Calcio
Simone Inzaghi: dalla Lazio all’Inter nel segno dell’eccellenza
Simone Inzaghi, dopo la scalata con la Lazio, si è accasato a Milano, dove è diventato uno dei migliori allenatori italiani
Stasera, il Bologna scenderà in campo contro l’Inter, virtualmente prima della classe e determinata a riprendersi la vetta nonostante le assenze. Come farà il tecnico nerazzurro a sopperire agli infortuni? E chi è Simone Inzaghi? Scopriamo la storia della sua seconda vita calcistica.
La scalata alla Lazio: dalle giovanili alla prima squadra
Nel 2010, Simone Inzaghi ha deciso di rescindere un anno prima il suo contratto con la Lazio, ritirandosi ma rimamendo nell’ambiente con gli allievi regionali. Alla prima stagione fuori dal campo vinse il campionato di categoria, per poi passare, nel 2011/12, alla categoria nazionale. Per i successivi tre anni, così, ha lavorato sempre coi giovani, fino al 2014, quando gli è stata concessa la panchina della formazione Primavera al posto di Alberto Bollini. Con lui, al primo tentativo i biancocelesti si sono portati a casa la Coppa Italia di categoria ai danni della Fiorentina. Ai più sembrerà un risultato da poco, ma la selezione non vinceva un trofeo da trentacinque anni. In questo modo, Simone si stava già dimostrando una guida ben più che affidabile in un tempo relativamente risicato, bissando anche il successo con la Supercoppa. Ma la strada è ancora lunga e ricca di successi.
Nella stagione successiva (la 2014/15), infatti, gli aquilotti di Inzaghi non solo sono stati capaci di replicare il cammino della stagione precedente, ma hanno perso solamente ai calci di rigore il campionato. Il Torino, campione d’Italia, vincerà poi anche la Supercoppa, ma l’allenatore di quella Lazio stava già puntando in alto.
Inzaghi dai “grandi” all’Inter
Ad aprile 2016, Claudio Lotito ha esonerato Stefano Pioli. Serviva un sostituto, dunque, ma visti gli ottimi risultati di una selezione che aveva in casa, il presidente scelse proprio il nostro protagonista di oggi. Che non deluderà affatto le aspettative, portando la squadra sempre più in alto. Appena al terzo anno coi professionisti, Simone stabilirà il record, almeno in quel di Formello, di 21 turni senza sconfitte, per poi raggiungere la Coppa dei Campioni. In cinque anni, due finali di Coppa, una Supercoppa ed una qualificazione in Champions League sono un ottimo biglietto da visita: il piacentino lo sa, non rinnova e si accasa nella sua promessa Milano, sponda nerazzurra.
3 Supercoppe, un’altra Coppa, una finale di Champions e il campionato dello scorso anno in appena tre stagioni: c’è qualcosa da aggiungere? Di certo la dirigenza sa il valore del tecnico, e lo ha blindato fino al 2026. Ma Inzaghi è un allenatore relativamente giovane, e la sua è una storia ancora tutta da scrivere. E con dei primi capitoli di questo livello, si preannuncia un best seller.
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