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Calcio

Road to Brazil 2014: la Seleҫão ai raggi X – 11 giu

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I colchoneros campioni di Spagna Miranda, Filipe Luís e Diego, i milanisti Kakà e Robinho e l’ex rossonero Pato, il corteggiatissimo mediano del Porto Fernando ed il suo omonimo di proprietà dello Shakhtar Donetsk, passando per l’esperto e sempre velenifero Luís Fabiano e per Ganso, suo compagno di club al San Paolo, fino ai reds Lucas Leiva e Coutinho, ai gemelli dello United Fabio e Rafael e allo sgusciante Lucas Moura del Psg: potenziali titolari in buona parte delle trentadue compagini che tra poco più di ventiquattro ore daranno il via al più prestigioso spettacolo calcistico esistente, questi talentuosi brasiliani il Mondiale di casa se lo guarderanno…a casa! E non saranno certo soli, perché ai margini dei pensieri del CT Felipe Scolari sono rimasti tanti altri elementi di prim’ordine: Hélton, Alex, Danilo, Luisão, Castán, Sandro, Jádson, Luiz Adriano e Wellington Nem, solo per citarne qualcuno. La lussuosa lista degli esclusi serve a fornire un’idea della forza effettiva del Brasile versione Mondiale. Un Brasile che, non avendo disputato le qualificazioni, negli ultimi dodici mesi è sceso in campo solo per incontri amichevoli, nei quali, fatta eccezione per la sconfitta di misura maturata nell’agosto scorso a Basilea contro la Svizzera, la Seleҫão ha sempre vinto, segnando la bellezza di 30 gol e subendone appena 3 in 10 partite.

Inseriti nello stesso girone di Croazia, Messico e Camerun, i padroni di casa, già pentacampeões, partiranno dal Gruppo A per tentare l’assalto al sesto titolo iridato della loro illustre storia calcistica.

Forte di un attacco imprevedibile e prolifico, di un centrocampo energico e di qualità, di una difesa granitica e, fattore da tenere in grandissima considerazione, di un tifo travolgente che fungerà da dodicesimo (e, perché no, anche tredicesimo) uomo in campo, quella di Scolari viene a ragione considerata dagli addetti ai lavori la nazionale che la coppa non solo ha tutte le possibilità di vincerla, ma anche il dovere di non perderla.

 

I PROTAGONISTI

 

Ritorna prepotentemente a difendere i pali della Seleҫão l’ex interista Júlio César, protagonista nel 2010 dell’incredibile triplete nerazzurro targato José Mourinho.Trasferitosi al QPR nell’estate 2012, il portierone classe ’79 si è da poco accasato al Toronto FC, club canadese che annovera tra i propri tesserati anche Michael Bradley, mediano con trascorsi alla Roma, e l’ex bomber del Tottenham Jermain Defoe. Dall’alto delle sue 80 presenze in verdeoro, Júlio César risulta essere il calciatore più esperto dei ventitré selezionati da Felipe Scolari. Il recordman Cafú (142) resta comunque distante anni luce.

 

Forte e ben collaudato è il quartetto posto a protezione del numero uno di Rio. Si pate da destra con la verve di Daniel Alves che, pur essendo reduce da una stagione di alti e bassi con il Barҫa, rimane tra i migliori esterni difensivi in circolazione, specialmente in virtù delle sue doti atletiche e propulsive. La coppia centrale costituita dal formidabile capitano Thiago Silva e dall’altrettanto ottimo David Luiz, destinata ad affiatarsi sempre più in seguito al trasferimento milionario del riccioluto difensore ex Chelsea al Psg, potrebbe evitare qualche doccia a Júlio César, mentre a sinistra Marcelo, fresco campione d’Europa con il Real Madrid di Ancelotti, vorrà ribadire una volta per tutte chi il nome del terzino mancino numero uno sulla faccia del pianeta.

Detto dei titolari, tocca ora alle “riserve”. Le virgolette sono d’obbligo: classificare come tali gente del calibro di Maicon, Dante, Henrique (unica vera sorpresa tra i 23) e Maxwell fa quasi sorridere.

