Road to Brazil 2014: i Diavoli Rossi ai raggi X – 24 apr

I tempi sembrano davvero maturi. Il Belgio ha ufficialmente dimostrato, durante le qualificazioni a Brasile 2014, di possedere tutte le carte in regola per competere con le big planetarie, forte di una rosa ricca come non mai di ottimi calciatori, in alcuni casi di veri e propri fuoriclasse, pronti ad alzare la voce nella kermesse iridata. Dopo aver liquidato con imbarazzante facilità ostacoli neppure troppo agevoli (basti pensare alla Croazia di Modrić e Mandžukić, alla Serbia di Ivanović e al Galles di Bale), Marc Wilmots e i suoi affronteranno un girone mondiale tutt’altro che proibitivo, con Algeria e Sud Corea vittime sacrificali designate e con la Russia di Capello come unica valida contendente al primo posto del Gruppo H. Solo un suicidio di massa potrebbe impedire a questa giovane nazionale di accedere agli Ottavi: a quel punto, con gente come Hazard, Mertens, Witsel e Benteke in campo, ne vedremo senz’altro delle belle.

I PROTAGONISTI

Se Diego Costa segna a ripetizione, lui si sta affermando con prepotenza come uno dei portieri più forti dell’intero panorama internazionale. Stiamo naturalmente parlando di Thibaut Courtois, l’angelo custode dell’Altético Madrid dei miracoli che, sotto la guida di un Cholo Simeone sempre più novello Guardiola, con una mano sta scardinando l’oligarchia calcistica real-barcelloniana dentro i confini iberici, con l’altra è intento ad inanellare illustri sgambetti al di là dei Pirenei. Per il wonderkid di proprietà del Chelsea, classe 1992, il Mondiale avrà il sentore zuccherino della consacrazione.

Se ne vedranno poche, in Brasile, di difese più arcigne di quella belga. Il quartetto messo a punto da Marc Wilmots può peccare in fase offensiva, ma quando si tratta di schiantare le iniziative avversarie non è secondo a nessuno. Guida del reparto è Vincent Kompany, capitano del Manchester City, considerato a ragione uno degli stopper migliori d’Europa. Accanto a lui non mancherà Jan Vertonghen, ventisettenne difensore famoso per la sua duttilità. L’ex capitano dell’Ajax, infatti, non solo può ricoprire tutti i ruoli della difesa, ma sa disimpegnarsi con efficacia anche come mediano di contenimento. É di proprietà del Tottenham e costituirà con Kompany una cerniera difensiva tutta made in Premier League.

Farà parte dell’undici titolare anche Thomas Vermaelen, capitano dell’Arsenal la cui presenza nell’undici titolare dirotterà sulla fascia sinistra Vertonghen, suo compagno di squadra ai tempi dell’Ajax. Conclude la rassegna Toby Alderweireld che, essendo un classe ’89, è l’elemento più giovane della retroguardia belga. Altro centrale/terzino dalla struttura fisica importante (187 cm per 80 kg), gioca con Courtois nell’Atlético Madrid e, neanche a dirlo, è l’ennesimo prodotto del floridissimo vivaio dell’Ajax.

Sarà pronto a subentrare Daniel Van Buyten, altro leader a disposizione di Wilmots. Con l’esperto centrale del Bayern, 76 presenze in dodici anni di nazionale, sederanno in panchina Nicolas Lombaerts (Zenit), Sébastien Pocognoli (Hannover), ed uno tra Guillaume Gillet ed Anthony Vanden Borre, entrambi dell’Anderlecht.

Giovane e di qualità, il centrocampo del Belgio brilla della luce degli innumerevoli gioielli che lo impreziosiscono. Partendo dalla mediana, troviamo Axel Witsel, Radja Nainggolan e Marouane Fellaini. Il primo dei tre, classe 1989, è uno dei punti di forza dello Zenit, che per acquistarlo non ha esitato a versare nelle casse del Benfica tutti i 40 milioni della sua clausola rescissoria. Calciatore eclettico che fa della geometria il suo cavallo di battaglia, Witsel avrà il suo contraltare ideale in Fellaini, mediano di origini marocchine accasatosi in estate al Manchester United dall’Everton per la “modica” cifra di circa 35 milioni di euro. A dispetto del metro e novantaquattro di altezza, che fanno di lui una piovra dai mille tentacoli, il ventiseienne centrocampista, già 48 caps con il Belgio, sa farsi valere anche in zona gol, grazie al suo mortifero colpo di testa e alle sue buone doti di inserimento.

