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Calcio

Le FanteStorie – Presidente, facciamolo!!!!! – 24 Marzo

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PRESIDENTE, FACCIAMOLO!!!

 

Sono seduto su una panchina all’esterno dell’aeroporto Marconi e mi sto fumando una sigaretta insieme a mio padre. Lui ha i tremori tipici del Parkinson e io ho la S.L.A., quindi siamo davvero una splendida coppietta d’assi. Ho appena salutato una cara amica e l’ho guardata tristemente avviarsi al suo gate, quindi sono un po’ assorto nei miei pensieri. Si avvicina un signore anziano che mi ha riconosciuto per avermi visto in televisione in una delle mie ospitate in un noto programma sportivo locale. Mi saluta con un simpatico moto di ammirazione e comincia a raccontarmi la sua storia. Lo ascolto con distratto interesse e lui mi dice che ha lavorato 22 anni in fonderia e che ha una invalidità civile del 25% per un problema all’udito. Li per li non mi é molto chiaro il motivo del suo racconto, ma non importa, perché essere un personaggio pubblico (e io tutto sommato lo sono anche se non abbastanza da muovere grandi masse) implica, dal mio punto di vista, il coinvolgimento personale e l’essere disponibile ad ascoltare chi sente la necessità di rivolgersi a te. Peraltro amo molto il rapporto diretto con le persone e quindi il mio interlocutore occasionale non mi disturba per nulla, anzi, tutt’altro! Poi arriva al punto focale e il mio senso di ragno inizia a pizzicare. Manifesta il suo rammarico perché una volta tutti i disabili potevano accedere allo stadio gratuitamente per assistere alle partite del Bologna mentre, da qualche tempo, l’ingresso è stato limitato a chi ha un invalidità pari o superiore al 75%, e aggiunge: “Lei che va in televisione, provi a fare qualcosa…” Totalmente ignorante sull’argomento benché in possesso io stesso di tale poco appetibile requisito (a dire il vero viaggio verso il 100%), decido di approfondire. Vado sul sito web del Bologna e ottengo facilmente la conferma di quelle parole, e scopro che per andare allo stadio da invalidi è inoltre richiesta una procedura che prevede la presentazione di una serie di documenti che sembra un accertamento dell’INPS (qui potete ridere). Decido di approfondire ulteriormente e faccio  un giretto sui siti delle altre squadre di serie A, e alla fine mi tocca spezzare una lancia a favore del Bologna. Perché? Perché se escludiamo lo stadio di Udine dove non è specificato alcun limite, troviamo che a Firenze è richiesto l’80%, mentre, ad esempio, a Milano e Torino ma anche a Catania, Pescara o Parma, si richiede il 100% (e in quello stato si sta meglio sul divano di casa che allo stadio, credetemi) e sui siti di Roma, Lazio e Atalanta non sono riuscito a trovare indicazioni per l’accesso allo stadio dei disabili. Questo significa che il mondo del calcio fa grandiose campagne televisive sul rispetto della diversità, ma poi??? Come spesso accade si predica bene e si razzola male. Allora eccomi qui a fare un appello al Bologna nella persona del presidente Guaraldi che spesso ho incontrato ad eventi benefici e che mi piace immaginare uomo sensibile.  Perché il Bologna, che come detto è già la società più “generosa” d’Italia, non fa uno sforzo ulteriore garantendo l’ingresso gratuito a tutti i disabili, almeno per le partite di seconda fascia, quando lo stadio non è certo al limite della capienza? Presidente, facciamolo!!! 

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