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Calcio

Panchine “bollenti” – 21 Apr

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Il campionato di Serie A 2013/2014 ha buone possibilità di rimanere negli annali come uno dei peggiori campionati della storia. Al netto del grande campionato fatto da squadre come Juventus, Roma, Fiorentina e Napoli, il tasso tecnico visto in questa stagione in molte partite è stato davvero sconcertante, con le ultime della classe in costante lotta per fare “peggio” delle altre invece che meglio e con alcuni “top team” non certo sempre all’altezza delle aspettative.

E che i risultati di questa stagione siano quasi drammatici per molte squadre, lo si può leggere anche nel numero degli allenatori esonerati: ben 15.

 

1) LIVERANI: arrivato in estate a Genova, sponda Genoa, l’ex centrocampista ha dovuto fare le valige in tempi brevi, abbandonando la panchina rossoblu in favore di Gasperini. Con Gasperini, il Genoa ha ripreso un campionato più regolare, nonostante alcuni alti e bassi.

2) MARAN: il Catania quest’anno sta vivendo un’incubo. Non è certamente la formazione più scarsa della Serie A, eppure è là in fondo, sola. E Maran è stato il secondo a perdere il suo posto, a favore di De Canio, nel mese di Ottobre. Ma il Catania è rimasto dov’era.

3) ROSSI: a Novembre “cade” la terza testa, quella di Delio Rossi, sostituito alla guida della Samp da Sinisa Mihajlovic, che ha dato la svolta al campionato blucerchiato, facendo allontanare la formazione genovese dalla zona retrocessione.

4) SANNINO: il mister del Chievo paga anche lui la difficile annata dei clivensi, che sono tutt’oggi a rischio retrocessione. Corini infatti ha peso il suo posto, senza però riscure a far fare al Chievo il salto di qualità.

5) PETKOVIC: poco prima della pausa invernale è l’allenatore laziale (per altro una delle belle sorprese dello scorso campionato) a lasciare la panchina. I risultati non vengono, ma paga soprattutto la firma del contratto con la nazionale della Svizzera. Al suo posto Reya, che comunque non riesce a far decollare la Lazio, che continua con alti e bassi il proprio campionato.

6) PIOLI: sesto esonero stagionale e primo del 2014, a salutare la panchina in Serie A è il nostro mister Stefano Pioli, il cui subentrante Ballardini, non riesce a risollevare un Bologna obiettivamente non competitivo per la Serie A.

7) NICOLA: anche il Livorno cambia, e licenzia Nicola per sostituirlo con Attilio Perotti. La scelta appare particolare, ed infatti Perotti non dura molto.

8) PEROTTI: Perotti viene licenziato poche settimane dopo, ed al suo posto ecco Di Carlo, ma il Livorno, continua ad essere costantemente in zona retrocessione.

9) DE CANIO: il Catania cambia ancora, anche se lo fa per non cambiare, in realtà. Infatti via De Canio e dentro nuovamente Maran, esonerato pochi mesi prima. Ma il Catania, non sembra riprendersi.

10) ALLEGRI: da tempo nell’aria, ecco l’esonerno più illustre della stagione. Seedorf si sostituisce ad Allegri, ma la stagione del Milan non decolla ed ormai i rossoneri possono solo sperare nell’Europa League.

11) DI FRANCESCO: chi mancava tra le ultime in classifica? Il Sassuolo. Ed ecco che a fine Gennaio, dopo aver sostituito anche 12 giocatori della rosa, viene licenziato Di Francesco. Al suo posto viene assunto Malesani.

12) MALESANI: vista la sequenza di partite perse, ad inizio Marzo Malesani perde il posto (praticamente ha allenato solo nel mese di Febbraio) e ritorna in neroverde Di Francesco.

13) MARAN: passato Marzo, ad Aprile Maran viene nuovamente esonerato, ed al suo posto arriva Pellegrino, che però difficilmente riuscirà nel miracolo di salvare l’ormai compromessa classifica etnea.

14) LOPEZ: anche il Cagliari decide di entrare nel ballo degli esoneri, e ad Aprile Lopez lascia il posto al suo secondo, Ivo Pulga. La mossa pare portare bene, perchè gli isolani inanellano un paio di risultati che li portano fuori dalla zona calda.

15) DI CARLO: il Livorno vince quasi certamente la classifica degli esoneri, mandando via Di Carlo e riprendendo sulla propria panchina Davide Nicola,  e collezionando il 3° esonero stagionale.

 

Mancano ancora solo 4 partite alla fine della stagione, e chissà che le panchine di Serie A non riescano a regalarci ancora qualche sussulto!?

 

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