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Calcio

Road to Brazil 2014: El Tri – 10 Giu

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Il Gruppo A, girone del Brasile, vede presenti anche Croazia, Camerun e Messico. “El Tri” è la nazionale straniera per cui obiettivamente simpatizzo di più, perchè per una serie di eventi che possiamo tralasciare, sono diventato tifoso del Cruz Azul, formazione messicana, e quindi per estensione apprezzo in modo speciale anche la loro nazionale ed i loro giocatori.

Nonostante in questi anni abbia imparato a conoscere il calcio messicano, sarebbe pretenzioso per me dire che ne sono un vero esperto, ecco quindi che per questo articolo, mi sono avvalso dell’aiuto di Filippo Manaresi (di cui potete vedere le spledide foto sul sito www.filippomanaresi.com), che è stato valido traduttore ed intervistatore di un suo amico messicano, Nacho (al secolo Ignacio Arenas), che ci ha riportato i suoi pareri e quanto viene detto sui media messicani riguardo la nazionale ed i suoi obiettivi in questo Mondiale. Quindi iniziamo dicendo gracias Nacho e grazie Filippo.

Il Messico si è qualificato davvero all’ultimo per questo Mondiale, rischiando in modo serio di non riuscire ad approdare in Brasile, nonostante la vittoria dell’Under 23 nell’ultima Olimpiade ed l’ormai consolidato dominio della zona centro/nord americana, in coabitazione con gli USA. Solo all’ultima giornata disponibile infatti, il Messico ha agganciato il posto disponibile per andare a disputare il play-off con la Nuova Zelanda, pratica poi sbrigata in modo abbastanza facile (9-3 il computo totale delle reti).

Nonostante questo, pensare che el Tri non abbia possibilità di superare il girone sarebbe sbagliato, perchè nelle partite amichevoli pre Mondiale, gli uomini di Miguel Herrera, hanno giocato bene e mostrato di essere in forma, e questo deve mettere sull’attenti sia il Camerun che e la Croazia, che anche se sulla carta potrebbe sembrare più forte, spesso soffre di amnesie che la portano a perdere con avversari anche molto meno quotati del Messico.

I giornali locali, ci informa Nacho, dicono che il Messico può puntare ad arrivare ai quarti di finale ed i tifosi ci credono. Quella dei quarti è quasi una soglia psicologica per la nazionale centramericana, ma dopo la vittoria dell’Olimpiade (di cui la finale contro il Brasile!) sono caduti molti taboo e giocatori, giornalisiti e tifosi, ormai pensano che si possa puntare a risultati migliori che in passato; questo perchè la nazionale di quest’anno unisce veterani a giovani di buon potenziale, e molti sono reduci da esperienze internazionali importanti. Alcuni dei giocatori chiave giocano stabilmente in Europa ed altri stanno per fare il grande salto. Va poi ricordato che questa nazionale si basa oltre che su veterani come Rafael Marquez (arrivato al 4° Mondiale) e Carlos Salcido (arrivato al 3° Mondiale), anche sui alcuni dei giovani che vinsero il Mondiale U17 (nel 2005, vittoria bissata poi nel 2011) ed alcuni giocatori che hanno vinto la già citata Olimpiade 2012 con l’Under 23.

Però come detto poche righe fa per la Croazia, anche il Messico soffre spesso di amnesie ingiustificabili, soprattutto di natura tattica. Un altro problema che si evidenzia ad ogni competizione Mondiale, è quello che el Tri non ha un vero e proprio “fenomeno” come possono essere Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar ecc.; i suoi gioielli infatti, come Hernandez e Dos Santos, sono ottimi giocatori ma non hanno dimostrato i numeri sufficienti per essere paragonati ai migliori giocatori del Mondo.

In patria si aspettano molto da Marquez, Ochoa, Dos Santos, Peralta ed Hernandez che sono anche i giocatori più amati della nazionale assieme a Corona (che si gioca ad ogni allenamento con Ochoa il posto da portiere titolare), e sono tutti decisamente dispiaciuti per l’infortunio a Louis Montes, centrocampista infortunatosi in una amichevole pre Mondiale su cui erano riposte grandi aspettative vista l’ottima annata col Leon (squadra che ha vinto due titoli nazionali di seguito) ed il grande stato di forma che aveva dimostrato ultimamente.

