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Calcio

Pop&Sport – La classifica dei migliori kit 2021/22 per brand

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È agosto. Questo, per i campionati europei, sancisce l’inizio o quasi della nuova stagione 2021/22. Si sa, una delle cose più belle dei nuovi campionati, oltre alle rose modificate dagli innesti o dalle cessioni nel calciomercato, sono i nuovi kit delle squadre. Ecco la situazione per brand, in ordine di classifica secondo il team di 1000cuorirossoblu.it.

 

6 JOMA. Il brand spagnolo è sempre stato anonimo nei suoi kit: per esempio, belle le divise dell’Atalanta, anche se non spinge sull’originalità. Anzi, il brand ha puntato sul solito tasto della linea storica, mettendo sul kit away la Dea al posto del logo. Negativo, invece, il giudizio sulle divise del Toro: niente di originale e anche lì la solita linea storica che, sinceramente, ha un po’ annoiato. 

 

5 PUMA. Il brand tedesco ha sempre fatto così: un anno sforna delle maglie belle e l’anno dopo no. Dopo i kit meravigliosi di Milan, Manchester City e Marsille della scorsa stagione, nulla di eclatante è uscito da casa PUMAquest’anno: non sono riusciti a fare niente di particolare, per non dire niente di originale; inoltre, hanno eliminato dalle proprie maglie il girocollo che, in una come quella del kit away Milan, fa sembrare le divise delle canottiere. L’unica che si salva è la divisa del Sassuolo, che sembra totalmente distaccata dalla politica utilizzata per questa stagione da PUMA. Da loro ci si aspettava molto di più. 

 

4 MACRON. Anche il brand bolognese è sempre stato abbastanza anonimo, ma quest’anno è riuscito ad alzare l’asticella e alzare, di fatto, il livello qualitativo delle sue divise. Prendiamo, per esempio, la divisa del Bologna: come ha fatto PUMA lo scorso anno, Macron ha deciso di utilizzare la grafica embossata per portare sulle maglie dei richiami della città felsinea. Il girocollo grosso, che inizialmente può far storcere un po’ il naso, dà quel tocco di diversità dalle altre divise. Il brand bolognese, inoltre, ha puntato molto sulla tecnologia eco-sostenibile per la realizzazione delle sue divise. Molto bene, Macron!

 

3 ADIDAS. Le grafiche sulle magliette hanno ormai preso un posto importante nei kit delle squadre ed è quello che il brand cugino di PUMA ha sfruttato nella creazione dei suoi prodotti, soprattutto nei kit away. Nei kit home, invece, Adidas ha deciso di restare sul classico, come si può notare dai kit di Real Madrid, Manchester United, Arsenal e Juventus. 

 

2 NIKE. Torna in auge il bran americano, messo in ombra dalle divise della PUMA lo scorso anno. Nike ha voluto dividere in due modi i kit, facendo le home in chiave moderna e le away legate alla storia, ma sempre restando originali: prendendo per esempio i kit dell’Inter, la home riporta la grafica a pelle di serpente con non delle strisce nette, ma sfumature più scure che però le ricordano. Le away, invece, riporta alla memoria la maglia del 2011, dopo il triplette, modernizzandola col disegno del bisiscione più realistico. Stessa tecnica per il PSG: la home completamente stravolta, facendo scomparire le strisce Hecther tanto amate dai tifosi, e omaggiando la divisa con i tratti caratteristici del brand Jordan. Nella away, invece, tornano le strisce Hechter, sempre utilizzate nella home, in rosa e nero, colori che seguono la moda, invece che bianche e rosse.

 

1 KAPPA. Chi ha vinto su tutti, però, è Kappa. I kit di quest’anno sono riusciti a prendere tutte le categorie: dalla storia, come i kit della Fiorentina, alla modernità, come la maglia stupenda del Venezia. Voto 10!

 

Una menzione speciale va anche a Erreà, che da sempre è riuscita a creare kit molto belli. Ultimo tra questi la terza maglia del Parma: Erreà ha utilizzato lo stile blackout come modo di combattere la discriminazione razziale, con la scritta dorata dietro: “Against All Discrimination”.

 

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