Calcio
MONDAY NIGHT: Chan Yuen Ting VS Scolari: lo scontro generazionale fra Hong Kong e Cina
Nicholas Gineprini è l’autore del libro “Il sogno cinese” e di “Blog Calcio Cina“, ed è al momento una delle massime autorità nello studio e nella conoscenza del fenomeno cinese e di quanto questo stia impattando nel calcio. Stasera, abbandonati numeri e progetti di espansione, ci racconta un’interessantissima storia di pallone a quelle latitudini, che segnerà la storia del calcio comunque vada. Noi lo ringraziamo per l’intervento e vi invitiamo a visitare il suo blog e ad acquistare il suo interessante libro.
Nel settore calcistico, le attenzioni nell’estremo oriente sono rivolte interamente alla Cina. Ora che il dragone si è aperto a questo settore le opportunità di business sono incredibili, come testimonia la corrente sessione di calciomercato e le innumerevoli acquisizioni di club in giro per l’Europa. Eppure, come sottolineato mesi fa in un articolo del South China Morning Post, la Cina nel calcio è il fratello minore di Hong Kong.
I giocatori dell’ex colonia britannica negli anni ’20 e ’30 hanno rappresentato la Golden Generation cinese che dominava il calcio asiatico nella competizione nota come Far East Games. Hong Kong ha fatto parte dei membri fondatori dell’Asian Football Confederation e ha organizzato la prima coppa d’Asia, oltre ad aver istituito una lega semi professionistica negli anni ’70, con l’ingaggio dei primi giocatori europei.
La nazionale di Hong Kong non partecipa a competizioni ufficiali dal 1968, ma proprio l’anno scorso, ha dato prova di essere ancora anni luce avanti in certi aspetti calcistici, dato che la HK Premier League 2015/16 se la è aggiudicata l’Eastern, guidata da Chan Yuen Ting, ovvero una ragazza di 27 anni. È il segno di una netta contrapposizione fra le due realtà, da una parte una Cina pallonara ancora invischiata in lotte burocratiche e politiche dalle quale non riesce a evolvere (come testimonia l’ultima sessione di mercato), dall’altra un Hong Kong progressista che cerca di affermare la propria identità.
Il confronto di Champions
Alla prima giornata di Afc Champions League, l’Eastern varcherà i confini per la vicina Guangzhou, dove affronterà l’Evergrande. Una partita quasi a senso unico, ma comunque suggestiva, in quanto si tratta di un confronto generazionale Hong Kong con Chan Yuen Ting e Felipe Scolari. Il brasiliano non ha bisogno di presentazioni: ha vinto il mondiale con il Brasile nel 2002, mentre con il Guangzhou Evergrande ha conquistato due Chinese Super League, una FA Cup, una Super Cup e l’Afc Champions League del 2015. Un palmares di primaria importanza per un allenatore che ha impresso un gioco spettacolare alle tigri del Canton e che vuole tornare al più presto ai vertici del calcio asiatico.
Chi è invece Chan Yuen Ting? Lo scorso aprile, nella penultima giornata della Premier League di Hong Kong, l’Eastern batte in trasferta lo storico club del South China per 1-2, grazie alla doppietta dell’ex, il brasiliano Giovane Alves da Silva, che permette all’Eastern di vincere il titolo che mancava dal 1996 e a Chan Yuen Ting di diventare la prima allenatrice donna a vincere il titolo con una squadra maschile.
“Molti reporter mi hanno contattata dopo aver conseguito il titolo – racconta Chan in un’intervista rilasciata al sito dell’AFC –Sono rimasta molto sorpresa di queste attenzioni. Quando sono diventata l’allenatrice dell’Eastern non pensavo assolutamente di poter diventare un pioniere, un modello per il calcio femminile, o addirittura di vincere il titolo. Volevo solo fare bene il mio lavoro.” “Ho amato il calcio sin da piccola, volevo giocare ma i miei genitori non me lo permettevano, perché andava contro le regole della buona società. Secondo loro le ragazze dovevano fare danza o altri sport prettamente femminili. L’occasione giusta arrivò a 15 anni, quando lessi di un camp estivo e mi iscrissi falsificando la firma di mia madre”.
