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Calcio

MLS – In Canada è scoppiata la Mancosumania – 1 nov

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Non più di sette giorni fa terminava la regular season della MLS. Ci eravamo lasciati tracciando in linea di massima un ipotetico cammino che avrebbero percorso le squadre partecipanti ai playoff; Dallas campione assoluto e squadra davvero compatta. Le due franchigie newyorkesi che finalmente sembrano essere le vere teste di serie del loro gruppo est. I Colorado Rapids che non incantano certamente per il bel gioco, ma che dimostrano una disciplina tattica e difensiva notevole.

Ebbene, ladies and gentlemen, dimenticatevi ogni cosa e preparatevi a scoprire tutte le sorprese di questo primo round valido per la qualificazione alle finali di Conference.

I Toronto FC ospitano tra le proprie mura amiche i NYCY. Coach Vanney ripropone il suo classico e ben collaudato 3-5-2, con Giovinco ed Altidore in ottima condizione fisica e pronti a perforare la difesa avversaria. Non si può certo dire lo stesso per Patrick Viera, che deve rinunciare a Lampard, Shelton (panchina per loro) ed Andrea Pirlo (infortunato) nel suo 4-3-3.

La partita parte subito forte, e la prima vera occasione da gol capita tra i piedi di Giovinco dopo soli 11 minuti: Morrow lancia lungo per Altidore; l’americano serve di prima intenzione la formica atomica, che in corsa salta il suo diretto marcatore ed a pochi passi dalla porta calcia a botta sicura. Il tiro è forte ma centrale, Johansen ci mette il corpo e devia fuori dallo specchio della porta.

I canadesi giocano con molta più disinvoltura, e proprio dai piedi di Giovinco partono i maggiori grattacapi per la difesa newyorkese. Villa e compagni  non riescono a far ripartire la loro manovra di gioco, ciò nonostante riescono in qualche modo a difendersi e terminare il primo tempo sul punteggio di 0 a 0.

Nella ripresa i NYCY provano ad alzare il baricentro e si rendono pericolosi al minuto 48′ con Harrison, che calcia di poco a lato un bel cross di Mendoza.

I newyorkesi però sono tutto qui oggi. Toronto riacquisisce nell’immediatezza il pallino gioco, ed a suon di cross e tiri dalla distanza mettono a ferro e fuoco l’area ospite. Tante sono le occasioni sciupate per Toronto, ed a soli 10 minuti dalla fine della gara il risultato è ancora incredibilmente in parità. Proprio però quando la compagine di New York incomincia a credere nell’ impresa di uscire indenne dal BMO Stadium, arriva il meritatissimo vantaggio canadese; Giovinco tenta un tiro da posizione defilata che però si trasforma involontariamente in un assist per Osorio. Il centrocampista, a pochi metri da Johansen, smorza la palla e riesce in qualche modo, nonostante la doppia marcatura, a passare la sfera ad Altidore che di prepotenza gonfia la rete e fa letteralmente esplodere il pubblico di casa. NYCY  rimangono frastornati mentre i padroni di casa corrono sulle ali dell’entusiasmo. La formazione locale non sembra voler accontentarsi del risultato e nel primo minuto di recupero Ricketts, subentrato ad Osorio pochi minuti prima, segna in tap-in il gol del definitivo 2 a 0, mandando in paradiso tutto il pubblico amico.

Sempre in Canada, i cugini del Montreal Impact hanno affrontato i molto più temibili New York Red Bulls. Gli avversari, freschi vincitori di conference, si ripropongono con il consueto 4-2-3-1, mentre i padroni di casa con Drogba presente ma solo ad incitare i propri compagni dalla tribuna, si posizionano nella loro metà campo con il classico 4-1-2-3.

