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Calcio

Pop&Sport – Udinese, un club da metà classifica prima nella lotta per l’ambiente

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Udinese. Pensando alla squadra friulana, oltre alla partita di domenica (Udinese-Bologna, ore 15:00), sono molte le cose che possono venire in mente: Di Natale, Guidolin e il prosciutto San Daniele. La voce che però si associa meglio al club bianconero è quella di “sostenibilità”.

Era il 2016 quando l’Udinese presentò ufficialmente il nuovo Stadio Friuli, sponsorizzato dalla Dacia, una struttura moderna e polifunzionale pensata per chiunque e non solo per i tifosi. Il restyling dello stadio ha portato l’autosufficienza della struttura e dell’area circostante, attraverso tecnologie innovative, oltre al positivo impatto sociale ed economico, nel totale rispetto dell’ambiente. 

La squadra di Udine è riuscita quindi ad essere, con l’attenzione nell’efficientamento energetico per la Dacia Arena e perseguendo un progetto di stadio Co2 free, il primo tra i club più attenti in Italia ai temi della sostenibilità ambientale. Se lo è, però, non è solo per lo stadio, ma per tutte le scelte fatte, anche quelle estetiche. A testimoniarlo, infatti, sono le partnership dei friulani, partendo da Macron e la sua nuova maglia, con tecnologia Eco-Softlock (proveniente da plastica riciclata, dove per ogni maglia prodotta vengono ricilate 13 bottiglie di plastica da 0,5 litri), al brand italiano Yatay, azienda produttrice di luxury bio-sneakers 100% sostenibili. 

L’udinese dimostra che innovazione e sostenibilità non guardano la classifica e che anche una squadra provinciale può permettersi di pensare in grande, fino ad arrivare, magari un giorno non tanto lontano, a raggiungere i livelli degli stadi di Premier League. 

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