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Calcio

Ranieri cambia idea: per amore della Roma torna in panchina

Il tecnico romano tornerà sulla panchina della Roma, nonostante meno di un anno fa dopo la fine dell’avventura a Cagliari avesse lasciato il calcio dei club, lasciando aperta la porta solo alla Nazionali. Ma per amore…

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Vincenzo Italiano e Claudio Ranieri (© ACF Fiorentina)
Claudio Ranieri e Vincenzo Italiano (© ACF Fiorentina)

Sono passati sei mesi dall’addio al calcio dei club di Claudio Ranieri, celebrato dal pubblico di Cagliari. Il tecnico testaccino aveva detto basta, almeno con le squadre di club. Invece, la voglia di allenare, pur a 73 anni, è ancora tanta e così sir Claudio Ranieri è pronto a tornare sulla panchina del suo primo amore: la Roma.

Nella serata di ieri l’accelerata decisiva, in attesa degli accordi ufficiali, Claudio Ranieri è pronto a tornare sulla panchina della Roma. Una scelta logica per lui e per il club giallorosso. Per l’ex Campione d’Inghilterra per via di quello che ancora ha dimostrato di poter dare al calcio. Per il club, l’occasione di prendere un navigato uomo di calcio, un simbolo che abbia un alto livello di credibilità all’interno di uno spogliatoio in grande crisi.

Roma, l’unica soluzione rimasta è il Ranieri-ter

Come si suole dire per i governi, il ritorno di Ranieri sulla panchina giallorossa sarà il “Ranieri-ter”. Il tecnico, infatti, una volta firmato il contratto che lo legherà al club del suo cuore verosimilmente fino a fine stagione, sarà al suo terzo mandato sulla panchina della Roma.
La prima occasione arrivò nel 2009, quando a seguito delle dimissioni di Spalletti dopo poche giornate della stagione 09/10, Ranieri assunse per la prima volta la guida tecnica dei giallorossi. Fu la stagione del Triplete dell’Inter di Mourinho, e Ranieri tentò il tutto per tutto per rovinare la festa nerazzurra arrivando anche a superare la squadra milanese prima di cadere contro la Sampdoria.

La seconda volta arrivò 10 anni dopo. Esonerato nel 2011 dalla Roma, Ranieri si ripresentò per “salvarla” nella seconda metà dell’annata 2018/19, a marzo. Esonerato un deludente Di Francesco (l’anno prima addirittura fece la semifinale di Champions League), Sir Claudio tornò alla guida della Lupa e veleggiò sereno al 6° posto a soli tre punti dalla qualificazione alla Champions League.

L’amore per la Roma

Nella seconda occasione, Ranieri disse: «Se la Roma chiama, devo dire sì». Una dichiarazione d’amore senza equivoci. Ed è lo stesso amore che sta dimostrando oggi. A pochi giorni dal burrascoso quanto annunciato finale dell’avventura di Ivan Juric, dopo la sconfitta contro il Bologna, Ranieri non ha faticato ad accettare la proposta giallorossa. Ieri si è imbarcato su un volo, proprio da Roma, ed è andato a Londra. Lì ha incontrato la nuova proprietà (curiosamente, Ranieri allenerà i giallorossi per la terza volta e per la terza volta con una proprietà diversa: Sensi, Pallotta, Friedkin) e presto firmerà il contratto.

Non c’erano altre alternative valide e che conoscessero l’ambiente e la squadra meglio dell’allenatore romano. La squadra ha mantenuto in parte l’intelaiatura del 2019, Ranieri è riconosciuto e rispettato da tutti in Italia ed in Europa. Dunque non dovrebbe avere problemi a imporsi e condurre la squadra. Dall’altra parte la proprietà, con De Rossi ancora sotto contratto così come Juric, non poteva fare ulteriori sforzi economici e prendere un tecnico importante già ora. Si naviga a vista verso la fine della stagione, in attesa di fare ordine anche in dirigenza, con un condottiero esperto.

Intanto, anche da Bologna, è giusto dare il Bentornato a Sir Claudio Ranieri.

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