Calcio
Qatar 2022 – L’Argentina di Lionel Messi è Campione del Mondo
M come Mondiale, M come i protagonisti più attesi, i due dieci più famosi, come Lionel Messi e Kylian Mbappè, M come l’arbitro che dirige questa finale, Szymon Marciniak, M come mancanza dell’Italia (che però è presente in campo/panchina con almeno 6 giocatori, dai nomi del calibro di Angel Di Maria (Juve), Olivier Giroud (Milan), Teo Hernandez (Milan), Lautaro Martinez (Inter), Adrien Rabiot (Juve) e Pauolo Dybala (Roma), con un mucchio di “ex” come il Papu Gomez, Molina e Romero.
La narrazione della finale, dopo un primo momento di studio, cambia giusto al 21esimo del primo tempo: Di Maria sbeffeggia con un dribbling Dembelè, sull’out di sinistra per chi attacca, ed entra in area, ma è l’11 transalpino che commette una grande ingenuità, spingendo da dietro il Fideo in piena area. Di Maria a terra, Marciniak decreta il rigore, Messi batte Lloris, portando in vantaggio l’albiceleste. La M inizia il suo show.
E’ un’Argentina che tiene alto il ritmo e schiaccia la Francia a ridosso della sua area, moltiplicando le intenzioni offensive verso la porta di Lloris, con un ispirato Enzo Fernandez, un Rodrigo De Paul ovunque e un Lionel Messi che dirige la sua personale orchestra, con la voglia necessaria per ergersi sulla cima del mondo, come migliore giocatore della terra.
Pochi giri di lancetta e l’Argentina raddoppia: è un concerto di piedi buoni, Messi e Alvarez, a centrocampo, che lanciano Mc Allister che s’invola verso la porta francese. Entrato in area da solo, crossa a pelo d’erba, sull’altro versante del perimetro difeso da Lloris, per l’accorrente Di Maria, che gonfia la rete dei blues per la seconda volta.
Didier Deschamps non ci sta e al 41esimo corre ai ripari e cambia Olivier Giroud e Dembelè con Kolo Muanì e Marcus Thuram, creando un certo imbarazzo all’avanti del Milan, che esce con una fascia sconcertata e amareggiata, sapendo che per lui è finito il mondiale, con la sua squadra sotto per due reti a zero.
La mancanza di Kantè sulla plancia di comando della Francia si fa sentire e lo stesso Griezmann sta interpretando una partita assolutamente sottotono per i suoi standard, mentre non al meglio della sua condizione psicofisica sta giocando Rabiot. Insomma il risultato fin qui acquisito è giusto per quanto visto in campo.
I 7 minuti di recupero si completano senza ulteriori sussulti, con un’Argentina che smorza sul finire del primo tempo la propria garra e la Francia che timidamente prova ad affacciarsi dalle parti di Emiliano Martinez, ma senza nessun risultato concreto.
SECONDO TEMPO
Al rientro dell’intervallo si presenta ancora una Francia frastornata, che perde un paio di palloni semplici fin dall’inizio, mentre l’Argentina sente il profumo di una vittoria storica e mantiene accesa tutta l’intelligenza tattica dei suoi 11 giocatori in campo, con un’attenzione e una concentrazione estrema. C’è un netto divario fra i Blues e l’Albiceleste, ma c’è tutto il secondo tempo da giocare. Iniziano a scaldarsi anche gli animi, quando Rabiot falcia De Paul: Marciniak blocca tutto, comminando un giallo allo juventino.
L’Albiceleste continua a ricamare calcio di alto livello, con Messi, Di Maria e De Paul su tutti. Poca Francia, inconcludente e pochissimo convinta nei suoi mezzi, con un Mbappè uscito di scena troppo in fretta o almeno così sembrerebbe. Si segnala al 64simo l’uscita di uno degli eroi di questa partita, Angel Di Maria per Acuna, che è più difendente rispetto allo juventino. Mancano invece fra i transalpini gli acuti di Griezmann.
