Calcio
Top and Flop di Nigeria vs Italia 2 a 2 – 19 Nov
TOP & FLOP
Top
Giaccherini: è la scommessa, ampiamente vinta, di mister Prandelli: col goal segnato stasera, il terzo in nazionale ( il secondo dei quali segnato al Brasile in Confederation), si aggiudica la medaglia d’argento nella classifica cannonieri dell’anno solare azzurro, al spalle del solo ed irraggiungibile Balotelli ( sette centri).L’ex giocatore della Juve, emigrato in estate al Sunderland, è il jolly di questa squadra: un centrocampista con licenza di offendere e di segnare. Il 2013 è stato senza dubbio il suo anno d’oro. E pensare che, appena cinque anni fa, giocava senza convincere in Lega Pro Voto 7
Rossi: festeggia il suo ritorno dal primo minuto in Nazionale dal con una rete delle sue, valida per il momentaneo vantaggio azzurro: il grave infortunio del 2011 è ormai alle spalle. Si candida per tornare ad essere il trascinatore assoluto dell’attacco italico: d’altronde, col campionato che sta facendo, le premesse per un Mondiale da protagonista sembrano esserci proprio tutte voto 7
Diamanti: la Dea Bendata gli nega la gioia del goal, facendo stampare contro la traversa la sua perfetta traiettoria su punizione dal limite. A parte l’ennesimo legno colpito, permette ai suoi di alzare il baricentro e di riconquistare i metri persi nell’ultima parte del primo tempo: nel complesso una gran bella prestazione, nettamente al di sopra delle ultime scialbe prestazioni in maglia rossoblù voto 6,5
FLOP
Motta: in effetti non si capisce perché Prandelli si ostini a chiamarlo: l’italo-brasiliano non è che la pallida fotocopia del metronomo ammirato all’Inter duranti gli anni mourinhani. Si mette in luce in negativo per l’eccessiva lentezza e lo scarso contributo dato a centrocampo: le stagioni in un campionato di livello inferiore come quello francese lo hanno infiacchito. Tanti centrocampisti che giocano nella nostra massima serie, ad oggi, possono decisamente dare un contributo maggiore alla causa voto 5
La difesa: troppi i goal subiti in queste ultime uscite, due a partita nella sfide contro Armenia, Danimarca e Nigeria, nazionali obiettivamente prive di attacchi irresistibili. Urge risistemare al più presto la retroguardia: perché al mondiale, come la storia insegna, con una difesa ballerina non si va lontano voto 4,5
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