Calcio
Premier League: il punto dopo la nona giornata
Al piccolo trotto. La Premier League, così come tutti gli altri quattro maggiori campionati europei, procede a rilento: 21 punti a testa per Tottenham e Liverpool che pareggiano entrambe. I reds, falcidiati dalle assenze, perdono anche il jolly Milner nella sfida al Brighton, profondo sud inglese. Finisce 1-1, con i padroni di casa che graziano i campioni d’Inghilterra sbagliando un rigore: Maupay, autore dell’errore, dopo aver calciato fuori viene sostituito. La squadra di Klopp nel primo tempo rischia grosso sulle imbucate da dietro del Brighton, con il giovane Williams che causa il fallo da rigore e sbanda in altre occasioni. Chi mette a posto le cose nella ripresa è il capitano Henderson: al rientro da un infortunio, tanto per cambiare, mette ordine nella ripresa e il Liverpool cambia passo. I reds sono ancora una volta vittime del var: il gol di Salah viene annullato per un alluce in fuorigioco, nella ripresa Mané infila di testa il 2-0 ma è oltre ai difensori in modo più netto. Il gol buono è quello di Diogo Jota: nono centro stagionale per la rivelazione acquistata dal Wolverhampton, ma un fallo di Robertson che calcia l’aria e la suola di un avversario, danno al Brighton un altro rigore che sancisce il pareggio a novantesimo scaduto.
Il Tottenham di Mourinho, seppur in una partita dalle tante occasioni, esce a reti inviolate da Stamford Bridge contro il frizzante Chelsea di Lampard. Per gli Spurs, quarto cleen sheet consecutivo: da quando ha smesso di prendere gol conformandosi alla filosofia del portoghese “primo non prenderle”, i londinesi del nord hanno accelerato il passo. Il titolo a White Hart Lane manca dal 1961…
E a Manchester che si dice? Lo United, sotto 2-0 a Southampton, ribalta tutto con un super Cavani: l’uruguagio segna due gol e da un assist a Bruno Fernandes per l’1-2 che dà il via alla rimonta. Lasciata Parigi, il bomber ex Napoli non ha perso il feeling con la rete e viene da pensare che ne segnerà ancora molti nelle partite a venire. Il Manchester City aveva bisogno della aspirina Burnley, travolto con cinque reti con un solo protagonista, Rhiad Mahrez, autore di una tripletta, dopo il capitombolo contro il Tottenham. Messa in ghiaccio la qualificazione agli ottavi di Champions League, per Guardiola la ripartenza può essere arrivata. E dopo la sfida al Fulham sabato prossimo, sarà derby a Old Trafford.
Le altre: il Fulham fa il colpo grosso a Leicester, passando per 2-1 e cogliendo la seconda vittoria in un inizio di stagione tormentato. Sono Lookman e Cavaleiro a firmare l’impresa, piegando la squadra di Rodgers che infila la terza partita di fila senza successo. Colpo anche del Leeds che passa a Goodison Park (ma dov’è finito l’ammirato Everton delle prime partite?). il West Bromwich piega lo Sheffield, mentre all’Emirates va in scena lo spavento: Raul Jimenez, attaccante del Wolverhampton, cade a terra dopo uno scontro con David Luiz. Testata infame, frattura del cranio, e trasporto in ospedale. Nel frattempo i suoi vincono 2-1, grazie alle reti di Neto e Podence. Inutile, nel mezzo, il pareggio di Gabriel per i Gunners. Ma la cosa più importante è che il 29enne messicano dei Wolves l’abbia scampata. Il West Ham, infine, piega 2-1 l’Aston Villa: reti di Ogbonna e Bowen, con il solito Grealish che aveva firmato il pareggio per gli ospiti.
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