Calcio
The road to Europe
Da Wembley al Nou Camp
IL DERBY DELLA RUHR
Con questo primo articolo, diamo il benvenuto ad Alessandro Barbacini, nostro nuovo collaboratore della Redazione. Buona lettura a tutti gli amici di 1000cuorirossoblu.
Non avrà lo stesso appeal dei Derby di Milano o delle sfide di Champions, ma il Derby della Ruhr ha un suo particolare fascino.
Schalke 04 e Borussia Dortmund, ogni anno, si contendono lo scettro di questa piccola zona mineraria ma enorme dal punto di vista economico e produttivo.
Non è solo una partita, ma è la partita per eccellenza. Due filosofie di squadre e idee. Da una parte i bi Campioni di Germania, con una squadra costruita negli anni, partendo dal settore giovanile. Dall’altra, con gli ennesti dei petro-rubli della Gazprom, una compagine che ha puntato su vecchi leoni, ma ha nello stesso tempo lanciato giovanissimi interessanti.
Il Borussia Dortmund sono i Campioni. I giallo neri, secondi solo al Barcelona, come cultura del settore giovanile, in prima squadra hanno veri fenomeni cresciuti in casa. Il talentuoso Mario Gotze, il difensore Hummels sono i primi che vengono in mente, inoltre, gli abili dirigenti della Renania, hanno pescato giovani interessanti da vari campionati europei come Lewandosky, preso da una squadra sconosciuta polacca, e Kagawa, ceduto quest’anno al Machester United per 20 milioni di euro, pescato dalla japanese-league.
Simbolo del successo dei giallo neri è l’allenatore Jurgen Klopp’. Anche lui, fin da giovanissimo, ha iniziato ad allenare il Magonza, poi, dopo la retrocessione dei bianco rossi, è stato inserito nei quadri tecnici della compagine di Dortmund, ottenendo subito risultati stratosferici.
Ma il vero trascinatore del Borussia, è il pubblico! Il tutto esarito per le partite casalinghe è oramai una regola da almeno 3 anni. Il Westfalenstadion ha una capacità di 80.000 spettatori (a sedere e in piedi), ridotta a 65.000 per le partite internazionali, per le quali valgono solo i posti a sedere. Con 25000 posti in piedi la Südtribüne è la gradinata più larga d’Europa nel suo genere ed è il centro del tifo più caldo.
Solo negli ultimi anni lo Schalke 04, ha ripreso lo splendore di anni addietro. Dagli anni ‘30 al ‘60 furono una potenza dal punto di vista sia calcistico che istituzionale. A quel tempo la compagine biancoblu vinse sette titoli più numerose coppe di Germania.
Poi arrivarono i tempi bui, dovuti soprattutto a grandi crisi economiche e scelte dirigenziali scellerate. Da una decina di anni lo Schalke 04 è tornato ai vertici della Bundesliga, ma ancora incapace di vincere il piatto d’argento simbolo dei Campioni di Germania.
Come dicevamo prima, tre anni fa sbracarono, nella piccola cittadina di Gelsenkircheni i magnati russi della Gazprom. Prima campagna acquisti faraonica con l’ingaggio del vecchio leone Raul e di Jan Klaas Huntelaar. Subito arrivarono i primi risultati, infatti, nel 2011, la vittoria della Coppa di Germania, bissata poi dalla Supercoppa, vinta ai rigori contro gli acerrimi rivali del Borussia Dortumund. Tale vittoria coincise con festeggiamenti paragonabili alla vittoria di un campionato mondiale.
Vista la grave crisi economica mondiale, anche lo Schalke 04 ha cercato di produrre e lanciare talenti in prima squadra. Un nome su tutti il giovanissima Julian Draxelr, classe 1993, trequartista sinistro, dotato di un ‘ottima tecnica e di una velocità stratosferica. Sebbene sia così giovane, è già nel giro della nazionale maggiore, infatti, nei recenti europei di Polonia-Ucraina è stato estromesso dalla rosa, solo all’ultimo momento.
Lo stadio dello Schalke è di recente costruzione. Inaugurato nel 2001, può contenere 62000 spettatori. È uno degli stadi più moderni del mondo ed è stato costruito in previsione dei Mondiali di calcio di Germania 2006, inoltre, ha ospitato la finale della Coppa dei Campioni 2003-2004.
Sebbene Gelsenkirchen sia una cittadina di sole 250.000 persone, i tifosi, vivono le sorti della squadra in maniera viscerale. Per tutta la settimana, in concomitanza delle partite casalinghe, tutta la città è addobbata con i colori bianco-blu, soprattutto nel quartiere di Schalke posto al nord del centro cittadino.
La rivalità tra le due squadre è genuina, quasi mai vi sono stati scontri tra le opposte tifoserie. Il tutto all’insegna dello sport, seguendo il nostro motto “sempre per unire, mai per dividere”.
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