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Calcio

L’Italia e il suo trionfo in Francia: la riscoperta di un Gruppo

L’Italia batte la Francia 3 a 1 in casa loro, ritrovando gioco di squadra e fiducia dopo il deludente Europeo. Quanto vale questa vittoria?

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Italia Euro2024 (© FIGC)
Italia Euro2024 (© FIGC)

«Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare». Dopo la delusione di Euro 2024, l’Italia di Luciano Spalletti ha finalmente dato un segnale forte, battendo la Francia 3 a 1 al Parco dei Principi di Parigi, rompendo un digiuno di 16 anni. Questa vittoria in Nations League non è solo un trionfo sul campo, ma rappresenta un punto di svolta sia a livello emotivo che tattico per la nazionale italiana, un segnale che gli azzurri sono pronti a ricostruire dalle fondamenta ciò che era stato perso durante un pessimo Europeo.

Francia-Italia segna la ripartenza di una nazionale

L’Italia veniva da una competizione europea difficile: un’uscita prematura agli ottavi contro la Svizzera, un gruppo privo di idee, tattica e unità. Tre componenti fondamentali che erano completamente assenti e che, in un torneo come l’Europeo, devono essere le basi su cui costruire ogni ambizione. Ma contro la Francia, abbiamo visto un’Italia diversa: un gruppo compatto, determinato e, soprattutto, libero dalla pressione che aveva gravato sulle spalle degli azzurri durante l’Europeo.

Prima della partita, Spalletti ha ammesso gli errori commessi nel corso del torneo continentale, riconoscendo di aver imposto troppa pressione ai suoi giocatori, soffocando la serenità necessaria per rendere al meglio in campo. Una riflessione onesta e necessaria, che ha portato un cambio di approccio per affrontare la Nations League. Nonostante la competizione abbia un peso minore rispetto all’Europeo, l’aspetto emotivo non è da sottovalutare: questa era la partita di cui l’Italia aveva bisogno per ritrovare fiducia e coesione.

Cha tipo d’Italia abbiamo visto?

Il match è iniziato nel peggiore dei modi, con la Francia passata in vantaggio dopo soli 14 secondi a causa di un errore di Di Lorenzo, un pupillo di Spalletti. Ma è proprio in quel momento che l’Italia ha capito di dover reagire, non come singoli, ma come Gruppo. Il cambiamento è arrivato: i giocatori hanno trovato una nuova energia, hanno iniziato a giocare con maggiore convinzione, mostrando quella fame di vittoria e quella voglia di riscatto che sembravano perdute.

A segnare i gol della vittoria sono stati Di Marco, Frattesi e Raspadori, ma è stato il contributo collettivo a fare la differenza. Un grande merito va a Tonali, che dopo mesi di assenza per la vicenda scommesse, è tornato in campo con una determinazione straordinaria. È stato lui a fornire un sontuoso assist di tacco a Di Marco, dimostrando che, oltre al talento individuale, è il gioco di squadra a fare la differenza. Ma facendo capire anche a Spalletti l’importanza della sua presenza tra gli 11 in campo.

Questa vittoria, seppur in una competizione meno titolata, vale molto di più dei semplici punti: è una vittoria di carattere e di gruppo. È un segnale forte a tutte le altre nazionali e, soprattutto, a se stessi: l’Italia può e deve tornare, con l’umiltà di chi ha toccato il fondo e la determinazione di chi vuole risalire, un passo alla volta. «Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare», e ieri sera l’Italia ha dimostrato di essere pronta a lottare ancora una volta per il suo posto tra le grandi del calcio europeo.

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