Calcio
Premier League – Il punto sulla 32° giornata – 6 apr
Sei partite da giocare e sette punti sopra la seconda classificata: prosegue nella trentaduesima giornata l’incredibile cavalcata del Leicester City.
Con un ennesimo 1-0, le Foxes affondano il Southampton reduce dalla clamorosa rimonta sul Liverpool della settimana scorsa e conquistano tre punti di incredibile importanza. Il Southampton difende bene e sa rendersi pericoloso, ma ai ragazzi di Ranieri va davvero tutto per il verso giusto: a segnare è capitan Morgan, alla prima rete stagionale. La sciabolata di Fuchs cade dolce in mezzo all’area e il trentaduenne giamaicano la spinge di testa all’angolino destro, dove l’estremo difensore non può arrivare.
Ancora ben distante il Tottenham che, obbligato a vincere per accorciare sulla testa della classifica, non va oltre il pari contro il Liverpool ad Anfield. A segnare la prima rete dell’incontro è Coutinho al 51′: il magistrale triangolo con Sturridge lo porta solo davanti al portiere, la conclusione è un tiro angolatissimo, imparabile. Altrettanto gradevole la risposta del solito noto Kane al 63′: Eriksen tiene in campo un pallone apparentemente perso e serve il cannoniere Spurs, che riesce a girarsi nonostante la stretta marcatura e riporta in parità il punteggio con un bellissimo tiro a giro.
L’Arsenal dà spettacolo e rifila un sonoro 4-0 alla neopromossa del Watford. Dopo appena cinque minuti, Sanchez ribatte in rete una respinta imprecisa del portiere sul suo primo tiro e porta avanti i Gunners. Il secondo gol dell’Arsenal, al 38′, è anche il secondo gol in carriera del gioiellino Iwobi, che taglia benissimo l’area e insacca su cross basso di Sanchez. Alle sviste difensive del Watford si aggiunge anche la sfortuna quando al 48′ un tiro senza pretese di Bellerin viene deviato e termina inesorabilmente in rete. Al 90′ cala il poker Walcott, che appoggia in rete su assist di Campbell.
Poker anche del Manchester City in trasferta sul campo del Bournemouth, anche qui con le marcature che si aprono prestissimo. Al 7′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, una bellissima girata di Fernando all’altezza del dischetto porta avanti i Citizens. Quattro minuti dopo, la difesa del Bournemouth perde una palla velenosissima poco fuori dall’area di rigore e le stelle del City non perdonano: Aguero scodella dentro per Silva, Silva appoggia all’indietro per De Bruyne che, al ritorno dall’infortunio, segna lo 0-2. Già al 19′ la partita sembra chiusa, con Aguero che stacca più in alto di tutti e insacca di testa un cross preciso quanto difficile di Navas. Ma c’è tempo per la ciliegina sulla torta, la rete di potenza di Kolarov, che a testa bassa entra area e, da posizione molto decentrata, scaglia il pallone dietro il secondo palo.
Vince anche la sponda rossa di Manchester, con lo United che riceve l’Everton e conquista tre punti per restare vicini alla zona Champions. A segnare è, tanto per cambiare, l’incredibile Martial, l’enfant terrible dei Red Devils. Sotto gli occhi di Sir Bobby Charlton, il giovanissimo Fosu-Mensah mette un cross che taglia tutta l’area fino a incontrare il mancino di Martial, che deve solo appoggiare in rete.
Ad allontanarsi dalla lotta al quarto posto è invece il West Ham United, che non va oltre il pareggio con il Crystal Palace. Sono proprio le Eagles a portarsi avanti al 15′ con l’incornata da breve distanza di Delaney, ma appena tre minuti più tardi Lanzini risponde segnando praticamente un rigore in movimento. La vera perla, però, è la punizione favolosa di Payet al 41′: il pallone resta per lunghissimo tempo ben al di fuori dello specchio della porta, ma si abbassa giusto in tempo per finire all’incrocio dei pali, lasciando il portiere pressoché immobile. Al 75′, pasticcio difensivo su un cross di Souaré: la respinta di Ogbonna colpisce Reid e finisce sui piedi di Gayle che, a due passi dalla porta, non deve far altro che insaccare il 2-2.
Finisce 2-2 anche tra Stoke City e Swansea, con la bella rimonta Swans dal punteggio di 2-0. Passano al 13′ i padroni di casa: Arnautovic ipnotizza la difesa e pennella un cross perfetto sulla testa di Afellay, che appoggia comodamente in rete. Raddoppia Bojan al 53′ con un tiro all’angolino, non potente ma estremamente angolato, dal limite dell’area. Un quarto d’ora dopo, Sigurdsson suona la carica per gli ospiti mettendo in rete il 2-1, eludendo il proprio marcatore e lasciando partire un bel tiro dalla distanza. A dieci minuti dalla fine, è Paloschi, aiutato dalla deviazione di un difensore, a strappare per lo Swansea il punto che li porta a +10 sulla zona retrocessione.
Sempre più in basso l’Aston Villa, che di recente ha sborsato ben due milioni di sterline per rinnovare il proprio logo, umiliato anche dal Chelsea. Al 26′, Azpilicueta dalla fascia destra mette in mezzo un cross basso, su cui si avventa Loftus-Cheek: sulla deviazione di Lescott, il portiere non può nulla. Al primo minuto di recupero dei tre assegnati alla fine del primo tempo, Pato si procura e trasforma un rigore. Appena un minuto più tardi, il Chelsea passa sullo 0-3 con una bellissima azione: Oscar per Costa, Costa restituisce, Oscar dal fondo piazza un assist perfetto per Pedro, che deve solo toccare il pallone per segnare. Al 59′, doppietta personale di Pedro, che insegue ed insacca la respinta del portiere sul tiro di Pato, e 0-4 per il Chelsea.
Pareggio a reti bianche tra Sunderland e West Bromwich, con i Black Cats che perdono ulteriore terreno sul quartultimo posto, ora a quattro punti di distanza.
Quartultimo posto occupato dal Norwich City, che strappa tre punti fondamentali nello scontro diretto contro il Newcastle, penultimo a sei punti dalla salvezza. Passa il Norwich al 47′, con l’incornata di Klose sul cross perfetto da calcio di punizione di Brady. Con meno di venti minuti da giocare e una partita che sembra destinata a concludersi sull’1-0, Townsend si inventa un assist col contagiri, messo in rete da Mitrovic. Passano appena 120 secondi, Mbokani si accentra dalla fascia sinistra, entra in area e fionda il pallone sotto la traversa per riportare il Norwich in vantaggio. Ma la difesa dei Canaries traballa pericolosamente, fino a causare un rigore all’85’, trasformato da Mitrovic che firma la doppietta. Ma sarà una doppietta estremamente amara, perché all’inizio del terzo dei quattro minuti di recupero, Hoolahan, vicino alla porta ma marcato stretto, fa la scelta giusta ed appoggia per Olsson che, tutto solo, va di precisione e infila il 3-2, imparabile, dietro il palo lontano.
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