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Calcio

“Senza questa maglia giocare non ha senso”: un nazionale tedesco si ritira a 29 anni – 09 lug

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Una lezione che arriva dalla Germania e che la dice lunga su quanto anche nel calcio moderno fatto di milioni e mercenari certi valori possano radicarsi dentro giocatori che per quanto si tenterà di negarlo sono infine degli uomini come tutti noi che ci esaltiamo sugli spalti per quanto fanno in campo. Il protagonista di questa storia è Marcell Jansen, e ieri ha annunciato il suo ritiro dal calcio ad appena 29 anni. Il suo contratto con l’Amburgo, in cui militava da sette stagioni, è scaduto e non è stato rinnovato: troppi infortuni lo avevano condizionato in queste stagioni, e pur se quando giocava la qualità era più che buona i dubbi sulla sua integrità fisica erano legittimi. Le offerte per continuare non mancavano di certo, comunque, anche perché è utile ricordare che Jansen non era un tipo qualsiasi: laterale sinistro passato negli anni dal ruolo di terzino di spinta a quello di ala vera e propria, rapido e dotato di ottima tecnica, era esploso giovanissimo nel Borussia Mönchengladbach sostituendo un certo Christian Ziege e mettendosi in mostra al punto da attirare l’interesse del Bayern Monaco, che per averlo aveva sborsato nel 2007 la bella cifra di 14 milioni di euro. Un amore durato una stagione e senza mai riuscire a imporsi: il tempo di vincere tutto (Bundesliga, Coppa di Germania, Coppa di Lega) quindi via verso l’Amburgo, sbolognato a prezzo di saldo nella rivoluzione (fallita) dei bavaresi che passavano nelle mani di Klinsmann. Dal 2008 allo scorso mese ecco quindi sette stagioni con la maglia degli anseatici, mantenendo anche la Nazionale conquistata appena ventenne: alla fine con la Germania sono 45 le presenze, con l’Amburgo 187 in sette stagioni, 15 (con 2 reti) nell’ultima. Non abbastanza da convincere la società a rinnovare il contratto, ma senz’altro un curriculum adeguato per prendere ancora qualche milione: e invece ecco il ritiro, che per tempi e modalità ricorda quello di un’altra grande promessa non mantenuta del calcio tedesco, Sebastian Deisler: “Ci ho pensato durante le vacanze. C’erano tante buone offerte, ma non voglio continuare a giocare. Ho preferito rinunciare ai soldi che avrei potuto guadagnare. Negli ultimi cinque anni mi sono legato tantissimo emotivamente all’Amburgo. Continuerò a vivere in questa città e ad amare questo club. Ora, all’improvviso, non riuscirei a giocare per un’altra squadra, a baciare un altro stemma”. Queste le parole rilasciate alla “BILD” e che mettono romanticamente la parola fine alla sua carriera.

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