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Pop&Sport – Il St. Gilloise e la favola della Pro League

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Nella Pro League, campionato di massima serie del calcio belga, sta succedendo una cosa da film. Avete mai visto “L’arte di vincere” con Brad Pitt? Il dirigente sportivo di una squadra dio baseball assume un’analista che, tramite un algoritmo strutturato da lui, seleziona i giocatori qualitativamente migliori per riuscire a vincere il campionato. Una cosa simile sta succedendo, appunto, anche in Belgio: la neopromossa Union St. Gilloise, squadra di Bruxelles, sta vincendo il campionato e questo grazie alla scelta dei giocatori tramite un database. 

Il suo presidente Tony Bloom, ex campione di poker, ha deciso nel 2018 di investire nel campionato belga, portando un particolare database che fornisce non solo le statistiche dei calciatori, ma anche le loro qualità extracampo. Così hanno investito su Deinz Undav, attaccante tedesco-turco che, secondo il magazine Süddeutsche Zeitung, in Germania nessuno voleva. Per il database di Bloom, l’attaccante tedesco è stato definito quello giusto per la squadra, poiché intelligente, tecnicamente abile e dotato di buon senso. Per questo, non si sono fatti scrupoli quando hanno bussato la porta del suo vecchio club in terza serie. Ora, nella Serie A belga, ha all’attivo18 gol, uno in più dello scorso anno, in Serie B. Per lui, grazie al database, si prospetta un futuro in Inghilterra, nell’altra squadra di Bloom: il Brighton.

Certo, mancano ancora sette giornate alla fine e in Belgio ci sono i playoff, a cui accedono solo le prime quattro. Attualmente, però, la vecchissima gloria del calcio belga è in testa e questo potrebbe essere la favola adatta per ridare credibilità alla Pro League, recentemente travolta da uno scandalo di partite truccate, corruzione e riciclaggio.

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