás Akadémia), Vida (Vasas), Kleinheisler (Werder Brema)
A: Szalai (Hannover), Priskin (Slovan Bratislava), Dzsudzsák (Bursaspor), Stieber (Norimberga), Lencse (Ujpest), Böde (Ferencváros), Gyurcsó (Pogon), Németh (al-Gharafa)
Commissario tecnico: Bernd Storck
QUALIFICAZIONI
GRUPPO F: Irlanda del Nord 21; Romania 20; UNGHERIA 16; Finlandia 12; Faer Øer, Grecia 6
V – P – S: 4 – 4 – 2
Gol fatti – Gol subiti: 11 – 9
Miglior marcatore: Németh, Böde (2)
Play-Off: Norvegia-Ungheria 0-1; Ungheria-Norvegia 2-1
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 2 – Miglior risultato: Terzo posto (1964)
STELLE: Zoltán Gera, Balász Dzsudzsák, Adám Szalai
ISLANDA
Così come le altre debuttanti (Irlanda del Nord, Albania e Galles), anche l’Islanda dell’ex ct di Svezia e Nigeria Lars Lagerbäck ha lasciato a bocca aperta tifosi e addetti ai lavori nel corso delle gare di qualifcazione. Dopo aver accarezzato il primo posto del Gruppo A, i ragazzi provenienti dall’estremo nord proveranno a spingersi oltre i limiti, alla caccia di un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa. Per arpionare un passaggio del turno che avrebbe del miracoloso, Lagerbäck si affiderà al rodato 4-4-2 e, soprattutto, al gruppo dei suoi paladini. Alcuni di loro, come il centrale del Krasnodar Ragnar Sigurdsson, l’ex centrocampista del Pescara Bjarnason, il fantasista Gylfi Sigurdsson (Swansea) e il centravanti del Nantes Sigthórsson, sono sempre scesi in campo in tutte le sfide di qualificazione. Fondamentale, per le sorti della nazionale islandese, si è rivelato anche l’apporto del centrocampista centrale dell’Udinese Emil Halfredsson e quello garantito da Gunnarsson, vichingo della mediana del Cardiff. Farà parte della spedizone anche il giovane difensore del Cesena in prestito dalla Juve Magnusson.
A guidare la banda il più esperto del gruppo: Eidur Gudjohnsen. La trentasettenne punta giramondo con trascorsi al Chelsea, al Monaco, al PSV e al Barcellona, dopo aver giocato nei campionati di ben dieci Stati potrà coronare con la partecipazione al suo primo Campionato Europeo una carriera già impreziosita dal record di gol siglati in nazionale (25). Il suo carisma e i suoi colpi da bomber navigato non solo saranno un’arma in più a disposizione di Lagerbäck, ma costituiranno anche un motivo ulteriore per seguire con interesse le sorti di una delle più agguerrite cenerentole di Francia 2016.
CONVOCATI
P: Halldórsson (Bodø/Glimt), Jónsson (Sandefjord), Kristinsson (Hammarby)
D: R. Sigurdsson (Krasnodar), Már Sævarsson (Hammarby), Skulason (Odense), Árnason (Malmö), Magnusson (Cesena), Hauksson (Aik Stoccolma), Ingason (Lokeren), Hermannsson (Göteborg)
C: Halfredsson (Udinese), G. Sigurdsson (Swansea), B. Bjarnason (Basilea), Gunnarsson (Cardiff), Gudmundsson (Charlton). E. Bjarnason (Aarhus), Traustason (Norrköping), Sigurjónsson (Sundsvall)
A: Gudjohnsen (Molde), Sigthórsson (Nantes), Finnbogason (Augsburg), Bödvarsson (Kaiserslautern)
Commissario Tecnico: Lars Lägerback
QUALIFICAZIONI
Gruppo A: Repubblica Ceca 22; ISLANDA 20; Turchia 18; Olanda 13; Kazakistan, Lettonia 5.
V – P – S: 6 – 2 – 2
Gol fatti – Gol subiti: 17 – 6
Miglior marcatore: G. Sigurdsson (6)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: Prima partecipazione
STELLE: Gylfi Sigurdsson, Aaron Gunnarson, Eidur Gudjohnsen
IL CALENDARIO DEL GRUPPO C
1° Giornata (14 giugno)
Austria-Ungheria
Portogallo-Islanda
2° Giornata (18 giugno)
Islanda-Ungheria
Portogallo-Austria
3° Giornata (22 giugno)
Islanda-Austria
Ungheria-Portogallo
FAVORITA: Portogallo
OUTSIDER: Austria
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