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Calcio

Premier League: il punto sulla 26° giornata – 16 feb

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La ventiseiesima giornata della massima serie inglese regala spettacolo e diverse interessanti sorprese in tutte le zone più calde della classifica.

Il Manchester United, battuto 2-1 dal Sunderland, perde una partita fondamentale in chiave Champions League e resta pertanto bloccato al quinto posto. Segna la prima rete Khazri dopo dieci minuti di gioco: la traiettoria non viene deviata da nessuno e beffa De Gea, che non riesce a raggiungere il pallone. Al 39′, Mannone respinge una conclusione angolata e potente di Mata con un grande intervento, ma nulla può sul pallonetto di Martial che arriva in corsa a correggere in rete. Nel secondo tempo, il Sunderland cresce ed inizia a crederci, fino all’89’: da calcio d’angolo Khazri serve un pallone perfetto per Koné, lasciato totalmente libero di saltare dalla difesa dei Red Devils; la sua incornata viene sporcata da De Gea, ma non abbastanza per salvare lo United da un KO davvero pesante.

Torna alla vittoria il West Bromwich Albion, in trasferta contro l’Everton; il WBA si allontana dalla zona retrocessione, mentre la squadra di Liverpool sponda blu scivola nella metà destra della classifica. È una vittoria di carattere, quella degli uomini di Pulis, che passano in vantaggio al 14′ su azione da calcio d’angolo: Olsson anticipa il suo marcatore e alza la traiettoria del cross, che Rondon appoggia in gol di petto. Il West Bromwich incassa bene le risposte dei Toffees e crea anche diverse occasioni per il raddoppio nella ripresa, ma alla fine è la prima rete a rivelarsi anche quella decisiva.

Dopo una pessima serie di risultati, lo Stoke City sfrutta il passo falso dell’Everton e ritrova vittoria e decimo posto in casa del Bournemouth. Al 9′ minuto, Imbula calcia al volo un pallone respinto dalla difesa e trova l’angolino destro, portando i Potters in vantaggio col suo primo gol con la nuova maglia. Al 52′, su contropiede, è Afellay a raddoppiare il vantaggio degli ospiti con un bel destro da fuori area. Appena due minuti dopo, è Joselu a mettere il risultato sotto ghiaccio: su cross di Shaqiri, stacca più in alto del suo marcatore e gira in rete il pallone dello 0-3. A nulla vale il gol della bandiera di Ritchie, seppur di pregevole fattura.

Reduci dal rocambolesco passaggio di turno in FA Cup, il West Ham United si complica la vita contro il quartultimo Norwich, andando sotto di due reti al 54′ (con un missile sotto la traversa firmato Brady) e al 64′ (Hoolahan corregge in rete il tiro deviato di Naismith). Ma sono gli uomini più importanti degli Hammers ad emergere nel momento di crisi. Al 74′, una bella galoppata di Moses si conclude con un tiro debole, ma angolato abbastanza da costringere il portiere a una respinta che finisce proprio sui piedi di Payet, che porta il punteggio sul 2-1. Conclude la rimonta Noble con un bell’esterno destro all’incrocio dei pali.

Arriva la prima sconfitta per lo Swansea di Guidolin, che non riesce a rimontare lo svantaggio inflittogli dal Southampton con Long al 69′. Sogno europeo molto vivo per i Saints, imbattuti da circa undici ore, e che ora distano solo un punto dal Manchester United.

Prosegue il periodo nero del Crystal Palace, battuto da un Watford altalenante ma sempre molto ostico per gli avversari. Doppietta di Deeney, al 15′ su rigore e all’82’, che rende vano il momentaneo pareggio di Adebayor al 45′.

Vittoria con goleada del Chelsea a costringere il Newcastle al terzultimo posto. Un bel passaggio filtrante di Willian al 5′ minuto di gioco lancia Costa verso la rete: pur marcato stretto e scivolando, lo spagnolo riesce a segnare il primo gol della gara. Passano appena 190 secondi e Pedro, favorito da una svista difensiva, segna il raddoppio con un mancino da fuori area. Al 16′, Costa restituisce il favore a Willian, servendogli un assist comodo comodo per il 3-0. 13 minuti dopo la ripresa, un lancio lungo della retroguardia, complice l’ennesima incomprensione tra i difensori del Newcastle, trova Pedro, che, solo in area di rigore, firma la doppietta personale. C’è tempo anche per la prima rete in Premier League di Traore: il ragazzino, servito da Azpilicueta, resta cinico sotto porta e segna il 5-0. Al 90′, arriva un altro “primo” gol, quello di Townsend con la maglia dei Magpies, a rendere un po’ meno cupo questo match per il Newcastle.

Big match al vertice all’Emirates: l’Arsenal ospita il Leicester in una partita che può dire molto sulle sorti del campionato. Partono bene gli uomini di Ranieri, con il solito Vardy che al 43′ trasforma un rigore (generoso) spiazzando Cech con l’esterno destro. Al 53′ arriva l’episodio che inesorabilmente cambierà l’esito dell’incontro: per una trattenuta piuttosto inutile, Simpson si fa mostrare il giallo e, già ammonito, lascia il Leicester in inferiorità numerica. I Gunners ringraziano e sfruttano l’occasione: al 70′, Giroud viene trovato un cross nel cuore dell’area di rigore, ma non si fa ingolosire e sceglie di servire Walcott, che da due passi dalla porta non sbaglia e fa 1-1. Gli uomini di Wenger però ora vogliono il bottino pieno e sono decisi a conquistarlo. Al quarto minuto di recupero, su azione da palla inattiva, Welbeck scrive la propria favola: al rientro da un lunghissimo infortunio e digiuno di gol dal 2014, stacca più in alto di tutti ed insacca il gol del 2-1.

Non solo Arsenal: anche il Tottenham è sulle tracce del Leicester. Ospiti in casa del Manchester City, gli Spurs vincono per 1-2. Dopo un primo tempo a reti inviolate, al 52′ Sterling salta a braccio largo e devia un cross di Rose: il calcio di rigore viene trasformato da Kane. Riequilibra l’incontro Iheanacho al 74′ con una bomba sotto la traversa, ma invano. 9 minuti più tardi, Lamela trova un passaggio geniale a isolare Eriksen davanti a Hart, che nulla può sul tiro angolatissimo del danese.

Chiude la giornata un’altra bellissima goleada: dopo l’amara eliminazione dalla FA Cup per mano del West Ham, il Liverpool si consola segnando sei gol in casa dell’Aston Villa. Ritrovate le proprie pedine migliori, i Reds di Klopp passano in vantaggio al 15′ con un colpo di testa di Sturridge. Si rientra negli spogliatoi sullo 0-2, grazie alla rete su punizione di Milner al 24′. 12 minuti dopo l’intervallo, Firmino trova Can solo appena fuori dall’area di rigore: il tedesco lascia partire un tiro potente ed angolato, semplicemente imprendibile, 0-3. Al 61′, Coutinho si inventa un passaggio col contagiri per Origi, il quale porta palla indisturbato per qualche metro e tira appena prima di entrare in area: il portiere sfiora, ma non abbastanza da impedire il quarto gol degli ospiti. Poco dopo diventano tre le reti concesse dall’Aston Villa nel giro di tre minuti e mezzo, quando, da una mischia in area piccola, emerge Clyne che buca per l’ennesima volta la porta dei Villains. Chiude imprevedibilmente il tabellino dei marcatori Kolo Toure, lasciato talmente solo dalla difesa che non deve nemmeno saltare per ribadire in rete il cross da calcio d’angolo di Henderson.

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