Si rivede Mbappè al 71esimo, con una bella azione insistita, ma il tiro è alto. Sempre al 71esimo ancora Deschamps si affida ai cambi e alla linea”green” dei blues: escono Antoine Griezmann, autore di una partita incolore, e il milanista Theo Hernandez, per i giovani leoni, Eduardo Camavinga e Kingsley Coman, che un paio di minuti dopo s’infortuna e rimane in campo per onor di firma, recuperando nel finale.
Al 78esimo, come la migliore sceneggiatura di un film giallo, cambia la dinamica del match con due occasioni sfruttate in maniera assolutamente letale: l’occasione per riaccendere il match ce l’ha subito con Randal Kolo Muani sfugge a Otamendi e, dallo stesso difensore argentino, viene steso in area di rigore. Rigore di Mbappè e goal. Ma due minuti dopo e ancora Mbappè che crea dal nulla e al volo, il 2 a 2. Partita riaperta in 5 minuti, per una rabbiosa reazione dei francesi dopo 80 minuti di calma piatta.
Iniziano gli 8 minuti di recupero più interessanti della storia del calcio: sono cambiati gli equilibri di forza e ora l’Argentina è stanca e demoralizzata, la Francia sugli scudi. Ma è Messi al 97esimo che ha la grande occasione, ma un immenso Lloris devia, in tuffo plastico, oltre la traversa, con la mano di richiamo.
I SUPPLEMENTARI
Dopo 108 minuti di autentica battaglia, con 3 dei 4 gol segnati realizzati dalle due M “mondiali”, ci si prepara ad un’altra mini partita in cui si decide qual’è la nazione più forte del mondo nel gioco del calcio.
Camavinga fermato (ma non sanzionato col giallo) da Lionel Messi è il primo segnale di questo lento ma inesorabile abbassamento di intensità per la formazione di Scaloni. Intanto Deschamps toglie Rabiot e mette su Fofana, mentre Scaloni inserisce Lautaro Martinez e Leandro Paredes per uno stremato De Paul e Julian Alvarez, che non ha particolarmente brillato in questa finale.
Si gioca ormai senza molti tatticismi e arrivano le occasioni come al 105esimo: Lautaro viene “murato” da Upamecano a porta vuota e poi un tiro al volo verso il set lontano di Lloris, deviato, miracolosamente in angolo, da Raphael Varane.
Finisce il primo tempo dei supplementari, con un’azione pericolosa ancora di Lautaro, ma la palla finisce sul fondo.
Ed all’inizio del secondo tempo supplementare entra in scena l’altra M mondiale, quella albiceleste: discesa vorticosa con Lautaro che scocca un tiro violentissimo verso la porta di Lloris, che ferma la bordata con una mano ma, allo stesso tempo, spedisce la sfera sul piede di Leo Messi e la “pulce” la mette dentro, infiammando tutto lo stadio di fede albiceleste.
Finita? Assolutamente no. Rigore per la Francia per un gomito in Montiel in piena area: tripletta di un extraterrestre Mbappè e Scaloni, in vista dei rigori, inserisce Dybala per Nicolas Tagliafico.
Ultimi due minuti incredibili, come deve essere una finale mondiale: occasionissima prima francese, con Kolo Muani, paratissima di Emiliano Martinez, poi, sul rovesciamento di campo, colpo di testa di Lautaro Martinez, solo davanti a Lloris, che spreca l’occasione della vita. Dopo 138 minuti di gara, intensa e bellissima soprattutto nel finale, ci si gioca la coppa ai rigori, come nel 2006, dove la Francia perse contro gli azzurri.
RIGORI
Questa la sequenza:
1) Mbappè gol
2) Messi gol
3) Coman parato
4) Dybala gol
5) Tchouameni fuori
6) Paredes gol
7) Kolo Muani gol
8) Montiel gol
E l’Argentina Campione del Mondo 2022 e lo diventa per la terza volta nella sua storia.
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