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Pop&Sport – Il Pisa e il suo scudetto rosso: la storia dietro la croce sul petto

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Non c’è che dire: il Pisa è la rivelazione della Serie B. La società toscana, quest’anno, vede toccare la vetta della classifica e comandarla anche a numero di partite vinte. Chi tende un occhio anche verso l’estetica del calcio, avrà notato, anche solo dalle foto del giovane e tanto parlato Lucca, che nella maglia del Pisa è presente uno stemma nel petto. Ebbene, contrariamente al caso analogo visto sulle maglie dello Spezia (che presenta lo scudetto di guerra), quello dei pisani ha un’origine storica ben lontana dal calcio. 

Rosso e con una croce bianca al centro, lo stemma che i toscani portano risale 1017 ed è la croce pisana, simbolo della città, secondo cui la leggenda narra che fu donata da Papa Benedetto VIII quando i pisani mossero verso la Sardegna per liberarla dai Saraceni. E’ un elemento che, nella maglia dei pisani, non era presente in tutti e tre i kit dal 2016/17 quando Kappa sponsorizzava il Pisa e, in un anno dove Adidas è tornata ad ispirarsi al passato, il brand tedesco e la società non potevano certo non riportare un altro rimando storico così importante per la città. Se poi dovesse tornare in Serie A, lo stemma, oltre alla maglia, potrebbe prendere anche un significato romantico, oltre che “politico”. Ebbene sì, come il Leone per Venezia, la croce pisana è il simbolo della gloriosa Repubblica marinara e per questo, nella stagione 2019/20, ai tifosi pisani fu vietato di esporre i vessilli allo stadio. Nulla riguarda, però, a simboli di disgregazione nazionale e infatti poco durò la questione, poiché di fatto l’esposizione non ha alcun significato politico. Al contrario, sottolinea il legame tra città e tifosi. 

 

Fonte: nssmag.com

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