 

Se superare il muro difensivo carioca non è impresa da molti, anche arrivarci potrebbe non risultare poi così semplice. Occorrerà anzitutto eludere la guardia del poderoso Luiz Gustavo: 187 centimetri per 80 chili di muscoli abbinati ad una buona tecnica per il mediano attualmente al Wolfsburg, vincitore della Champions 2013 con indosso la casacca del Bayern. É in nazionale dal 2011, lo stesso anno che ha visto l’esordio in verdeoro di Paulinho, venticinquenne prezioso tuttofare del centrocampo del Tottenham, club che lo ha portato nel Vecchio Continente un anno fa bruciando la concorrenza di non pochi top club europei. Sarà arduo per Felipão scegliere chi relegare in panchina tra Luiz Gustavo, Paulinho e Ramires, polmone del Chelsea con 41 presenze e 4 reti all’attivo in nazionale. Militano nel Chelsea anche Willian (’88) e Oscar (’91). Più ala il primo, che fa dell’agilità e del dribbling i suoi cavalli di battaglia, più “dieci” il secondo, che avrà licenza di spaziare sulla trequarti per illuminare il gioco grazie ai suoi assist fantascientifici. I due blues sono tra le frecce più pericolose presenti nella faretra del CT verdeoro. Completano l’invidiabile reparto il fantasista dell’Inter Hernanes ed il mediano Fernandinho, per il quale il Man City non ha esitato a scucire la cifra monstre di 40 milioni per strapparlo allo Shakhtar.

 

Classificato come attaccante, il giovanissimo Bernard (’92) ama partire largo come Willian per poi scardinare le difese a suon di dribbling ed assist. Nonostante lo scatto da centometrista ed un’abilità nel palleggio fuori dal comune, il gioiellino dello Shakhtar non sarà titolare. Davanti a lui, infatti, scalda già i motori Givanildo Vieira de Souza, meglio noto come Hulk, stella dello Zenit San Pietroburgo nonché presenza fissa sui taccuini delle big di mezza Europa. Il prolifico mancino ex Porto giostrerà a sinistra nel tridente che vedrà al centro il bomber del Fluminense Fred. Centravanti concreto e dallo spiccato fiuto del gol, il trentenne Fred è il “meno brasiliano” degli attaccanti a disposizione di Scolari ma sa come farsi rispettare nell’area di rigore.

Chi il futbol bailado ce l’ha è invece impresso nel DNA è Neymar da Silva Santos Júnior, o più semplicemente Neymar. Non avrà la classe inarrivabile di Leo Messi o la potenza e la continuità di rendimento di Cristiano Ronaldo, ma alle spalle dei due suddetti mostri sacri è lui il principale indiziato a soddisfare a suon di magie gli esigenti palati che affolleranno gli stadi brasiliani. Non c’è da sorprendersi se a soli ventidue anni il giovane crack del Barcellona sia il quarto elemento della rosa con più presenze in nazionale, alle spalle degli espertissimi Júlio César, Dani Alves e Maicon. In Brasile i riflettori saranno tutti per lui.

 

BRASILE

 

LISTA DEI 23 CONVOCATI

 

PORTIERI: Jefferson, Júlio César, Victor.

 

DIFENSORI: Daniel Alves, Dante, David Luiz, Henrique, Maicon, Marcelo, Maxwell, Thiago Silva.

 

CENTROCAMPISTI: Fernandinho, Hernanes, Luiz Gustavo, Oscar, Paulinho, Ramires, Willian.

 

ATTACCANTI: Bernard, Fred, Hulk, Neymar, Jô.

 

COMMISSARIO TECNICO

Luiz Felipe Scolari

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo A: Brasile, Croazia, Messico, Camerun

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 5 vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002), 2 secondi posti (1950, 1998), 2 terzi posti (1938, 1978).

Copa América: 8 vittorie (1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004, 2007), 11 secondi posti (1921, 1925, 1937, 1945, 1946, 1953, 1957, 1959, 1983, 1991, 1995), 5 terzi posti (1916, 1917, 1920, 1942, 1959).

Confederations Cup: 4 vittorie (1997, 2005, 2009, 2013), 1 secondo posto (1999).

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