I newyorkesi impensieriscono il portiere Bush dopo soli 3 minuti. Wright Phillips brucia Cabrera su lancio in profondità di Kljestan, ma l’estremo difensore riesce a sventare il pericoloso pallonetto del centravanti inglese. La partita è molto equilibrata e priva di grosse emozioni, ma proprio sul finire del primo tempo Piatti vince un corpo a corpo sulla fascia sinistra, pennella un pallone perfetto sulla testa di Mancosu, che però finisce di poco a lato. Secondo tempo decisamente più vivace. Al 51′ minuto una punizione di Felipe si stampa sulla parte alta della traversa, con Bush comunque attento e sulla traiettoria della sfera. Il Montreal cerca di ragionare facendo suo il possesso palla, sbilanciandosi il meno possibile e fraseggiando con il pallone basso, cercando uno spiraglio nella difesa nemica fino a quel punto molto attenta e precisa. Al minuto 60′ Donadel alza la testa e vede partire Mancosu. Il centrocampista lancia l’attaccante ex Bologna, che si libera in velocità dal suo marcatore, e fulmina Robles con un tiro violento sotto la traversa.

Settimana magica per l’ex bomber bolognese, che aveva annotato altri due centri  nello spareggio infrasettimanale contro il DC United.I tori rossi di New York non si lasciano abbattere dal gol subito. Bush è costretto a compiere tre parate fenomenali (una praticamente a giochi quasi finiti) per permettere alla squadra di Biello di portare a casa una vittoria sofferta ma importantissima. 

Un turno di semifinale che di certo non si può ritenere concluso. Discorso inverso invece per Dallas, che viene incredibilmente stritolata dai Seattle Sounders.I vincitori della Supporters’ Shield non sembrano neppure vagamente la squadra che ha dominato tutto il torneo regolamentare. I padroni di casa controllano senza affanno tutto il primo tempo, e se fosse per un paio di salvataggi sulla linea di porta e un grandissimo colpo di reni di Seitz, in questo momento starei parlando di una vera e propria goleada.

Sta di fatto che i texani riescono fortunatamente a terminare la prima frazione di gioco in parità, ma come si dice, la dea bendata aiuta gli audaci. Al 49′ minuto i Sounders passano in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Valdez, che approfitta di una maldestra uscita alta di Seitz.

Dallas accusa pesantemente il colpo, ed in poco meno di 10 minuti si fa trafiggere altre due volte da Lodeiro. Prima al 55′ minuto, Morris recupera palla a centrocampo e si invola nell’area ospite, servendo un pallone facile al centrocampista uruguaiano che deve solo appoggiare in rete. Il terzo ed ultimo gol mostra come i texani non siano mai stati in partita neppure a livello di concentrazione. Frei rimette in gioco con le mani un pallone a Jones, il quale non viene pressato e decide quindi di verticalizzate per Lodeiro, che con un rapido scatto si lascia alle spalle tutta la difesa ospite e fredda a tu per tu l’estremo difensore dei Dallas. Seitz, grazie a due buone parate, riesce a mantenere il catastrofico risultato sul punteggio di 3 a 0 in favore dei padroni di casa. 

A meno di un vero e proprio suicidio calcistico da parte dei Seattle, questa serie sembra già praticamente chiusa.

Primo turno di semifinale amaro pure per i Colorado che devono arrendersi ai Los Angeles Galaxy per 1 a 0. I californiani dimostrano tutto il loro potenziale tecnico, e solo grazie ad un super Tim Howard, gli ospiti riescono a respingere le innumerevoli incursioni della squadra più famosa d’America. I Rapids, nonostante la continua pressione dei locali, terminano il primo tempo con la rete inviolata.

Seconda fase di gioco che riparte alla stessa identica maniera.

I Los Angeles creano e sprecano, ma riescono a trovare il meritato vantaggio nel modo più fortunoso possibile al minuto 54′. Van Damme, sugli sviluppi di un precedente calcio d’angolo, riesce a riconquistare la sfera e serve un pallone a mezza altezza per Dos Santos; la punta della nazionale messicana colpisce di testa senza troppa convinzione, ma Sjoberg evidentemente è ancor meno convito di lui, e devia il colpo di testa sotto l’ incrocio dei pali della propria porta. La reazione dei Colorado è imminente. Jones lascia partire un missile da fuori area, ma Rowe è attento e riesce con la mano di richiamo a deviare in calcio d’angolo.

I Galaxy continuano a spingere per cercare di arrotondare il proprio vantaggio, ma Howard dimostra di essere, nonostante l’età, ancora un signor portiere.

Per i Rapids ci vorrà tutt’altra prestazione per riuscire a conquistare la finale di conference. Il risultato comunque sia non li condanna ancora definitivamente.

Quali saranno le quattro squadre finaliste? 

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