Sono seguiti gli studi all’Università di Hong Kong, il conseguimento per le licenza da allenatrice grazie al Project Future Coaches e infine il primo ingaggio. Chan diviene match Analyst per il club TSW Pegasus FC per poi passare al ruolo di allenatrice in seconda. Esperienze che la formano prima del grande salto verso l’Eastern, la vittoria in Premier League, e l’ovvio riconoscimento agli AFC Awards come miglior allenatrice dell’anno.
A proposito di Confucio
Le società cinesi e di Hong Kong sono profondamente gerarchiche. La fitta suddivisione in classi sociali è data dai principi morali dettati dal confucianesimo, una dottrina che presuppone il massimo rispetto per l’autorità superiore, sia in ambito lavorativo, che in quello familiare. E’ un mezzo di controllo sociale estremamente potente e raffinato che è tornato estremamente in voga nella Repubblica Popolare.
Questa gerarchia a volte però può convergere in un contesto statico e poco produttivo. Secondo i dettami di Confucio, nel mondo lavorativo, al vertice delle società cinesi vi saranno sempre persone di una certa età, considerate più sagge, e questa concezione in fin dei conti conta più dell’effettiva conoscenza del business.
Hong Kong invece è una realtà molto più dinamica e in evoluzione. Le elezioni democratiche del 2016 infatti si sono concluse con risultati storici. Al Legco, l’organo consultivo dell’ex colonia britannica, sono saliti Nathan Law, che a 23 anni è il più giovane ad aver mai ottenuto un seggio, a capo del partito DemoSisto, che si traduce come “Sto con il popolo”, nonché uno dei leader della Rivoluzione degli ombrelli che aveva bloccato Hong Kong due anni prima.
Altro partito anticinese ad essere entrato al Legco è il Youngspiration, che ha lo scopo di trasformare Hong Kong in una città stato simile a Singapore. Anche questi è capeggiato da due giovanissimi, Sixtus Leung, 30 anni e Wai Ching, appena 25. Meno estremista, ma sempre con l’obiettivo di proteggere gli interessi particolari dell’ex colonia britannica rispetto allo strapotere della Cina continentale, vi è Civic Passion che ha portato in parlamento il ricercatore 33enne Cheng Chung-tai.
Le elezioni di Hong Kong non solo hanno portato l’ex colonia britannica a voler fronteggiare la Repubblica Popolare, ma anche un nuovo sistema culturale e gerarchico data la giovanissima età della nuova classe politica salita al potere.
Ancora Cina VS Hong Kong
Da una parte 1.3 miliardi di persone, dall’altra 6 milioni. Confronto calcistico impari? La storia a volte ci dice di no. Hong Kong è stato a lungo l’incubo cinese del calcio, e oltre al doppio pareggio a reti bianche nel 2015, nelle partite di qualificazione mondiale russo, il risultato storico per l’ex colonia britannica è quello del 19 maggio del 1985.
Al primo turno per le qualificazioni a Messico 1986, la Cina ospita Hong Kong all’ultima partita del girone, consapevole del fatto che basta un pareggio per accedere alla fase finale della qualificazione. Allo Stadio dei Lavoratori però si consuma un dramma calcistico che porta vari nomi: il “519”, oppure “L’incidente del 19 maggio”. La Cina uscì sconfitta per 2-1 contro i rivali di Hong Kong… e quando queste due realtà calcistiche si fronteggiano, la storia, per la ciclicità del tempo, tende a ripetersi per i cinesi in un incubo senza fine.
FOTO: (1) theworldgame.sbs.com.au, (2) (3) www.scmp.com
AUTORE: Nicholas Gineprini
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