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Calcio

Scusa, Mancio: avevo capito che in B andava il Bologna, invece era la Polonia…

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La Nations League non è un torneo: è una cacata che l’Uefa si è inventata per scremare un po’ di soldi ai network televisivi e prendere contemporaneamente per il naso il popolo dei calciofili. Tant’è: a noi che – chissà perché – piace sentirci in pericolo, la Nations League aveva offerto l’occasione per farci presagire il (solito) disastro: “Siamo in Serie B” (come il Bologna in agosto, mi viene da aggiungere). Vaglielo a spiegare, alle prefiche di sventura, che la Federcalcio si è affidata a Roberto Mancini per qualificarsi ai prossimi Europei e della Nations League fregacazzi a tutti… No, no: l’Italia rischia di retrocedere come un Bologna qualunque. Il Mancio, uomo di mondo, ha provato a far capire al colto e all’inclita (quindi anche a tutti gli opinionisti da tastiera) che il suo compito era un altro, ma poi ha fatto quello che doveva: ha messo insieme il meglio di quello che passa il convento (non un granché, ammettiamolo) e si è presentato all’ultima spiaggia (prima che le qualificazioni europee siano iniziate: benvenuti in Italia…) per sfangarla. Pronti, via, quella polacca della traversa non è d’accordo con Jorginho e allora ok, andiamo avanti. Quella polacca di una traversa se la prende pure con Insigne, poi Szczesny ci spiega per quale motivo è il portiere della Juventus e non del Wisla, insomma la Polonia proprio non ci sta a fare la fine (?!?) del… Bologna. Si ricomincia, nasce il dubbio che il Ct polacco sia Papadopulo, poi lo inquadrano e passa la paura: ha la faccia quasi simpatica, non può essere lui. Poteva finire 1-6, invece finisce 0-1: cambia niente, per carità, ma intanto l’Italia non è retrocessa. E adesso, per favore, torniamo a parlare di cose serie: dobbiamo andare agli Europei, non nella Final Four di questo torneuzzo.

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