Potrebbe far parte della spedizione brasiliana anche il romanista Nainggolan, protagonista di una stagione superlativa in giallorosso ma mai al centro dei progetti del CT, che a lui preferisce il duttile Moussa Dembélé (Tottenham), centrocampista tanto poliedrico quanto talentuoso e abile palla al piede. Detto degli instancabili lavoratori della metà campo, ci spostiamo sulla trequarti, dove, per la gioia di tifosi ed amanti del bel calcio, una schiera di purosangue si prepara a fare esplodere gli stadi brasiliani scatenando applausi a scena aperta.

La créme della linea a tre che, nelle intenzioni di Wilmots, supporterà il centravanti boa, risponde al nome di Eden Hazard. Tassello imprescindibile tanto nel puzzle di Mourinho, che ha fatto di lui una delle stelle del suo Chelsea, tanto nel 4-2-3-1 di Wilmots, che lo schiera largo a sinistra con licenza di svariare su tutto il fronte d’attacco, l’ex bambino prodigio del Lilla viene oggi considerato, per via delle sue accelerazioni fulminanti ed i suoi colpi da genio assoluto, il perfetto erede di Cristiano Ronaldo.

Sembrerebbe prenotato da Kevin De Bruyne uno degli altri due posti sulla trequarti. Classe ’91 come Hazard, milita nel Wolfsburg, che lo ha recentemente rilevato dal Chelsea. É sceso in campo in tutte le gare di qualificazione, andando a segno 4 volte. Gli faranno spietata concorrenza la rapidissima ala (all’occorrenza punta) dell’Everton Kevin Mirallas, ed il napoletano Dries Mertens, le cui quotazioni sono in ascesa dopo l’annata da top player sotto il Vesuvio.

Postilla finale tutta dedicata ad Adnan Januzaj, astro nascente di proprietà del Manchester United. Dopo un lungo tergiversare, il baby talento classe ’95, conteso da addirittura sei nazionali, ha scelto il Belgio: sarà interessante veder recitare sul palcoscenico mondiale un diciannovenne capace di calcare i bollenti parquet di Premier e Champions con la stessa baldanza con cui si calpesterebbe l’erba di un capetto parrocchiale.

Mentre nella rosa del Belgio pullulano i fantasisti, lo stesso non si può affermare degli attaccanti. Gli unici centravanti a disposizione di Wilmots sono Romelu Lukaku e Christian Benteke. I due, che fisicamente si somigliano, sono le punte di diamante rispettivamente di Everton e Aston Villa. La loro stazza li rende i partner ideali dei tanti trequartisti e mezze punte pronte ad approfittare dei buchi creati da loro per penetrare con maggiore facilità nelle retroguardie avversarie. Il ventitreenne Benteke parte favorito sul ventenne Lukaku: non che domare il secondo, per un difensore, sia impresa facile…

BELGIO

ROSA DEI CONVOCABILI

PORTIERI: Thibaut Courtois, Simon Mignolet, Koen Casteels.

DIFENSORI: Toby Alderweireld, Laurent Ciman, Guillaume Gillet, Vincent Kompany, Nicolas Lombaerts, Sébastien Pocognoli, Daniel Van Buyten, Jelle Van Damme, Anthony Vanden Borre, Thomas Vermaelen, Jan Vertonghen.

CENTROCAMPISTI: Nacer Chadli, Kevin De Bruyne, Steven Defour, Moussa Dembélé, Marouane Fellaini, Eden Hazard, Adnan Januzaj, Dries Mertens, Kevin Mirallas, Radja Nainggolan, Timmy Simons, Axel Witsel.

ATTACCANTI: Zakaria Bakkali, Christian Benteke, Maxime Lestienne, Romelu Lukaku, Jalle Vossen.

COMMISSARIO TECNICO

Marc Wilmots

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

Gruppo A: Belgio (26), Croazia (17), Serbia (14), Scozia (11), Galles (10), Macedonia (7).

Saldo: 8 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte.

Gol fatti: 18

Gol subiti: 4

Marcatori: De Bruyne (4), Benteke, Hazard, Kompany, Lukaku, Mirallas (2), Defour, Fellaini, Gillet, Vertonghen (1).

GIRONE MONDIALE

Gruppo H: Belgio, Algeria, Russia, Corea del Sud.

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

Mondiali: 1 quarto posto (1986), 5 ottavi di finale (1934, 1938, 1990, 1994, 2002)

Europei: 1 secondo posto (1980), 1 terzo posto (1972)

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