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Pop&Sport – Sempre più Federazioni “divorziano” dalle proprie nazionali, ma questo non è un male

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Come già ribadito in passato, i loghi fanno parte della nostra cultura nella quale ci identifichiamo e la cultura, si sa, è sempre in evoluzione. L’estetica cambia e molte aziende spendono milioni per adattarsi ai tempi. Questo vale anche per le squadre e le nazionali di calcio, dove l’amore e la passione dei tifosi sono cresciuti in maniera esponenziale, dando ancora più valore al logo. Per dare maggiore rilevanza e identità alle Nazionali, cavalcando l’onda degli ultimi europei, diverse Federazioni calcistiche hanno deciso di differenziare il loro logo.

Un esempio simbolico è appunto l’Italia che, nonostante il rischio di saltare anche questo mondiale, si trova tutt’ora sul tetto d’Europa. Nell’ottobre 2021, la FIGC ha deciso di rinnovare e di differenziare lo stemma istituzionale da quello della Nazionale, dando il compito ad Italia Independent, l’agenzia creativa di Lapo Elkann, di disegnare un logo moderno per la federazione. Il logo rappresenta il tricolore italiano, con al centro la sigla FIGC e dentro ad un cerchio che richiama il pallone. Immancabili, poi, le quattro stelle che simboleggiano i quattro Mondiali vinti.

Il logo della Federazione italiana si semplifica ai massimi livelli, come l’estetica di questi anni richiede. Chi segue la moda è la Spagna: il logo della Federazione, infatti, è stato modificato sensibilmente puntando tutto sulla semplicità, con una forma circolare, a simboleggiare il cerchio di centrocampo, con all’interno le lettere RFEF: le iniziali di Real Federación Española de Fútbol. In questo caso, però, lo stemma della della Seleccion è sempre stata diversa da quella Federazione, in modo che la squadra stessa rappresentasse l’intera nazione a tutti gli effetti. 

Insieme alla Spagna, sia la Francia che la Germania hanno sempre avuto loghi differenti tra Nazionale e Federazione. I campioni del Mondo in carica presentano sulle divise un semplice gallo stilizzato, insieme alle due stelle sopra e le tre F in basso. Lo stemma dell’organo istituzionale, invece, presenta le stesse immagini ma racchiuse in uno scudetto con la forma esagonale a sfondo blu. Lo sfondo, inoltre, richiama un altro must dei loghi moderni: la sfumatura.

Invece, la Germania mostra sulla maglia un logo di forma rotonda con al centro l’aquila nera stilizzata. Il simbolo richiama lo stemma nazionale e risale, secondo NSS Sports, a quando le tribù germaniche identificavano nell’animale la rappresentazione di Odino. Lo stemma della Federazione ha in comune lo stesso contorno della circonferenza, grigio con in basso i colori della bandiera tedesca, ma al suo interno uno sfondo verde con le le lettere DFB che si incrociano, iniziali di Deutscher Fußball-Bund.

Infine, ultima in ordine cronologico, è la Serbia, che lo scorso novembre ha strappato al Portogallo il pass per il prossimo Mondiale. Sulle nuove divise disegnate da Puma ci sarà, infatti, per la prima volta un logo differente rispetto a quello della Federazione. Sulle maglie di Vlahovic, dei fratelli Milinkovic-Savic e dei loro compagni sarà presente, quindi, un logo nuovo con sopra disegnata l’aquila a due teste, simbolo della dinastia Nemanjic, considerata la fondatrice della nazione. 

 

Fonte: nssmag.com

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