Ad ogni competizione internazionale il Messico sforna de giocatori dal grande potenziale (molti purtroppo poi si perdono un po’, spesso anche per infortuni importanti, come Pablo Barrera o Carlos Vela) e questo Mondiale non sarà sicuramente da meno del solito. Segnatevi quindi i nomi di Isaac Brizuela (Toluca), Alan Pulido (che ha firmato da poco per l’Olympiacos, e giocava nei Tigres), Marco Fabian (vedi foto a lato, che con mio disappunto a breve firmerà per lo Shalke 04, abbandonando il Cruz Azul) e Diego Reyes (Porto, di cui Alessio Zanini ci ha fatto un’ottima scheda tecnica in tempi non sospetti LINK), tutti giocatori dai 21 a 24 anni, ormai pronti per fare la differenza non solo nei club, ma anche in nazionale. Sono sinceramente molto curioso, forse per motivi personali, di vedere se Fabian farà un buon mondiale, e se soprattutto si ambienterà in Germania, tecnicamente in questa stagione tra i “cementeros” ha dimostrato di essere pronto per il nostro calcio, ma fisicamente non sembra estremamente adatto ad un calcio come quello europeo.

Attenzione Gruppo A, il Messico ci crede ed ha volontà, passione, determinazione, impegno e classe, per dare davvero fastidio. Forse anche al Brasile, come all’ultima Olimpiade…

 

Nota finale per due giocatori:

  • Miguel Layun: dopo una berve parentesi in Italia (due presenze nell’Atalanta) è tornato in Messico dove ha fatto una grande stagione nel Club America, guadagnandosi la nazionale. Chissà che non sia stato lasciato andare via con troppa leggerezza…
  • Javier Hernandez: mi risulta che sia l’unico giocatore del Mondiale (e forse di sempre) ad essere figlio e nipote di un calciatore che come lui giocarono un Mondiale; è infatti figlio di Javier Hernandez che giocò col Messico il Mondiale di Messico 86 ed è nipote (da parte di madre però) di Tomàs Balzàcar che giocò col Messico il Mondiale di Svizzera 1954.
 
Ecco la rosa del Messico in questi Mondiali (tratta da wikipedia):
N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Squadra
1 P Jesús Corona 26 gennaio 1981 (33 anni) Messico Cruz Azul Cruz Azul
12 P Alfredo Talavera 18 settembre 1982 (31 anni) Messico Toluca Toluca
13 P Guillermo Ochoa 13 luglio 1985 (28 anni) Francia Ajaccio Ajaccio
22 D Paul Aguilar 6 marzo 1986 (28 anni) Messico America América
7 D Miguel Layún 25 giugno 1988 (25 anni) Messico America América
15 D Héctor Moreno 17 gennaio 1988 (26 anni) Spagna Espanyol Espanyol
5 D Diego Reyes 19 settembre 1992 (21 anni) Portogallo Porto Porto
2 D Francisco Rodríguez 20 ottobre 1981 (32 anni) Messico America América
4 D Rafael Márquez 13 febbraio 1979 (35 anni) Messico Leon León
3 D Carlos Salcido 2 aprile 1980 (34 anni) Messico Tigres UANL Tigres UANL
6 C Héctor Herrera 19 aprile 1990 (24 anni) Portogallo Porto Porto
23 C José Juan Vázquez 14 marzo 1988 (26 anni) Messico Leon León
21 C Carlos Alberto Peña 29 marzo 1990 (24 anni) Messico Leon León
17 C Isaác Brizuela 28 agosto 1990 (23 anni) Messico Toluca Toluca
8 C Marco Fabián 21 luglio 1989 (24 anni) Messico Cruz Azul Cruz Azul
18 C Andrés Guardado 28 settembre 1986 (27 anni) Germania Bayer Leverkusen Bayer Leverkusen
19 A Oribe Peralta 12 gennaio 1984 (30 anni) Messico America América (dal prossimo 1° Luglio)
14 A Javier Hernández 1º giugno 1988 (26 anni) Inghilterra Manchester Utd Manchester Utd
9 A Raúl Jiménez 5 maggio 1991 (23 anni) Messico America América
11 A Alan Pulido 8 marzo 1991 (23 anni) GreciaAmericaOlimpiakos
10 A Giovani dos Santos 11 maggio 1989 (25 anni) Spagna Villarreal Villarreal
16 D Miguel Ángel Ponce 12 aprile 1989 (25 anni) Messico Toluca Toluca
20 C Javier Aquino 11 febbraio 1990 (24 anni) Spagna Villarreal Villarreal

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