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Calcio

Monday Night – Una chiacchierata sull’Everton – 10 Ott

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L’Everton Football Club è notoriamente uno dei club più antichi e prestigiosi dell’intero panorama calcistico britannico.

Nato nel 1878 -ben 14 anni prima dei più noti cugini del Liverpool- è stato un membro fondatore sia della vecchia Football League (nel lontano 1888), che dell’attuale Premier League. Vanta 9 scudetti nazionali, 5 F.A. Cup, 5 Charity Shield e persino una Coppa delle Coppe. Inoltre, detiene il record di campionati disputati in massima serie da quando esistono le leghe professionistiche inglesi (113 su 117).

Conosciuti al grande pubblico anche con il nickname di “Toffees” (o Toffeman),  giocano le proprie partite casalinghe nell’affascinante Goodison Park. L’origine del soprannome pare perdersi nei meandri della storia, anche se l’ipotesi più accreditata resta la vicinanza dello stadio al vecchio negozio di dolciumi “Mother Noblett’s ToffeShop”, puntualmente aperto anche nei giorni della partita.

Sulla squadra ci sarebbero da raccontare un sacco di aneddoti e di avventure, ma stasera il mio Monday Night sarà leggermente diverso. Stasera lascerò che a raccotarvi la parte blu di Liverpool sia uno che la conosce molto bene.

Sono contento di potervi riportare la mia chiacchierata con Mauro Pacchioni, membro del gruppo Everton Italia.

Ciao Mauro, “appena” tornato da Liverpool dove hai assistito ad Everton – Crystal Palace, giusto?

“Si, siamo stati su per assistere al match tra Toffees ed Eagles. Partita difficile contro una squadra molto solida in difesa. Dopo il vantaggio iniziale siglato da Lukaku su punizione, abbiamo sofferto la loro voglia di rimonta, che si è poi concretizzata al 50’ con la rete di Benteke. Peccato che a dare il via all’azione del pareggio londinese sia stata l’amnesia di Ross Barkley, un giocatore talentuosissimo ma con ancora poca personalità. Tutto sommato un buon punto che ci permette di salire a quota 14.”

Mi hai detto che nel post partita è successo un aneddoto particolare …

“Già, a fine gara abbiamo avuto il privilegio d’incontrare Spedoo Mick, goliardico tifoso Toffees che grazie ai suoi strambi travestimenti (spesso si  aggira solo con cuffia e mutande) raccoglie fondi da destinare ai bambini più bisognosi.”

Raccontaci un po’ come è nata la tua passione per l’Everton

“È iniziata attorno agli anni ’90, quando dall’Inghilterra cominciavano a filtrare in Italia le prime notizie sul calcio d’Oltremanica. Lessi di un centravanti scozzese di nome Duncan Ferguson che militava nell’Everton; giocatore d’altri tempi. Ruvido.Tenace. Uno di quelli che combattono su ogni pallone sino alla fine della partita. Fu lui ad avvicinarmi al club”

E nella famiglia di “Everton Italia” come ci sei entrato?

“Cercando in internet ho scoperto altri ragazzi con la mia stessa fede calcistica. Inoltre, 3 anni fa, sono venuto a conoscenza dell’annuale torneo di calcetto dedicato ai fans club italiani di squadre inglesi. Ovviamente abbiamo partecipato e lì ho conosciuto altre persone che amano la parte Blu di Liverpool. Al momento siamo circa 800, sparpagliati in tutta la penisola. Il presidente è Davide Ghilardi, ma vorrei ricordare anche Michele, Nicola e Salvatore oltre a tanti altri che non avrei il tempo di citare.

Qual è stata la tua prima partita al Goodison Park?

“L’anno scorso contro il Sunderland. È stato bellissimo ed emozionatissimo. Un po’ come quando da bambino mio padre mi portò a San Siro a vedere il Milan per la prima volta.

Ovviamente consiglio a tutti di provare un’esperienza del genere. Dopo,  vorrete tornarci tutti i weekend!”

Conosco molto bene Londra ma non sono mai stato a Liverpool: com’è la città?

“Molto giovanile. Oltre ad esser famosa per le due squadre di calcio, lo è per la musica ed ovviamente per i Beatles. Ti dirò di più, la zona del porto è stata riqualifica e adesso pullula di musei, ristoranti e locali notturni.”

Capitolo biglietti: esiste un canale preferenziale per acquistare i tickets?

“Si, abbiamo una members card che ci permette di accedere alla vendita dei biglietti, poiché al Goodison Park sono quasi tutti posti riservati agli abbonamenti.

Adesso siamo stati anche ufficialmente riconosciuti dal club.”

Avete un pub di riferimento in quel di Liverpool?”

“Come ben sai, in Inghilterra i pub abbondano. I più rappresentativi sono attorno allo stadio, ma uno davvero caratteristico è il Crown Hotel vicino alla stazione ferroviaria.”

Ricordo più bello?

“La prima trasferta in terra d’Albione. L’incontro con gli amici inglesi fuori dal Goodison Park e lo stupore nei loro occhi nel vedere tifosi italiani che sostengono l’Everton”.

Il giocatore a cui sei emotivamente più legato?

“Sicuramente il giocatore che più mi piace e più mi rappresenta è Phil Jagielka”. (All’Everton dal 2007, dove finora ha collezionato 207 presenze realizzando anche 10 reti).

So che vuoi dire una cosa…

“Si, il 17 Dicembre saremo a Bologna (manco l’avessimo fatto apposta!), per seguire il Derby contro il Liverpool in un pub del centro. Chiunque voglia venire a conoscerci è benvenuto”.

Il nome del locale?        

“Ancora non lo so. Appena riceverò la conferma te lo farò sapere.”

Chiudi con un pronostico: dove prevedi che possa arrivare l’Everton in questa stagione?

Gli acquisti estivi sono di buon livello e con gli schemi di Koeman la squadra sembra aver trovato una discreta fisionomia. Potrebbe puntare all’Europa. Diciamo che il match all’Etiahd contro il City di Guardiola dovrebbe già rivelarci i primi indizi, anche se il campionato è ancora lunghissimo.

Va bene Mauro, io ti ringrazio per la chiacchierata e spero di riabbracciarti il 17 Dicembre nella mia città

“Ci conto. Un saluto a tutti e sempre forza Toffees!”

Naturalmente -vista le mie fede calcistica- so cosa significa tifare per una squadra che ti regala più dolori che gioie, ma so anche cosa significa esser travolti dalla passione incondizionata per una maglia che ritieni una seconda pelle. Un sentimento tanto profondo quanto irrazionale. L’unico valore che tiene saldo il matrimonio con uno sport ormai sempre più inquinato.

 

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